Nuovo incremento delle vittime a causa del forte terremoto registrato oggi al largo di Samos. Secondo quanto reso noto da SkyTg24, sono almeno 12 vittime e oltre 520 feriti, di cui una dozzina gravi. Il bilancio peggiore si registra in modo particolare in Turchia mentre a Samos i morti sono due giovani studenti di 15 e 17 anni. I due Paesi oggi si sono ritrovati uniti nel dramma con scambi di messaggi solidali tra i due presidenti, il turco Recep Tayyip Erdogan e il premier ellenico Kyriakos Mitsotakis. Anche la Farnesina ha voluto esprimere la solidarietà a Grecia e Turchia con un messaggio su Twitter: “L’Italia esprime la propria vicinanza e solidarietà ai popoli amici di Grecia e Turchia colpiti oggi da un forte terremoto nel mare Egeo. Condoglianze alle famiglie delle vittime e ai loro cari e auguri di pronta guarigione ai feriti”. In generale non è mancata la solidarietà internazionale come ad esempio da parte di Parigi che ha espresso “piena solidarietà” ad Ankara e ad Atene, dicendosi “pronta a fornire la necessaria assistenza”. Il ministro dell’Interno Gerald Darmanin ha aggiunto: “Se i governi di questi Paesi lo desiderano, aiuti francesi possono essere immediatamente inviati sul posto”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MORTI SALGONO A 8, TENSIONI ATENE-ANKARA FRENANO

Peggiora il bilancio delle vittime a causa del terremoto nell’Egeo di magnitudo 7 che ha provocato dei mini tsunami ed il crollo di numerosi palazzi. Stando a quanto reso noto dalla protezione civile di Ankara e ripreso da Fatto Quotidiano, le vittime accertate sono salite a otto, di cui due in Grecia, mentre i feriti sarebbero oltre 202. Fortunatamente i soccorsi hanno portato all’estrazione di decine di persone vive da sotto le macerie. Tuttavia le operazioni proseguono alla luce di numerose persone ancora disperse. L’emergenza causata dal terremoto ha portato al momento a frenare le tensioni in atto tra Atene ed Ankara. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis attraverso il social Twitter ha scritto di aver contattato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per fargli le “condoglianze per la tragica perdita di vite umane per il terremoto che ha colpito i nostri due Paesi”. Mitsotakis ha aggiunto che “Qualunque siano le nostre differenze questi sono momenti in cui i nostri popoli devono restare uniti”. Ad esprimere grande solidarietà da Bruxelles, anche la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen la quale si è rivolta ai due paesi confermando che l’Europa è pronta “ad aiutare, in tutti i modi possibili”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



4 MORTI E 150 FERITI, SI SCAVA SOTTO LE MACERIE

Ci sono aggiornamenti dal Mar Egeo, per quanto riguarda il terremoto che si è verificato attorno alle 13:00 di oggi fra la Grecia e la Turchia di magnitudo 7.0. Al momento il bilancio parla di 4 morti e circa 150 feriti, ma c’è il rischio che i numeri siano solo parziali e si aggravino di ora in ora. A Smirne, una delle città che ha avvertito la scossa di terremoto, abita e lavora il maggiore Mario Francavilla, originario di Palmanova e residente a Udine, in Turchia con il Nato Allied Land Command. Intervistato dal quotidiano Il Gazzettino ha spiegato: “Abito in un palazzo al settimo piano, ero a casa con i miei due figli: abbiamo udito distintamente la scossa e ci siamo precipitati nel giardino davanti la nostra abitazione”. Diversi gli edifici crollati e ci sarebbero molte persone intrappolate sotto le macerie. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO GRECIA E TURCHIA, M 7.0, INGV, SCOSSE MAR EGEO: TSUNAMI E CHIESE DISTRUTTE

Sono gravi i danni provocati dal terremoto verificatosi quest’oggi nel Mare Egeo al largo della Grecia e della Turchia e che, secondo le rilevazioni dell’INGV, avrebbe avuto una magnitudo di 7.0: è quanto si apprende nelle ultime ore dai media locali, secondo cui inoltre proprio l’isola ellenica di Samo sarebbe il luogo abitato più vicino all’epicentro del sisma. A confermarlo alla tv pubblica greca Ert è stato Kostantinos Moutzouris, governatore della regione dell’Egeo Settentrionale che ha parlato di chiese distrutte e di uno tsunami che, come diretta conseguenza del sisma, si sta abbattendo sulle coste dell’isola. Sempre secondo l’emittente Ert, anche le isole di Ikaria e Chios sono state interessate dal violento terremoto pur riportando danni più lievi; fortunatamente non si registrano vittime al momento anche se la situazione è caotica non solo dal punto di vista della viabilità (le acque dell’Egeo sono arrivate a invadere alcune strade interne) ma anche del panico che ha portato molte persone a scendere in strada. (agg. di R. G. Flore)

SISMA DI MAGNITUDO 7.0 NEL MAR EGEO

Una scossa di terremoto si è verificata poco fa fra la Grecia la Turchia. Stando a quanto rivelato dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’evento è stato di proporzioni importanti in quanto la prima magnitudo rilevata è stata di 7.0 gradi (anche se alcune testate parlano di 6.6) sulla scala Richter. Il terremoto è avvenuto alle ore 12:51 italiane, le 13:51 ora locale, ed è stato avvertito in numerose città della zona a cominciare da Atene, la capitale della Grecia. Le coordinate precise del sisma sono state 37.84 gradi di latitudine e 26.81 di longitudine, mentre la profondità è stata individua a 10 chilometri sotto il livello del mare. I residenti, che hanno ovviamente avvertito la scossa, sono scesi nelle strade spaventati, ma al momento non vi sono notizie di feriti, vittime, o di danni, e si attendono i prossimi minuti per avere aggiornamenti e dati più certi. Il terremoto, come spiegato dai colleghi di Sputnik, si è verificato 19 chilometri a nord dell’isola di Samos ed è stato avvertito anche a Smirne.

TERREMOTO IN GRECIA E TURCHIA: IL DEVASTANTE SISMA DI ATENE DEL ’99

L’ultima volta che un terremoto importante ha colpito la Grecia, ed in particolare Atene, è stato più di vent’anni fa, precisamente il 7 settembre 1999, quando, attorno alle ore 15:00 di pomeriggio si verificarono due scosse di magnitudo 5.9 gradi sulla scala Richter che fecero crollare alcuni palazzi in centro, con la rete telefonica ed elettrica che venne interrotta in numerosi quartieri. Quindici le vittime provocate da quel sisma, fra cui anche una bambina che morì dopo che crollò l’asilo nido dove la stessa si trovava. Un centinaio gli edifici che vennero danneggiati nella capitale greca, fra cui anche una fabbrica di medicinali, la Ricomex, che intrappolò una ventina di operai. Dopo quel sisma le abitazioni e gli uffici vennero ricostruiti in maniera antisismica per fare in modo che eventi del genero non si ripettessero più.