Nuovo aggiornamento dall’Albania, a seguito del terremoto di magnitudo 6.5 che ha devastato ieri notte Durazzo. Le vittime sono salite a 29, stando a quanto riporta il sito di Avvenire, tre in più rispetto al precedente bilancio, mentre i dispersi sarebbero una ventina. Numerosi coloro che hanno mandato messaggi di solidarietà ai vicini albanesi, fra cui il Papa che all’udienza generale ha spiegato: «Vorrei inviare un saluto ed esprimere la vicinanza al caro popolo albanese che ha sofferto tanto in questo giorni. L’Albania è stato il primo Paese d’Europa che ho voluto visitare. Sono vicino alle vittime – ha concluso il Santo Padre – prego per i morti, per i feriti, per le famiglie. Che il Signore benedica questo popolo al quale io voglio tanto bene». Anche la Caritas in Albania si è subito attivata attraverso la propria rete diocesana, per cerare di capire i danni eventuali subiti da chiese e da edifici parrocchiali. Il ministero dell’interno albanese ha attivato otto centri di accoglienza e di raccolta sfollati, e ha chiesto proprio alla Caritas il supporto alimentare. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALBANIA: VITTIME SALGONO A 26
Sono 26 i morti provocati dal terremoto in Albania, con il bilancio che deve essere purtroppo ulteriormente aggiornato. Un nuovo aggravarsi derivante dal fatto che spesso e volentieri i feriti estratti da sotto le macerie vengono ricoverati in ospedale in condizioni disperate, dove muiono poche ore dopo. Anche l’Italia sta partecipando alle operazioni di soccorso, con la protezione civile che ha inviato circa 200 uomini tra squadre di ricerca, unità cinofile e personale medico, con conseguente “grazie” da parte di Edi Rama, il presidente albanese. Questi si è recato nelle scorse ore presso gli ospedali dove sono ricoverati i feriti, per far sentire la vicinanza dello stato, ed ha poi fatto visita alle tendopoli allestite per ospitare gli sfollati (sono circa 2500 in totale) che hanno perso la casa a seguito del terremoto. Stando a quanto specificato dal sismologo Rrapo Ormeni, la scossa di due notti fa è stato il “terremoto più forte che ha colpito il Paese dal 1969”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO IN ALBANIA, I MORTI SALGONO A 23
Si aggrava purtroppo di ora in ora il numero dei morti in Albania, e l’ultimo bollettino racconta di 23 decessi accertati, fra cui anche due bambini. I feriti sono invece saliti a 650 ma il bilancio rischia di essere solo parziale, visto che si sta ancora scavando fra le macerie per cercare di capire se vi siano altri sopravvissuti/morti, e nel contempo, sono svariati i dispersi. Il terremoto ha purtroppo colpito di notte, quando la stragrande maggioranza della popolazione albanese si trovava nelle proprie abitazioni, nei propri letti, pensando di essere al sicuro, e invece… Intanto le autorità hanno proclamato il lutto nazionale per oggi, 27 novembre, e sono stati numerosi i messaggi di cordoglio giunti dall’Italia all’indirizzo del popolo albanese, a cominciare da quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha chiamato il collega dell’Albania per esprimere “Cordoglio, solidarietà e vicinanza alla popolazione”. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha invece annunciato l’invito di aiuti dall’Italia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALBANIA: L’ULTIMO BOLLETTINO
Continua ad aggravarsi con il passare delle ore il bilancio dei morti a seguito del terribile terremoto di magnitudo 6.5 gradi che ha colpito l’Albania la scorsa notte. L’ultimo bollettino, riportato dai colleghi di Repubblica, parla di 18 morti, che va ad aggravarsi quello precedente, a seguito del ritrovamento di tre persone senza vita sotto le macerie a Durazzo. I feriti sono invece circa 600, mentre il numero dei dispersi al momento non è noto. Prosegue intanto senza sosta il lavoro dei militari e della protezione civile, che nelle ultime ore hanno estratto da sotto le macerie ben 42 persone sopravvissute, fra cui anche un bambino. “E’ stata una scossa forte e lunga – le parole di Aida, italiana di origini albanesi, che si trova al momento a Tirana per fare visita alla famiglia – si muoveva tutto. In preda alla paura e al panico siamo corsi in strada. Qui fortunatamente non ci sono stati danni importanti, a differenza di Durazzo e dei paesi vicini dove ci sono stati diversi crolli. Noi siamo al primo piano e appena sentita la scossa abbiamo preso i miei nipoti di due e sette mesi e siamo andati in strada. E qui restiamo, al momento, perché le repliche, seppur più brevi e meno intense, continuano”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALBANIA M 6.5, DURAZZO: SI AGGRAVA IL BILANCIO DELLE VITTIME
Si aggrava purtroppo il bilancio delle vittime in merito al terremoto che ha colpito l’Albania durante la notte passata. Stando all’ultimo bollettino riportato da TgCom24.it, i morti accertati sarebbero ora 15, mentre i feriti non si contano, e sarebbero a centinaia. Il sisma ha provocato danni ingenti, con numerosi edifici crollati, blackout e strade interrotte. Sarebbero inoltre svariate le persone ancora intrappolate sotto le macerie che attendono di essere liberate, con i militari e la protezione civile nazionale che è ormai al lavoro ininterrottamente da praticamente 12 ore. “A Durazzo ci sono tre famiglie sotto le macerie – le parole di Renata Uruci, fidanzata albanese del ricercatore Davide Rossi che vive e lavora in quel di Padova – 8 persone sotto una villetta: fino a poco tempo fa si sentiva la voce di un giovane che chiedeva aiuto, ha chiesto acqua poi c’è stato un ultimo crollo della struttura e non si sente più nulla. A Kavaja vi sono stati crolli di palazzine – ha aggiunto – gli abitanti delle zone colpite arrivano a scavare con le mani per soccorrere”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALBANIA M 6.5: LE ULTIME
Il Governo italiano ha inviato mezzi, fondi e uomini per affrontare l’emergenza della vicina Albania colpita così duramente dal dramma del terremoto: le continue scosse di assestamento (le ultime di magnitudo 4.8 4.9) non arrestano il pericolo di ulteriori altri crolli a Durazzo e nelle altre province colpite dal vasto sisma M 6.5 di questa notte. Scongiurato il terrore tsunami – l’epicentro è stato molto vicino alla costa settentrionale – il problema ora sono le persone ancora sotto le macerie: il bilancio parziale parla di 9 morti, oltre 300 feriti e almeno 30 persone estratte per fortuna vive sotto le macerie fino a mezzogiorno. «600 persone hanno ricevuto assistenza medica», sono le parole del portavoce di Edy Rama, Endri Fuga, dopo i primi aiuti giunti anche dall’Italia in queste ore. Nel frattempo, l’Istituto sismologico albanese parla di 50 repliche di magnitudo tra 4.2 e 5.4 seguite alla forte scossa della notte: stamane però il ministro della Difesa albanese, Olta Xhacka, ha parlato di oltre 100 scosse di assestamento. (agg. di Niccolò Magnani)
Solidarietà al popolo albanese. Ecco le prime immagini. #terremoto #earthquake #albania pic.twitter.com/83LduhPZR3
— Gaetano Contento (@PhilipKokotler) November 26, 2019
VITTIME SOTTO LE MACERIE, PANICO ANCHE IN ITALIA
Si aggrava il bilancio a seguito del terremoto avvenuto in Albania nella notte scorsa. Stando alle ultime indiscrezioni, le vittime sarebbero sei, e il rischio è che il numero dei morti possa essere solo parziale, visti i moltissimi feriti e i dispersi. Una situazione resa ancora più grave a causa di un’altra violenta scossa che è stata registrata stamane, alle ore 7:08, nel nord ovest della nazione, di magnitudo 5.4, come reso noto dall’Usgs, l’istituto geofisico americano. Il nuovo sisma è stato individuato ad una profondità di 10 chilometri sotto il livello del mare, con un epicentro dislocato a circa 22 km da Mamurras. In totale sono state quattro le scosse avvenute nel giro di poche ore in Albania, comprese fra una magnitudo di 5.1 e la più forte di 6.5. A Durazzo si scava sotto le macerie per recuperare dispersi e feriti, e nel contempo in diverse città è saltata la corrente a causa del crollo degli impianti, o degli edifici sui pali della luce. Moltissime le persone scese in strada in preda al panico. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO IN ALBANIA M 6.5: 4 LE VITTIME ACCERTATE
Nella notte appena passata si è verificata una violenta scossa di terremoto in Albania. I sismografi l’hanno classificata come di magnitudo 6.5 gradi sulla scala Richter, sisma che è avvenuto precisamente alle ore 2:54 locali, quando in Italia erano le 3:54 della notte fra lunedì 25 e martedì 26 novembre. Il terremoto ha interessato la costa settentrionale dell’Albania, vicino a Durazzo, una delle città più importanti della nazione. In base alle prime informazioni emerse, pare che tre persone abbiano perso la vita, mentre sarebbero 150 i feriti e un numero non precisato di dispersi. Moltissimi i danni provocati dal sisma, con case e palazzi crollati, ma anche strade e reti di comunicazioni distrutte. Le unità dell’esercito e della protezione civile sono al lavoro tra le macerie per cercare di trarre in salvo quanta più gente possibile, e stando a quanto scrive Repubblica, due bambini sarebbero stati tratti in salvo, mentre un uomo sarebbe morto gettandosi dal balcone di casa nel tentativo di fuggire al crollo della sua abitazione.
TERREMOTO IN ALBANIA AVVERTITO ANCHE IN ITALIA
Il sisma, vista la sua forza, è stato avvertito in maniera indistinta anche in Italia, ed in particolare in Puglia, Campania, Basilicata e Abruzzo. Michele Emiliano, il governatore pugliese, ha scritto così su Twitter: “La scossa di terremoto delle ore 3.54 è stata avvertita in provincia di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Dalla sala della protezione civile della Regione Puglia non risultano allo stato segnalazioni di danni in Puglia. Vi aggiorno se emergeranno fatti rilevanti”. Non mancano poi le segnalazioni di gente comune, come ad esempio Rocco Nuzzo che scrive: “Fortissimo terremoto in Albania, avvertito anche nel Salento. Tanta paura”. Da Lecce, invece, Biagio Marzo posta: “Mai sentite in vita scosse così forti : tutto si muoveva”, “A Bari pure”, replica Mariangela Alliata, mentre Ilaria aggiunge: “È stata la scossa di Terremoto più forte e lunga che io abbia avvertito in tutta la mia vita, ho ancora il cuore a mille”. E ancora Giovanni: “Mi ha svegliato il rumore dell’armadio che ha vibrato per diversi secondi”. Infine Valentina Fischione: “Anche io l’ho sentito e sto a Napoli”. Sono attesi aggiornamenti per tutta la giornata odierna.