Le immagini che ci giungono dal sud della Turchia a seguito del devastante terremoto di magnitudo 7.9 gradi avvenuto tre giorni fa sono scioccanti, e fra le tante spicca senza dubbio quella di una neonata tenuta in braccio da un uomo, un filmato di pochi istanti dalla potenza incredibile: una bimba nata durante l’apocalisse, forse un simbolo di rinascita, un segnale di speranza. Nel video, che trovate più sotto, si vede una persona che tiene in braccio un bimbo nudo dopo essere sbucato da un cunicolo fra le rovine di uno dei migliaia di palazzi crollati dopo il sisma. Poco prima una madre l’ha fatto venire al mondo, ma durante il parto è deceduta. L’episodio giunge di preciso da Jandairis, città della Siria, dove i soccorsi hanno trovato la piccola ancora viva sotto un palazzo di quattro piani, ancora legata dal cordone ombelicale alla mamma. La bimba è stata l’unica sopravvissuta della famiglia, visto che papà, mamma, tre sorelle, fratello e zia sono stati rinvenuti senza vita.
“Abbiamo sentito un rumore mentre stavamo scavando, abbiamo ripulito e trovato questa piccolina, grazie a Dio”, ha raccontato un testimone. “Abbiamo tagliato il cordone ombelicale e poi l’abbiamo portata in ospedale”. Facile intuire il perchè di questo tragico epilogo per la donna, costretta a partorire in condizione nemmeno immaginabili, e magari ferita in maniera grave dal terremoto. In ogni caso, non si sa bene come, la bimba è riuscita a venire al mondo sana e salva, così come si vede dal filmato in questione che sta facendo il giro del web. La neonata è stata in seguito portata ad Afrin ed è in condizioni stabili.
TERREMOTO TURCHIA, NEONATA FRA LE MACERIE. UN 15ENNE SALVATO DOPO 35 ORE
“Questo è il terremoto più potente che ha colpito la regione in circa 100 anni ed è avvenuto nel momento peggiore possibile per i bambini e le famiglie vulnerabili nelle aree colpite. Decine di scuole, ospedali e altre strutture mediche ed educative sono state danneggiate o distrutte dalle scosse, con un forte impatto sui bambini”, ha detto il portavoce Unicef James Elder.
Un sisma così violento a cui però un 15enne è riuscito ad opporsi, e per ben 35 ore. Tanto è stato infatti il tempo in cui lo stesso è rimasto sepolto sotto le macerie, salvato in quel di Adiyaman, città del sud est della Turchia. A renderlo noto è stata l’agenzia Anadolu, spiegando che il ragazzo è stato trasferito in un ospedale dove si trova il fratello maggiore dello stesso. Storie di luce e di speranza in un’infinità di buio.