Ancora l’Abruzzo e ancora L’Aquila tornano a tremare per una scossa di terremoto dopo quella fortissima avvenuta a “cavallo” con il Lazio negli scorsi giorni a Bolsorano (M 4.4 in quel caso): oggi il sisma viene invece registrato da INGV con magnitudo 3.2 sulla scala Richter, dunque di potenza e violenza minore e senza particolari crolli segnalati ma con la costante paura per sciami sismici continui che funestano le giornate degli abruzzesi (e non solo). Il terremoto registrato da INGV non è molto distante dalla zona del tragico sisma del 24 agosto 2016, tra Accumoli e Amatrice: l’epicentro è stato segnalato a 2 km da Capitignano ma è appunto nel cono sismico tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che si è propagato a differenza da quello fortissimo dello scorso 7 novembre che ha invece coinvolto la provincia de L’Aquila più verso l’area del Lazio che non nell’odierno cono sismico. «Si tratta di faglie diverse, tuttavia, hanno delle caratteristiche simili rispetto soprattutto al tipo di movimento e quindi del meccanismo di generazione del terremoto. Noi le chiamiamo faglie dirette, che rispondono allo stesso processo di estensione dell’Appennino e che quindi fanno allargare la crosta terrestre. Questi ultimi con epicentro a Balsorano sono più profondi rispetto a quelli registrati ad esempio ad Amatrice, qui siamo sui 14 chilometri e in genere più sono profondi più è grande la zona di risentimento», aveva commentato solo qualche giorno da Alessandro Amato, dirigente INGV, dopo la paura per il terremoto di M 4.4.
TERREMOTO IN ABRUZZO: TREMA ANCHE AMATRICE
I dati INGV sul terremoto odierno rilevano invece un ipocentro a circa 15 km di profondità sotto il livello del terreno, con coordinate geografiche (lat, lon) 42.53, 13.32: alle ore 10.55 ha tremato dunque mezzo Abruzzo nella provincia de L’Aquila e di Teramo, compreso anche l’area nel Lazio vicino Rieti. L’epicentro segnalato a Capitignano, vede anche altri comuni – per fortuna senza conseguenze negative per danni o crolli – coinvolti, eccoli: Campotosto, Montereale, Barete, Pizzoli, Amatrice, Cagnano Amiterno, Crognaleto, Borbona, Posta, Fano Adriano, Cortino, Scoppito, Accumoli, Pietracamela. Secondo le prime stime, non è ancora noto se a “muoversi” oggi è stata la stessa faglia di Balsorano della scorsa settimana o se invece si tratti del medesima sistema “iniziato” nell’agosto 2016.