Un violento terremoto si è verificato nella giornata di oggi, domenica 24 gennaio 2021, 36 minuti dopo la mezzanotte in Antartide, a una profondità di 20 chilometri e con coordinate geografiche pari a -61.67 (latitudine) e -55.5 (longitudine). Il sisma, localizzato in Italia dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma, ha raggiunto una magnitudo di 6.9 della scala Richter, provocando il rischio di uno tsunami sulle coste della “regione di ghiaccio” e mettendo in pericolo le persone che vi abitano.
Ecco dunque che prontamente è scattato l’allarme che ha riguardato anche il… Cile. Sì, perché lo Stato andino vanta anche alcune basi di sua proprietà in Antartide e, constatata l’esistenza del rischio maremoto, l’ufficio nazionale di emergenza del Ministero dell’Interno e della Pubblica Sicurezza (Onemi) cileno ha lanciato un allarme, affinché venissero evacuate tanto le basi quanto le spiagge della regione dopo che il terremoto si è avvertito in gran parte del Paese.
TERREMOTO IN ANTARTIDE, EVACUATE OLTRE 160 PERSONE
A seguito della scossa di terremoto in Antartide, su ordine delle autorità cilene, come si legge in una nota dell’agenzia Adnkronos, sarebbero state evacuate 80 persone dalla base Frei, 40 dalla base O’Higgins, 10 dalla base Fildes e 31 dalla base Prat, oltre ad altre 5 basi straniere ubicate nelle immediate vicinanze della base Fildes. Se prima parlavamo dell’INGV, il “nostro” istituto specializzato nella geolocalizzazione e nella quantificazione degli eventi sismici, va detto che anche i sismografi del centro sismico nazionale cileno hanno individuato il terremoto, avvenuto a 210 chilometri a est della base Frei. Il vero problema, però, ha riguardato un incredibile sbaglio, che ha gettato nel panico e nel terrore per alcuni interminabili minuti alcune aree costiere del Cile: esse non correvano alcun pericolo, ma sui loro smartphone sono giunti messaggi contenenti l’ordine di evacuazione per allerta tsunami, in realtà destinati ai loro connazionali trasferitisi in Antartide. Un errore incredibile da parte del Ministero dell’Interno, che si è scusato via social e ha comunicato l’apertura di un’indagine per individuare il responsabile dell’accaduto.