Oltre alle numerose scosse di terremoto registrate quest’oggi in Calabria, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha segnalato altri sismi in altre zone d’Italia. L’ultimo ci giunge dalla Sicilia, precisamente dalla provincia di Catania. In quel di Zafferana Etnea, comune ai piedi dell’Etna, è stato segnalato un evento tellurico di magnitudo 2.0 gradi sulla scala Richter. Le coordinate geografiche sono state 37.66 gradi di latitudine e 15.09 di longitudine, mentre la profondità è stata individuata ad 1 chilometro sotto il livello del mare. Un’altra scossa di terremoto è stata invece segnalata dall’Ingv in Umbria, in provincia di Perugia, in località Preci. L’evento è avvenuto alle ore 10:52 di stamane, ad una profondità di 12 chilometri sotto il livello del mare. La scossa ha interessato da vicino i comuni di Sellano, Norcia, Cerreto di Spoleto e Visso, mentre le città più vicine all’epicentro sono state Perugia e Teramo, a circa 60 chilometri di distanza. I due terremoti di questa mattina, non hanno provocato danni ne feriti. (aggiornamenti di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO OGGI IN CALABRIA: PANICO E PAURA FRA LA POPOLAZIONE LOCALE

Tanta paura nella notte a Cosenza, ma in generale in tutta la Calabria, per la serie di scosse di terremoto verificatesi quando l’orologio segnava circa le 2:00. Molte persone hanno così deciso di riversarsi in strada, lasciando da parte almeno per qualche minuto il divieto di restare in casa per il coronavirus. Come dire che sul pericolo invisibile ha avuto la meglio la paura del pericolo “tangibile”: il terremoto. Ai tempi dell’epidemia, però, qualcosa di diverso rispetto al passato si è notato: come sottolineato da La Repubblica, per paura di assembramenti e possibili contagi in molti, una volta fuori casa, si sono tenuti a debita distanza da vicini di casa ed estranei. I più hanno trovato riparo in macchina, tanti altri hanno fatto attenzione a mantenere la distanza di sicurezza. Nelle località marittime presi d’assalto i lungomare. (agg. di Dario D’Angelo)



TERREMOTO OGGI IN CALABRIA: 6 SCOSSE IN 15 MINUTI

Sono numerose le scosse di terremoto che si sono verificate oggi in Italia, tutte circoscritte nella regione Calabria. L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, comunemente noto come Ingv, ha infatti segnalato ben sei scosse nel giro di circa un quarto d’ora, precisamente fra le ore 1:47 e le 2:02 della notte fra lunedì 16 e martedì 17 marzo. Tutti i movimenti tellurici sono stati superiori alla magnitudo 2.0 gradi, con due picchi di 3.9 e 3.4 gradi. Le sei scosse si sono divise equamente in due zone leggermente distanti l’una dall’altra. Le prime tre, fra le 1.47 e l’1.54, di magnitudo 3.9 e 2.5 (le altre due), hanno avuto come epicentro la costa calabrese sud occidentale, in mare, ma a pochi chilometri dalla terra ferma. I tre eventi hanno avuto coordinate geografiche pari a 39.04 gradi di latitudine e 16.09 di longitudine, mentre la profondità è variata dai 26 ai 33 chilometri sotto il livello marino. Le tre scosse hanno interessato da vicino i comuni di Nocera Terinese, Serra D’Aiello, Falerna, San Mango D’Aquino, Amantea, Cleto e Aiello Calabro.



TERREMOTO OGGI IN CALABRIA: GENTE IN STRADA PER LA PAURA

Lamezia Terme e Cosenza sono state invece le città più vicine alla zona dell’epicentro, distanti rispettivamente 21 e 32 chilometri. Il secondo gruppo di scosse è stato invece registrato dall’Ingv fra le 1:55 e le 2:02 della notte passata, leggermente più lontane dalla terraferma rispetto ai tre sismi di cui sopra. L’ipocentro è stato infatti individuato in un punto con coordinate geografiche di 39.05 gradi di latitudine e 15.94 di longitudine. Rispetto al trio precedente, inoltre, le ultime tre scosse sono state più superficiali, con una profondità variante fra i 10 e i 9 km sotto il livello marino. I comuni interessanti da questo secondo gruppo di terremoti, sono stati quelli di sopra, con l’aggiunta di Belmonte Calabro. Le sei scosse hanno provocato il panico nella popolazione locale, che si è svegliata di soprassalto, uscendo in strada. Viste le misure restrittive per il coronavirus, sono stati comunque evitati assembramenti. Al di là dello spavento, non si registrano per ora danni o feriti.