Torna oggi il consueto appuntamento con le scosse di terremoto principali che si sono registrate in Italia e nel mondo nella giornata di venerdì 2 giugno 2023. A riportare fedelmente e tempestivamente tutti i terremoti che si verificano nel mondo e vengono registrati dai sismografi è il sito dell’Ingv, ovvero l’Istituto Nazionale di Geografia e Vulcanologia italiano, tra le fonti in assoluto più affidabili in merito ai sismi. Nella giornata di oggi, in particolare, si è registrata una scossa di terremoto a Pozzuoli, nella zona di Campi Flegrei, con una magnitudo pari a 2.6 gradi registrata poco prima di mezzogiorno.
TERREMOTO OGGI AI CAMPI FLEGREI DI POZZUOLI: I DETTAGLI INGV
L’Ingv, insomma, ha attestato una scossa di terremoto oggi ai Campi Flegrei di Pozzuoli, in provincia di Napoli. La magnitudo registrata è stata pari a 2.6 gradi sulla scala Richter, e per ora sembra che non si siano registrati danni a strutture o persone. A segnalare la scossa è stata la Sala Operativa dell’Istituto con sede a Napoli, che lo ha individuato alle ore 11:43 del 2 giugno. Le coordinate dell’evento sismico di Pozzuoli sono state, precisamente (latitudine e longitudine) 40.8280, 14.1440, con una profondità di 2 KM dal livello del mare.
La città in cui si è maggiormente avvertita la scossa di terremoto di oggi, 2 giugno, è stata, ovviamene, quella di Pozzuoli, con una popolazione di poco superiore agli 81mila, distante 5 km dall’epicentro. Avvertito, in generale, in tutto il napoletano, comprese le isole di Procida e di Ischia, distanti rispettivamente 12 e 30 km dalle coste di Napoli. Si tratta, per ora, dell’unico evento sismico registrato in Italia nella giornata di venerdì 2 giugno, ma sarà nostra cura seguire tutti gli aggiornamenti che l’Ingv pubblicherà in giornata. Nella serata di ieri, alle 22:54, tuttavia, si è registrata una scossa ti terremoto sempre nel napoletano, localizzata precisamente ai piedi del Vesuvio, con una magnitudo pari a 2.3 gradi sulla scala Richter. Anche in questo caso non vi sono stati danni, e neppure fenomeni eruttivi del vulcano, seppur la profondità certificata dall’Istituto fosse di 0 km.