Continua ad esserci forte preoccupazione ed apprensione per il terremoto che oggi, lunedì 24 febbraio, ha colpito la Calabria. E’ accaduto attorno alle 17.02, con epicentro Rende, in provincia di Cosenza. Le rilevazioni segnano una magnitudo di 4.4 a profondità di dieci chilometri. Una scossa avvertita non solo a Cosenza, ma anche in altre città più lontane come Salerno, Napoli e Catanzaro. La popolazione sta vivendo ore di grande preoccupazione, lo testimonia l’afflusso nelle strade da parte di moltissimi cittadini. Intanto sul web sta circolando un video che mostra i danni e le conseguenze del sisma in un supermercato, con buona parte della merce caduta dagli scaffali o peggio finita per terra distrutta. Angelo Borrelli, il capo della Protezione Civile, ha voluto rassicurare i cittadini spiegando che “il sisma non ha provocato criticità particolari”. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)
#Terremoto Rende/Cosenza
Ecco la forza della scossa
(immagini non mie) ma totalmente verificate. pic.twitter.com/G9smSOIqdk— Massimo (@Misurelli77) February 24, 2020
Terremoto tra Cosenza e Catanzaro con magnitudo 4.4
La centrale INGV ha confermato le stime sul terremoto avvenuto tra Cosenza e Catanzaro con magnitudo 4.4 sulla scala Richter: la scossa sismica è stata nettamente distinta dalla popolazione che è scesa subito per strada con centinaia le telefonate arrivate ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile Calabria. Non si hanno ancora dettagli su eventuali danni anche se per fortuna non vi sarebbero feriti o danni gravi per le persone abitanti nei Comuni limitrofi all’epicentro: la scossa è stata registrata poco dopo quella nel Mar Tirreno che lambiva le Eolie, Lipari e la stessa costa calabrese. I comuni identificati da INGV vicino all’epicentro del terremoto sono Rende, Castrolibero, Marano Marchesato, Marano Principato, San Fili, Cosenza, San Vincenzo La Costa, Cerisano, Castiglione Cosentino, Mendicino, Zumpano, Carolei, Rovito, Lappano, Montalto Uffugo, San Pietro in Guarano, Rose, Trenta, Celico, Falconara Albanese, Spezzano della Sila, Casole Bruzio, Spezzano Piccolo, Domanico e Serra Pedace.
SISMA TRA COSENZA E CATANZARO
Fortissima scossa di terremoto segnalata oggi pomeriggio in Calabria tra Cosenza, Rende, Catanzaro e Lamezia Terme: le prime stime provvisorie date dal servizio INGV su Twitter parlano di un grado di magnitudo tra il 4.3 e il 4.8 nelle intere provincie di Cosenza e Catanzaro provocando panico e timore per i cittadini che hanno assistito e udito distintamente la lunga scossa sismica. In giornata erano state solo due le scosse sismiche di un certo rilievo, la prima in zona L’Aquila (grado M 2.0 Richter) e la seconda in Sicilia presso le Isole Eolie, ma con un grado M 2.4 Richter che non aveva per nulla preoccupato la centrale nazionale INGV. Ora per il forte terremoto ravvisato in Calabria spaventa decisamente di più in una popolazione già segnata dall’allarme Coronavirus espanso di fatto a tutta la nazione: secondo i dati forniti da INGV la scossa sismica è stata avvertita distintamente tra i comuni di Rende, Lamezia Terme e le intere provincie di Catanzaro e Cosenza: le segnalazioni sono diverse via social e sul web anche se al momento risulta prematuro fare una stima di danni presunti sulle zone colpite.
TERREMOTO FORTISSIMO IN CALABRIA: SCOSSA M 4.3-4.8 A COSENZA
Il terremoto di grado compreso tra la magnitudo 4.3 e la 4.8 è avvenuto alle ore 17.02 ed è stato immediatamente percepito dalla gente che ha iniziato a scrivere sui social delle fortissime vibrazioni avvertite specie ai piani alti delle abitazioni dei comuni “coinvolti”. Secondo le stime prodotte dalla centrale europea CSEM-EMSC il terremoto in Calabria avrebbe avuto magnitudo pari al 4.7 della scala Richter, con ipocentro calcolato a circa 10 km di profondità sotto il livello del terreno e con l’epicentro invece prodotto a circa 5 km dal comune di Cosenza, 60 da Catanzaro e circa 370 dalla costa dell’Albania. Pochi minuti prima della scossa avvertita in Calabria, un altro sisma è stato segnalato da INGV nel Mar Tirreno al largo delle coste calabre e potrebbe essere immediatamente legato allo sciame sismico in corso: in quel caso il grado di magnitudo è stato di 3.4, ben al di sotto di quanto poi avvenuto pochi minuti più tardi presso il Catanzarese e soprattutto il Cosentino.