ANCORA NUOVE SCOSSE DI TERREMOTO OGGI IN MAROCCO: PAURA E PANICO IN STRADA

Due nuove forti scosse di terremoto oggi si segnalano ancora dal devastato Marocco: non finisce più la lunga scia sismica cominciata con la strage di Marrakesh di venerdì scorso dovuta al sisma a magnitudo 6.8 Richter. Più di 2mila morti e 2mila feriti con bilancio ancora purtroppo in aggiornamento rendono la situazione dell’area sotto la catena Atlante tutt’altro che “calma”.



Inoltre proseguono appunto le scosse di assestamento che mandano nel panico migliaia di marocchini giù sfollati e per lo più disposti in strada perché senza più una casa o una macchina: nelle ultime ore il centro nazionale INGV ha registrato una doppia nuova scossa sismica nella medesima area attorno a Marrakesh, con nuovi pericoli dalle strutture già devastate dal primo terremoto lo scorso venerdì notte. Prima il sisma M 3.9 e poi un secondo di magnitudo 4.5 hanno interessato il Marocco meridionale, con epicentro a sud di Marrakech e ipocentro a circa 10 km sotto il livello del terreno: non si segnalano nuove vittime o feriti ma resta il panico generato nella popolazione davanti a nuove vibrazioni e scosse forti sul medesimo territorio già segnato.



TERREMOTO OGGI ANCHE A MALTA (MA NON È LO STESSO SCIAME SISMICO)

Non collegati allo stesso sciame sismico del Marocco, il terremoto oggi prosegue con nuove scosse tanto sui Campi Flegrei quanto nella zona di Malta: se però nel primo caso si tratta di minime scosse del tutto senza conseguenze, la scossa registrata da INGV appena dopo la mezzanotte di oggi 10 settembre nell’area di Malta ha portato il grado di magnitudo a quota 3.0.

Ipocentro a circa 9 km di profondità, il terremoto al largo di Malta verso le coste dell’Africa non segnala particolari danni a cose, strade o persone sull’isola ma diverse segnalazioni sono state fatte dalla popolazione, già allertata dopo le violente scosse sismiche in arrivo dal Marocco. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari sono almeno 300mila le persone nello Stato africano che avranno bisogno di aiuto: «Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali» ha ricordato sui soccorsi Caroline Holt, direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, «gli sforzi di ricerca e salvataggio avranno la priorità, ovviamente, parallelamente all’assicurarsi che coloro che sappiamo essere sopravvissuti siano assistiti».