Dopo una giornata convulsa e per fortuna senza particolari danni, la situazione del terremoto oggi in Italia è certamente più tranquilla di quanto avvenuto sabato 18 dicembre: dopo il sisma di M 4.4 che ha fatto tremare Bergamo e Milano, nelle ultime 24 ore da segnalare vi è una scossa di grado M 3.1 sulla scala Richter in arrivo dalla Calabria.



Appena passata la mezzanotte, il terremoto si è fatto sentire nell’epicentro Panettieri in provincia di Cosenza: a 9 km di profondità come ipocentro, gli altri comuni vicino alla zona interessata – tutti, lo ribadiamo, senza alcun danno segnalato – sono Carlopoli, Bianchi, Cicala, Colosimi, Parenti, Taverna, San Pietro Apostolo, Fossato Serralta, Serrrastretta, Magisano, Pentone, Gimigliano, Decollatura, Rogliano, Scigliano, Tiriolo, Carpanzano, Cellara, Amato, Marzi.



TERREMOTO OGGI, NUOVA SCOSSA A BERGAMO: PARLA IL SINDACO DI BONATE

Stamattina invece alle ore 8.44 il centro nazionale INGV ha segnalato un altro terremoto in zona Bergamo, di entità decisamente inferiore a quello che ieri ha fatto tremare la Lombardia: sisma di grado M 2.0, epicentro a Serina (Bergamo) con ipocentro a circa 44 km sotto il livello del terreno. I comuni interessati, sempre senza danni a cose o persone, vengono scanditi dal bollettino INGV: si tratta di Cornalba, Dossena, Costa Serena, Oltre il Colle, Bracca, San Pellegrino Terme, Oneta, Aviatico, Giorno, Selvino , Zogno, Lenna, Valnegra, Piazza Brembana, Roncobello, Premolo, Fiorano al Serio, Parte, Sedrina, Ubiale Clanezzo. Il sindaco del Comune ieri epicentro del sisma da M 4.4, Bonate Sotto, racconta al Corriere della Sera che della scossa l’hanno avvertita forse più a Milano che non i suoi abitanti: «l’avete sentita più a Milano. Un boato come un tuono, qui abbiamo però sofferto già troppo per il Covid». Ieri il presidente INGV Carlo Doglioni al “Corriere della Sera” ha spiegato le cause del terremoto lombardo: «Milano si trova nella Zona 3 della classificazione sismica italiana, con alcune aree in Zona 4, di conseguenza la pericolosità sismica è considerata bassa». Quello che è avvenuto ieri, conclude il n. 1 INGV, «è un terremoto di tipo compressivo, vuol dire che è la placca adriatica che si avvicina relativamente di 1 o 2 millimetri all’anno rispetto alla placca europea». Si attendono altre repliche ma pur sempre senza la gravità che purtroppo, ogni 2-3mila anni potrebbe avvenire anche per aree di “zona 3” come l’area milanese.

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