Tornando in Italia, l’ultima rassegna di segnalazioni per scosse di terremoto arriva dall’Emilia Romagna, più precisamente da Mocogno in provincia di Modena: con un ipocentro calcolato a circa 56 km sotto il livello del terreno, la scossa sismica non ha per fortuna causato alcun danno significativo a cose, edifici, strutture, strade e soprattutto persone. Secondo quanto riportato dalle stime e i calcoli del centro nazionale INGV, i comuni vicino all’epicentro del terremoto avvenuto alle 18.34 risultano essere per l’appunto Mocogno, Montecreto, Sestola, Polinago, Fanano, Riolunato, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Montefiorino, Fiumalbo, Frassinoro, Montese, Abetone, Serramazzoni, Gaggio Montano, Lizzano in Belvedere, Frignano sulla Secchia, Toano, Cutigliano.



SCOSSA M 5.4 IN IRAN

Un terremoto di magnitudo 5.4 gradi sulla scala Richter si è verificato questa mattina in Iran. Stando a quanto riferito dall’agenzia Ansa, il sisma è stato localizzato a circa 120 chilometri a ovest della città di Bandar Abbas, e l’ipocentro, la profondità, a 10 chilometri sotto il livello marino. A darne notizia è la tv di stato di Teheran, anche se al momento non è ben chiaro se vi siano danni ad edifici e strade, ne tanto meno, se ci siano dei feriti. L’Iran sorge su una zona a forte rischio sismico e già in passato è stato vittima di violenti terremoti, come ad esempio quello avvenuto 16 anni fa, nel 2003, un devastante sisma di magnitudo 6.6 gradi che ha provocato la morte di ben 26mila persone. Attendiamo ulteriori aggiornamenti per capire quali siano i danni provocati dal terremoto, e soprattutto, se vi siano dei feriti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO DI M 2.3 A VERBANIA

Andiamo ad aggiornare l’elenco di scosse di terremoto che si sono verificate quest’oggi in Italia, e per farlo ci affidiamo come sempre agli esperti dell’Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia. In base a quanto riportato dall’Ingv sul proprio portale, sono diverse le scosse verificatesi in queste ultime ore nella nostra penisola, a cominciare da una di magnitudo 2.3 gradi sulla scala Richter avvenuta in Piemonte, precisamente a Macugnaga, in provincia di Verbania. Un movimento tellurico con coordinate geografiche 45.95 gradi di latitudine e 7.88 di longitudine, e con una profondità di 10 chilometri sotto il livello del mare. Fra i paesi più vicini interessati dalla scossa vi sono stati Alagna Valsesia, Gressoney-La-Trinité, Riva Valdobbia e Carcoforo. A livello di cittadine, invece, nel raggio di un’ottantina di chilometri si trovano Varese, Gallarate, Novara e Busto Arsizio, tutti comuni dislocati in Lombardia, visto che il sisma si è verificato sul confine con il Piemonte, nonché con la Svizzera.



TERREMOTO ANCHE NELLE MARCHE

Un sisma che non ha comunque provocato danni a edifici o strade, ne tanto meno feriti, ma che va ad aggiungersi allo sciame sismico che nella giornata di ieri aveva interessato il confine fra la nostra nazione e la Svizzera, con una serie di movimenti tellurici fino ad un massimo di 3.0 gradi di magnitudo. Il terremoto piemontese è avvenuto alle ore 5:02 di stamane, mentre nella notte appena passata, alle 2:54 fra martedì 5 e mercoledì 6 novembre, una scossa ha interessato le Marche e precisamente il comune di Rotella, in provincia di Ascoli Piceno. Anche in questo caso il sisma è stato lieve, di magnitudo 2.3 gradi, con una profondità di 26 km sotto il livello del mare, quindi decisamente meno superficiale rispetto al terremoto di cui sopra. Il terremoto marchigiano è stato localizzato ad una settantina di chilometri di distanza da Teramo, L’Aquila e Ancona, e non ha provocato danni ne feriti.