Sono in corso ormai da tre settimane a questa parte una serie di scosse di terremoto in quel della Calabria, in provincia di Cosenza. Nella scorsa notte un nuovo sisma di magnitudo 3.7 gradi, il secondo più importante dopo quella di 4.4 del 25 ottobre scorso. C’è da preoccuparsi? Stando a Carlo Tansi, noto geologo calabrese, ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche, e docente universitario di geologia strutturale, la risposta è negativa: “Nulla di diverso – afferma ai microfoni di infopinione.it – da quanto accade da 23 milioni di anni. Il terremoto non uccide – prosegue – uccidono le case costruite male, come spesso succede in Calabria. Nel 2019, dunque, non possiamo prevenire i terremoti, ma le loro conseguenze sì”. Tansi punta il dito nei confronti dell’edilizia e non tanto verso i movimenti tellurici continui: “Considerando – ha aggiunto e concluso – che quasi tutta la Calabria sorge su area sismica di Prima categoria, abbiamo un ampio patrimonio edilizio privo di caratteristiche tecniche per resistere a forti terremoti. Molte case dovrebbero essere adeguate”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



TERREMOTO IN CALABRIA M 3.7 E ALTRE TRE SCOSSE

Ancora una volta siamo qui a segnalarvi una scossa di terremoto sulla costa della Calabria. In provincia di Cosenza, nel territorio di fronte a Scalea, si è verificato un sisma di magnitudo 3.7 gradi sulla scala Richter. Stando a quanto specificato dagli esperti dell’Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia, comunemente noto come Ingv, la scossa è avvenuta nel solito mar Tirreno meridionale alle ore 2:07 della notte appena passata, quella fra venerdì 15 e sabato 16 novembre. Un movimento tellurico che è stato decisamente superficiale, in quanto la sua profondità è stata localizzata a soli sette chilometri sotto il livello del mare, mentre le coordinate geografiche sono state di 39.73 gradi di latitudine, e 15.47 di longitudine. Uno sciame sismico che è iniziato ormai tre settimane fa, tenendo conto che il 25 ottobre scorso si era verificata la famosa scossa di 4.4 gradi che aveva creato, giustamente, il panico fra la popolazione locale.



TERREMOTO OGGI ANCHE A CAMPOBASSO M 2.6

Tra l’altro, durante la notte appena passata, si sono verificate altre due scosse nel mar Tirreno meridionale, precisamente di magnitudo 2.2 e 2.9 gradi sulla scala Richter, con l’aggiunta di un altro sisma pressoché nella stessa zona, di M 2.1. Non si segnalano al momento danni alle strutture degli edifici, ne tanto meno alle strade, e non si sono verificati dei feriti, ma resta alta la tensione in provincia di Cosenza, viste le numerose scosse. Da segnalare anche un terremoto di magnitudo 2.6 gradi in provincia di Campobasso (Molise), precisamente a Colletorto, e che ha interessato da vicino i comuni di San Giuliano di Puglia, Bonefro, Sant’Elia a Pianisi e Santa Croce di Magliano. Le città più vicine all’epicentro sono state invece Benevento, Foggia e San Severo, dislocate in un raggio di sessanta chilometri. Anche in questo caso non si sono verificati danni ne feriti.

Leggi anche

Louis Dassilva, avvocato: "Manca il Dna sul corpo? Elemento favorevole"/ "Potremmo chiedere la scarcerazione"