Tantissime le scosse di terremoto che si sono verificate oggi, lunedì 29 marzo 2021, in Italia e tutte concentrate nel mar Adriatico. Come si legge sul portale dell’Ingv, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, i movimenti si sono tutti concentrati nella stessa zona in cui sabato è stata segnalata una scossa superiore alla magnitudo 5.0 sulla scala Richter. Nel dettaglio sono state ben 17 le scosse segnalate dall’Istituto superiori alla magnitudo 2.0, di cui cinque superiori a 3.0, fra cui la più forte da 3.2.
Le scosse sono scattate subito dopo la mezzanotte di oggi, e l’ultima è stata segnalata alle ore 11:03 con una magnitudo di 3.0 gradi. L’evento tellurico ha avuto coordinate geografiche pari a 42.7 gradi di latitudine e 16.11 gradi di longitudine, mentre la profondità è stata di 10 chilometri sotto il livello del mare. Essendo verificatasi al largo, la scossa, come riferisce la Sala Sismica INGV-Roma, non è avvenuta vicino a paesi o città, ma è fattibile ipotizzare che le scosse siano state avvertite in maniera indistinta vista anche la loro scarsa profondità.
TERREMOTO OGGI MAR ADRIATICO: LE PAROLE DELL’ESPERTO DELL’INGV
Evidente come vi sia in corso uno sciame sismico nel mar Adriatico, visto che, oltre alle 17 scosse di terremoto registrate nella sola giornata odierna, sono state segnalate dall’Ingv altre 29 scosse nella giornata di ieri. Carlo Meletti, Direttore della sezione di Pisa dell’Ingv, aveva di fatto anticipato lo sciame parlando ai microfoni di Fanpage nella giornata di domenica: “Ci sono state già diverse repliche, anche di magnitudo 4.2, o anche minori. Non sappiamo cosa potrà succedere, ci saranno sicuramente altre scosse come spesso accade in casi come questo. Se ci sarà un terremoto più forte ovviamente non si può dire”. In merito ai danni o ad un eventuale tsunami, Meletti aveva aggiunto: “È improbabile che ci possano essere danni perché la città più vicina è a 90 chilometri di distanza rispetto all’epicentro del terremoto. Però ci sono delle isole vicine che potrebbero subire dei danni. Quello che invece non è successo e che potrebbe avvenire è uno tsunami: ovviamente quando abbiamo un terremoto che avviene in mare, verifichiamo che non ci siano maremoti. E in questo caso la magnitudo è al limite del valore dal quale ci si può aspettare un maremoto. E bisogna vedere anche la profondità, i fattori sono diversi da tenere in considerazione”.