Facciamo il consueto punto mattutino sulle scosse di terremoto che sono state registrate oggi, o nelle scorse ore, in Italia nonché all’estero, prontamente segnalate dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, meglio conosciuto come Ingv. L’ultimo evento tellurico registrato è stato quello di stamane all’alba nella regione Umbria. La scossa è stata localizzata dalla Sala Sismica INGV-Roma alle ore 4:55 di oggi con una magnitudo di 2.4 gradi sulla scala Richter a 7 chilometri a est dalla località di Norcia, in provincia di Perugia, terra dove spesso e volentieri si verificano terremoti.



Le coordinate geografiche del terremoto sono state 42.761 gradi di latitudine, 13.173 di longitudine e una profondità di 10 chilometri sotto il livello del mare, mentre, per quanto riguarda i comuni più vicini al sisma si segnalano altri paesi spesso e volentieri nominati su queste pagine come Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Castelsantangelo sul Nera e Cittareale, paesi che si trovano nella provincia di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e Macerata, visto che il terremoto è avvenuto in una zona lungo il confine fra Umbria, Marche e Lazio. Foligno, distante 44 chilometri, risulta essere la città più vicina all’epicentro, seguita da Teramo a 45, con Terni a 48 e L’Acquila a 49.



TERREMOTO OGGI IN UMBRIA, MARI IONIO E GIAPPONE: TUTTI I DETTAGLI DELL’INGV

Da segnalare un’altra scossa di terremoto registrata non oggi ma nella serata di ieri, precisamente alle ore 20:10, in quel del Mar Ionio Meridionale, in mare aperto. In questo caso le coordinate geografiche sono state 36.61 gradi di latitudine, 17.481 di longitudine e una profondità di 36 chilometri sotto il livello del mare.

Infine, l’Ingv ha segnalato una scossa poco prima della mezzanotte di ieri (erano le 23:45 in Italia, le 15:45 locali), in Giappone, nei pressi delle isole Ryukyu, di magnitudo 6.6 gradi sulla scala Richter. Non si sono verificati particolari danni, essendo il Giappone una nazioni abituata a sismi di questo tipo, e non sono stati registrati nemmeno dei feriti.