Dopo il lungo sciame sismico con ben 34 eventi di cui il più forte di magnitudo 3.1 verificatosi a Pozzuoli, è stata segnalata la caduta di calcinacci nei pressi di via Rosini. A darne notizia è Napoli Today che con un filmato ha reso noti i danni tali da necessitare l’intervento dei vigili del fuoco sul posto. Non è ancora chiaro se il crollo possa essere stato o meno causato dalle scosse di terremoto che all’alba hanno colpito Pozzuoli, ma l’evento è indubbiamente degno di nota. Intanto la Protezione Civile comunale sta effettuando le verifiche del caso su ulteriori ed eventuali danni anche se è stata soprattutto la paura a prendere il sopravvento dopo gli eventi sismici nell’area flegrea, in provincia di Napoli. L’ultima scossa è stata registrata alle 6.32 di questa mattina sempre a Pozzuoli. Nonostante la grande paura, come riporta Pozzuoli21.it, dall’Osservatorio Vesuviano arrivano messaggi tranquillizzanti: “I sismologi non hanno rilevato anomalie rispetto all’andamento attuale della crisi bradisismica in atto”, definendo dunque gli eventi registrati rientranti nella normalità. L’Osservatorio Vesuviano ha precisato: “I geochimici dell’Osservatorio sono al lavoro per effettuare rilievi sulle fumarole dell’area di Pisciarelli, e segnalano che non c’è stata apertura di nuove bocche”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“EVENTO PIÙ FORTE DAL 2005”
Continuano le scosse di terremoto in quel di Napoli, precisamente nel comune di Pozzuoli. Nelle ultime ore sono stati registrati ben 34 movimenti tellurici in quella zona della Campania, con il più significativo di magnitudo 3.1 gradi, e molti altri di magnitudo 2.0 e minori. I colleghi di Fanpage hanno intervistato la dottoressa Francesca Bianco, direttrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che ha spiegato: “I Campi Flegrei sono una caldera attiva e dal 2005 è in corso una crisi bradisismica, ovvero un sollevamento dell’area. Nel punto in cui si è avuto il rialzo più consistente, nel Rione Terra, si è registrato un innalzamento del suolo di 77 centimetri: si tratta di una deformazione che, man mano che ci si allontana dal Rione Terra, diminuisce anche di molto. Ogni volta che nell’area dei Campi Flegrei c’è un fenomeno di sollevamento”. Non è comunque il caso di allarmarsi</strong, sottolinea la dottoressa: “Lo sciame sismico in area flegrea, in presenza di crisi di bradisismo come quella che stiamo osservando dal 2005, sono abbastanza comuni”. Resta comunque l’evento tellurico più significativo da 15 anni a questa parte: “Si tratta dell’evento energetico più forte dalla crisi bradisismica del 2005, ma non è la prima volta che osserviamo questa magnitudo: la stessa si era registrata in uno sciame del 6 dicembre del 2019, sempre nell’area interessata”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO NAPOLI POZZUOLI OGGI: SISMA DI MAGNITUDO 3.1 ALL’ALBA
Moltissimi coloro che hanno avvertito il terremoto della scorsa notte di Napoli e Pozzuoli, e di conseguenza, sono stati tantissimi i tweet pubblicati sull’argomento nell’ultima ora. Basta infatti cercare l’hashtag #terremoto, e scoprire una marea di cinguettii, fra cui alcuni decisamente ironici come ad esempio quello di questo utente che ha scritto: “2020 almeno facci scegliere di che morte morire. Il virus , il terremoto, il meteorite , un’altra opzione tocca a noi non credi?”. E ancora: “Si dice.. Che I cani avvertono.. La mia Lilly tirava il “runfo”.. Bah. #terremoto”. E’ poi nata una polemica in quanto alcuni giornalisti avrebbero “accusato” in qualche modo gli abitanti di Pozzuoli di essersi riversati in strada nonostante i divieti. “Ma quelli che si lamentano del fatto che dopo le 3 scosse di #terremoto a Pozzuoli – scrive una ragazza – la gente sia uscita di casa esattamente che problemi hanno? Vorrei sapere cosa avrebbero fatto questi geni se durante la notte (nel sonno) la terra sotto al loro culo avesse cominciato a tremare”. E ancora: “Posso dire che i giornalisti che hanno scritto “durante il #terremoto la gente si è riversata in strada nonostante i divieti” sono dei pezzi di me*da?”. Infine, sempre sull’argomento: “Durante il #terremoto la gente si è riversata in strada nonostante i divieti”. Tralasciando il fatto che avete rotto i coglioni con questa storia dei divieti, che avrebbero dovuto fare? Rischiare di morire come topi sotto le macerie? Ma come ragionate?”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO NAPOLI-POZZUOLI OGGI M 3.1: PANICO E GENTE IN STRADA
Tanta paura nella notte di oggi a Napoli e provincia (in particolare a Pozzuoli), a seguito di una serie di scosse di terremoto, fra cui una di magnitudo 3.1 gradi sulla scala Richter alle ore 4:59. Come riferito dal quotidiano di casa, Il Mattino, in totale sono state registrate ben 25 scosse dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano, precisamente dalle ore 3:25 fino alla più recente delle 7:23 di questa mattina, domenica 26 aprile. Oltre al sisma di M 3.1 di cui sopra, ne è stato segnalato anche uno alle 4:41 di 2.5 gradi, ed entrambe le scosse hanno avuto una profondità di due chilometri e mezzo, quindi, decisamente superficiali. Un aspetto quest’ultimo che ha amplificato la forza del terremoto, ed in effetti la scossa è stata avvertita in tutta la periferia di Napoli e la stessa città, soprattutto fra la Solfatara e i Pisciarelli. Panico fra i residenti, che hanno sentito un forte boato e i vetri delle finestre tremare, anche se, fortunatamente, non si sono verificati danni. Sono state comunque centinaia le telefonate a vigili del fuoco e forze dell’ordine, e molte persone si sono riversate sulle strade. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO NAPOLI OGGI M 3.1: TUTTI I DETTAGLI
Due scosse di terremoto di significativa entità si sono verificate oggi in Campania, precisamente nel comune di Pozzuoli, in provincia di Napoli. Il doppio evento tellurico è stato tempestivamente segnalato come da copione dall’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che registra, classifica e analizza tutti i vari sismi sul suolo italiano e non. Delle due scosse suddette, l’ultima si è verificata alle ore 4:59 della notte appena passata, quella fra sabato 25 e domenica 26 aprile, ed ha avuto una magnitudo di 3.1 gradi sulla scala Richter. Quella precedente, invece, è avvenuta alle 4:41, pochi minuti prima, con una magnitudo più lieve di 2.5 gradi. Le coordinate geografiche dell’epicentro sono state 40.83 gradi di latitudine, 14.15 di longitudine, e una profondità di 2 chilometri sotto il livello del mare. Numerosi i comuni che hanno avvertito le due scosse, in particolare la seconda, a cominciare da Quarto, Bacoli, Napoli, Marano, Monte di Procida, Calvizzano, Mugnano, Qualiano e Villaricca.
TERREMOTO OGGI NEL MAR IONIO E IN ABRUZZO
A livello di città, invece, oltre a Napoli troviamo Caserta, Salerno e Avellino, distanti fra i 35 e i 55 chilometri dall’epicentro. Allo stato attuale non si segnalano danni o feriti, ma è comunque evidente che vi sia in corso uno sciame sismico in quel di Pozzuoli, tenendo conto che il comune nel napoletano ha tremato anche alle ore 4:16 della scorsa notte, con una magnitudo 2.0 gradi. Oltre ai tre sismi campani, si è verificato anche un terremoto nel mar Ionio Settentrionale, in mare aperto, con una magnitudo di 2.6 gradi. L’evento, avvenuto nel golfo di fronte alla Basilicata, si è verificato alle 4:33 della scorsa notte, ed ha avuto un ipocentro di 32 chilometri. Essendo verificatosi in mare aperto, il sisma non ha interessato da vicino alcun paese, mentre le città più prossime all’epicentro sono state Taranto, Cosenza, Matera e Crotone. Infine, segnaliamo una scossa nella regione Abruzzo, precisamente nel comune di Cagnano Amiterno, in provincia de L’Aquila. Il sisma è stato registrato alle ore 4:05 con una magnitudo di 2.6 gradi.