Alle ore 14.06 il Friuli Venezia Giulia e parte del Veneto hanno tremato per qualche secondo, con diverse vibrazioni avvertite e seguito del terremoto avvenuto tra Udine e Belluno all’interno del Parco Naturale regionale delle Dolomiti Friulane: il sisma è stato calcolato dai primi dati ufficiali del Centro Nazionale INGV con magnitudo 3.7 sulla scala Richter, non ha provocato danni particolari ma è stato nettamente avvertito dalla popolazione dei comuni più prossimi all’epicentro, ovvero Forni di Sotto, Forni di Sopra, Tramonti di Sopra, Claut, Tramonti di Sotto, Andreis, Frisanco, Ampezzo, Sauris, Socchieve, Cimolais, Barcis, Meduno, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, Preone, Montereale Valcellina. L’ipocentro del terremoto friulano è stato invece calcolato a circa 9 km di profondità sotto il livello del terreno, il che rende comprensibile come sia stato assai “avvertito” dai cittadini dei comuni tra Udine e Belluno, specie ai piani alti dei palazzi.
TERREMOTO IN FRIULI: I DATI E LE COORDINATE
Il terremoto è stato registrato alle 14.06 a 7 km da Forni di Sotto, nella provincia di Udine ma ha coinvolto in pieno la provincia del Bellunese: non ci sono stati danni particolari a cose, persone, strade, case e strutture, ma lo spavento per qualche secondo è stato parecchio. Non ci sono state al momento scosse di assestamento dopo l’iniziale sisma calcolato tra 3.4 e 3.9, poi confermato da INGV con magnitudo 3.7 Richter. Pochi minuti più tardi (alle 14.22) dal Centro Italia è emerso un nuovo terremoto di grado M 2.1, senza particolari segnalazioni (ipocentro a 9 km di profondità) nei comuni più vicini all’origine del sisma, ovvero Accumoli, Arquata del Tronto, Amatrice, Cittareale, Montegallo, Norcia, Campotosto e Valle Castellana. Si tratta dell’area nel Centro Italia colpita dal disastro sismico del 2016 tra Rieti, Ascoli Piceno, Perugia, Terni e L’Aquila.