Nel breve ma intenso terremoto avvenuto stanotte vicino a Roma, vengono confermati danni alla chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo di Montecompatri: «Subito dopo la scossa di terremoto con epicentro a Colonna tutte le squadre di volontariato di Protezione civile dei Castelli Romani sono uscite sul territorio in perlustrazione. È stata immediatamente attivata l’Associazione Nazionale degli Ingegneri che ha inviato alcune squadre nei punti più critici tra i quali Colonna e Montecompatri. A Montecompatri è risultata avere alcune lesioni la chiesa Santa Maria Assunta in Cielo ed è stata dichiarata inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo. Mentre a Colonna i vigili del fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni», spiega la nota della Protezione Civile Lazio. Nel frattempo a Roma sono in corso verifiche sul Colosseo per testare la tenuta del monumento tra i più famosi al mondo: sono poi previsti altri monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani. Raggiunto dall’Adnkronos ha parlato il Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Roberto Troncarelli spiega come la città di Roma potrebbe essere “divisa” in 2 nei prossimi anni: «Roma può essere quasi divisa in due dal Tevere: tutto quello che è a ovest è a bassa sismicità, a est la fascia intermedia che progressivamente tende ad aumentare andando verso la fascia appenninica». (agg. di Niccolò Magnani)
COLONNA, SCUOLE CHIUSE E DANNI
Emergono le prime conseguenze del forte terremoto avvenuto ieri sera a Roma. A subire i maggiori danni è Colonna, piccolo comune dei Castelli Romani nonché il più vicino all’epicentro. La Protezione Civile aveva rassicurato tutti dopo le prime verifiche eseguite e proprio il primo cittadino aveva provveduto ad allestire un punto di accoglienza presso il palazzetto dello sport comunale. I residenti di Colonna sono scesi in strada impauriti, mentre gli uomini della Protezione civile stanno valutando caso per caso la situazione degli edifici. “Danni concreti non si sono registrati, stiamo valutando casi di cornicioni danneggiati, qualche casa dovrà essere sgomberata ma a titolo precauzionale”, ha spiegato il sindaco, come riferisce RomaToday. In alcune abitazioni, soprattutto nel centro storico, sono state evidenziate crepe e cadute di intonaci. La situazione più critica, spiega la Protezione Civile, è stata evidenziata però nella casa parrocchiale dove parte della quale è stata ritenuta inagibile. Intanto questa mattina scuole e strutture usate dalle associazioni presenti sul territorio sono rimaste chiuse per tutte le verifiche del caso. Verranno eseguiti controlli anche nella chiesa San Nicola di Bari. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALLESTITI PUNTI DI ACCOGLIENZA
Dopo la forte scossa di terremoto di ieri a 24 km a Est di Roma (con epicentro a Colonna) di magnitudo 3.7, la paura per la popolazione è stata tanta. Per questo molti cittadini si sono riversati in strada in preda al panico. La notte, fortunatamente, è trascorsa in maniera tranquilla senza ulteriori scosse. La protezione civile ha monitorato costantemente la situazione ma, come spiegato all’Ansa, già per questa mattina è previsto a San Cesareo un giro di tutti gli edifici comunali, a partire dalla scuola materna, per segnalare eventuali danni. Al momento però, non è stata necessaria la chiusura della scuola. Verifiche in corso anche a Guidonia. Intanto, proprio a San Cesareo e Colonna, dove il sisma è stato maggiormente avvertito, la paura è stata tanta e come spiega Fanpage.it, la sindaca di San Cesareo ha attivato una zona di accoglienza nel campo sportivo destinata ai cittadini: “Molti sono nel panico e quindi abbiamo attivato un punto di accoglienza per chi ha paura di rientrare a casa”, ha spiegato. Anche a Colonna, presso il palazzetto dello Sport tutto è pronto per fare spazio a 60 brandine “in caso di necessità”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
PAURA E LIEVI DANNI
È ripresa la circolazione sulla metro C di Roma dopo la forte scossa di magnitudo 3.7 registrata nella tarda serata di ieri. Atac ha fatto sapere su Twitter che ci sono residui forti ritardi per le verifiche successive al sisma delle 22.43. La forte scossa ha spaventato i cittadini romani: in alcuni quartieri della periferia est gli abitanti sono scesi in strada spaventati, ma fortunatamente non ci sono segnalazioni di danni o feriti. A tal proposito Francesco Demilito, capo ufficio stampa della Protezione Civile, ai microfoni di Tgcom24 ha rassicurato, confermando che al momento non risultano danni. Rassicurazioni arrivano anche dal sindaco di Colonna, epicentro del terremoto, ma sono in corso verifiche sugli edifici lesionati in centro. «Stiamo facendo delle verifiche perché qualche edificio in centro risulta lesionato. Per ora non abbiamo segnalazioni di feriti. C’è stata tanta paura in paese, stanno tutti in strada», ha dichiarato Fausto Giuliani. A Zagarolo non si registrano danni né feriti. Quella dei Colli Albani è una zona comunque a medio-alta pericolosità sismica. Il sismologo Carlo Meletti dell’Ingv ha spiegato che «questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime». (agg. di Silvana Palazzo)
TERREMOTO ROMA: SCOSSA M 4.1 CORRETTA 3.7
Una forte scossa di terremoto è avvenuta pochi minuti fa vicino Roma. Molte le segnalazioni sui social network, in particolare attraverso Twitter. L’epicentro si trova a 18 chilometri dalla Capitale, stando ai primi dati emersi sulla scossa sismica. Non si segnalano danni, ma la paura tra i cittadini è tanta. La scossa si è verificata alle 22.45 di domenica 23 giugno 2019. I palazzi romani hanno tremato per qualche secondo, poi si sono fermati. Ci sono segnalazioni anche dalle zone colpite dal precedente terremoto di Amatrice. E infatti alcune app che segnalano terremoti parlano di una scossa di magnitudo 4.1 sulla scala Richter, ma questo dato è stato poi rivisto dall’Ingv, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. La scossa di terremoto è stata sentita nella capitale e nei dintorni, fino al Litorale tirrenico. «Notizia, avete sentito la scossa di terremoto. Ha vibrato tutto, tipo amatrice. È durata di meno ma forte».
TERREMOTO ROMA, METRO C CHIUSA PER VERIFICHE
Pochi minuti fa il comunicato della Sala Sismica di Roma dell’Ingv. Il terremoto è stato di magnitudo 3.7 sulla scala Richter ed è avvenuto a tre chilometri da Colonna, in provincia di Roma. L’epicentro comunque è stato individuato con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 41.86, longitudine 12.77 e con ipocentro attestato ad una profondità di 9 chilometri. Tra i Comuni entro i 15 chilometri dall’epicentro del terremoto Ingv segnala: San Cesareo, Gallicano nel Lazio, Zagarolo, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Rocca Priora, Frascati, Palestrina, Castel San Pietro Romano, Poli, Grottaferrata, San Gregorio da Sassola, Casape, Rocca di Papa, Tivoli, Labico, Marino, Cave, Rocca di Cave, Ciampino, Lariano, Valmontone e Capranica Prenestina. Intanto arrivano novità riguardo le conseguenze della scossa: la metro C è stata chiusa per verifiche dopo il terremoto, segnala Atac.
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