Massimo Agosti, vice presidente società italiana neonatologia, è stato intervistato stamane dal programma di Canale 5, Mattino Cinque, sul terremoto in Turchia che ha causato fino ad oggi 40mila morti. Si parla in particolare dei numerosi neonati e bimbi che sono sopravvissuti dopo ore se non giorni sotto le macerie e senza cibo ne acqua: “E’ davvero incredibile – spiega l’esperto – I bimbi hanno una forza della vita, sembra una frase banale, ma ciò ha creato la possibilità di resistere per ore e giorni”.



“Si sono create condizioni molto favorevoli affinchè queste personcine rimanessero in vita – ha continuato il professor Massimo Agosti – molto probabilmente non hanno subito ferite durante il terremoto, si è creata una grotta fra le macerie senza sbalzi di temperatura e ciò ha permesso di rimanere per giorni con una macchina metabolica che nei primi mesi di vita se funziona bene è una macchina perfetta”. Poi ha aggiunto: “Il bimbo per esempio di alcuni mesi trovato con la mamma molto probabilmente si è giovato del calore materno e forse anche di un po’ di latte dato dalla madre, è presumibile”.



TERREMOTO TURCHIA, PROF. AGOSTI SUI NEONATI ESTRATTI VIVI: “A LIVELLO PSICOLOGICO…”

“Il metabolismo – ha continuato il prof Agosti – in quei momenti va a scartamento ridotto, si auto riduce, e inoltre in quei momenti i neonati non hanno la percezione di aver perso tutto, ciò gioca a loro favore: non sanno di aver perso tutto, questa componente psichica non aggrava la forma fisica. Poi sarà un grande problema, i bimbi rielaboreranno il lutto, avendo perso genitori, parenti, famiglie, bisognerà capire come andrà ma al momento nel dramma di aver perso 40mila persone queste poche persone giovani che ce l’hanno fatto è un inno di speranza e alla vita, e alla resistenza”.



“Noi poi lo sappiamo bene perchè con tutti i bimbi prematuri che curiamo… Ha sottolineato il prof Agosti – sappiamo quanta resistenza hanno questi giovani organismi”. Chiusura dedicata alla neonata ritrovata ancora con il cordone ombelicale attaccato: “Nei primi minuti dopo la nascita è stato fondamentale il cordone ma è stato fondamentale tenere il corpo del bimbo vicino alla madre, questa è una cosa molto bella”.