Crescono in maniera esponenziale gli affitti di terreni agricoli. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare, riportati sull’edizione de “Il Sole 24 Ore” in edicola sabato 25 febbraio 2023. Il reportage ha innanzitutto evidenziato come le compravendite nel mercato fondiario siano aumentate del 59 per cento nel 2021 rispetto all’annata precedente, con picchi piuttosto significativi (+70%) nel Nord-Ovest e nel Centro Italia. Per ciò che concerne gli affitti, invece, questo tipo di mercato a livello nazionale copre il 50 per cento delle superfici, con prezzi che si attestano fra i 2.500 e i 3.500 euro all’ettaro all’anno (con contratti minimi di 20 anni).



Il rapporto del Crea, però, come si legge sul quotidiano sopra menzionato, indica come sia meno variabile nel tempo l’andamento del prezzo della terra, che però “da oltre un decennio vede ridursi, lentamente ma in modo costante, il proprio valore in termini reali. Le stime effettuate con l’aiuto degli operatori indicano un aumento dell’1,1% a livello nazionale nel 2021, trainato dalle regioni del Nord e dalle aree di pianura. Il prezzo medio nazionale è di circa 21mila euro ad ettaro, ma con grandi differenze tra i valori del Nord-Est (42.300 euro), Nord-Ovest (29.100) e il resto d’Italia, dove il prezzo medio non supera i 15mila euro”.



TERRENI AGRICOLI: IL PREZZO DELLA TERRA ARRETRA ANCORA DELLO 0,8 PER CENTO

Dopo due anni di stabilità, però, il prezzo dei terreni agricoli in termini reali “arretra ancora dello 0,8 per cento”, scrive “Il Sole 24 Ore”. Il rapporto del Crea ha poi posto in evidenza come la tariffa della terra si sia ridotto del 12 per cento rispetto al 2010, senza particolari differenze a livello di circoscrizioni geografiche. Il comparto creditizio rileva invece un andamento in controtendenza: “Secondo la Banca d’Italia, anche il credito aveva avuto una drastica battuta d’arresto (-42%) nel 2020 a causa della pandemia, ben superiore al calo delle compravendite. Nel 2021 la ripresa del credito ha recuperato solo in parte tale riduzione con un aumento del 14%, meno della metà di quello registrato dalle attività di compravendita”.



In base al recente censimento Istat, metà superficie agricola è ormai coltivata da aziende con contratti d’affitto o di comodato gratuito. L’incremento negli ultimi dieci anni – conclude il quotidiano – è stato del 27%, mentrele
aziende con terreni solo in proprietà si sono ridotte drasticamente sia come numero (-44%) che come estensione (-28%)”.