Secondo quanto racconta il quotidiano tedesco Welt, nei giorni scorsi le forze di polizia tedesche hanno arrestato sette persone sospettate di terrorismo islamico. Gli arresti sono stati condotti dagli agenti della Renania Settentrionale-Vestfalia, che hanno condotto un’ampia operazione su buona parte del territorio della Germania, tra Bielefeld, Bornheim, Düsseldorf, Ennepetal, Gelsenkirchen, Gladbeck, Kamen, Lippstadt, Warendorf e Witten. Tutte e sette le persone sospettate di terrorismo islamico erano arrivate in Germania nella primavera del 2022, mentre da fine giugno, secondo quanto riportano le autorità citate dal quotidiano, avevano iniziato ad organizzare un gruppo terroristico con ideali ed obiettivi del tutto simili a quelli del famigerato Stato Islamico, che in passato si chiamava ISIS.
Terrorismo islamico: alta l’allerta in Germania
Insomma, tanto in Germania quanto nel resto dell’Europa, ed in particolare in Francia, rimane piuttosto alta l’allerta per il terrorismo islamico, che dal periodo immediatamente successivo alla fine delle limitazioni contro il coronavirus ha ripreso a circolare per il mondo, pianificando i suoi attentati. In Germania, le sette persone arrestate nei giorni scorsi, secondo quanto spiegano le autorità, stavano pianificando “attacchi di alto profilo nello spirito dello Stato Islamico”.
In particolare, le sette persone sospettate di terrorismo islamico avevano individuato una serie di obiettivi sensibili che avrebbero potuto colpire, cercando anche un modo per procurarsi delle armi. Fortunatamente, dalle perquisizioni risulta che “non esisteva alcun piano concreto”, ma solo progetti ed idee. Tutti e sette hanno un’età compresa tra i 20 e i 45 anni, e sembra che si conoscessero da tempo. I sospettati di terrorismo islamico, inoltre, erano riusciti ad entrare deliberatamente in Germania grazie al flusso di profughi dall’Ucraina, mischiandosi tra la folla, ma provenivano, concretamente, da alcuni paesi del Medio Oriente, in particolare dall’Afghanistan. Non sarebbero, tuttavia, affiliati ai Talebani che controllano, attualmente, il governo, quanto piuttosto al gruppo islamico chiamato “Provincia di Khorasan“, tra i principali antagonisti dei Talebani.