L’islamismo è sempre stata una minaccia per l’Europa, ma l’attacco di Hamas e la risposta di Israele sono un acceleratore della scena islamista. Infatti, il rischio di attentati terroristici in Europa è più alto che da molto tempo, peraltro in piena stagione natalizia. In Germania sono stati sventati quattro attacchi solo nelle ultime settimane, giovedì a Berlino sono stati arrestati tre membri di Hamas che stavano presumibilmente pianificando un attacco alle istituzioni ebraiche. Il ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser ai microfoni del Frankfurter Allgemeine Zeitung ha dichiarato che il rischio di «radicalizzazione di islamisti violenti è alto» e c’è una «mutata situazione di minaccia» per il terrorismo islamico che il governo federale sta prendendo «molto seriamente». In particolare, i lupi solitari islamici rappresentano un pericolo costante. Per l’Ufficio federale di polizia criminale, gli sviluppi in Medio Oriente potrebbero «rappresentare una minaccia elevata per la situazione della sicurezza in Germania».



Se la guerra dovesse intensificarsi, alcuni individui potrebbero vedere in ciò un «incoraggiamento per un attacco». Gli esperti di terrorismo sono convinti che la guerra a Gaza sia particolarmente adatta ad alimentare l’odio. Anche la propaganda di Hamas sta avendo effetto. Molti musulmani sono arrabbiati per le immagini dei bambini uccisi nella Striscia di Gaza. Questa rabbia potrebbe incitare alcuni alla violenza. Se in passato le agitazioni erano riscontrate in uno Stato federale, ora il terrorismo islamico è un pericolo a livello nazionale. Questo pone un problema alle autorità di sicurezza, in quanto la scena è diventata più confusa.



LA “TIKTOKIZZAZIONE DEL TERRORE”

Stando a quanto riportato da Frankfurter Allgemeine Zeitung, ora sta emergendo anche una nuova forma di terrorismo islamico: giovani che si radicalizzano attraverso frammenti di video, senza alcun legame fisso con un’organizzazione estremista. Un fenomeno che esisteva già in passato, quando i predicatori salafiti su YouTube prendevano di mira i giovani e li incitavano contro la società tradizionale. Ora però ci sono molti più video di questo tipo su Tiktok e Instagram. Quando poi ne guardi qualcuno, l’algoritmo te ne propone davanti sempre di più. Secondo gli studiosi di estremismo, molti giovani si lasciano incantare da questi post. È una «tiktokizzazione del terrore». Per Mathias Rohe, avvocato e studioso di islamistica dell’Università di Erlangen «gli agitatori sono abili, non parlano affatto del califfato. Si concentrano sulle questioni che preoccupano la gente, sui problemi quotidiani, sulle esperienze di discriminazione, presunte e reali, ed è così che conquistano i loro seguaci».



TikTok è solo l’inizio: ci sono anche gruppi chiusi su Telegram e Signal. Inoltre, un tempo c’era un’ideologia più chiaramente definita. Quindi, chiunque volesse unirsi all’Isis doveva sottoscrivere la sua interpretazione radicale dell’Islam, doveva conoscere almeno qualche versetto del Corano e spesso vestire di conseguenza. Ora, invece, i giovani si collegano prima a Tiktok usando pseudonimi, poi a YouTube e finiscono in una delle decine di migliaia di chat criptate di Telegram. Basta fare un giuramento di fedeltà a metà e filmare l’atto con il cellulare e l’Isis rivendicherà l’attacco per sé.

FORZE DI SICUREZZA CON POTERI LIMITATI

Oggi è raro che gli estremisti pianifichino un grande attacco. Più spesso, singoli autori vanno ad attaccare indiscriminatamente le persone, come è successo di recente a Parigi. Questo complica il lavoro dei servizi di sicurezza. I dipendenti dell’Ufficio per la protezione della Costituzione dovrebbero essere presenti contemporaneamente in innumerevoli gruppi di chat e seguire una grande varietà di piste. Eppure, non è questa la sfida più delicata. Come fa notare FAZ, le autorità di sicurezza hanno anche troppo pochi poteri. In nessun altro Paese i servizi sono soggetti a regole così severe quando vogliono monitorare i sospetti. Ad esempio, in Germania i provider non sono nemmeno obbligati per legge a memorizzare gli indirizzi IP per un certo periodo di tempo. Pertanto, chi resta inosservato abbastanza a lungo non ha molto da temere. Le loro tracce su Internet scompaiono da sole dopo pochi giorni.