Non si placa in Italia l’allerta sul pericolo dell’estremismo islamico, e le forze dell’ordine, coordinate dal ministero degli Interni e dall’intelligence, stanno cercando di scovare ogni cellula presente sul territorio, sia quelle attive che quelle dormienti. Nella mattina di oggi, la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Elmahdi Halili, cittadino marocchino di 29 anni sospettato di essere un membro dell’Isis e già noto alle forze dell’ordine italiane per precedenti legati alla all’organizzazione “Stato Islamico” o Daesh, lo ha comunicato la Questura del capoluogo piemontese spiegando bene la complessa attività investigativa che ha portato all’arresto dell’uomo.
Il reato che gli viene attualmente contestato è la partecipazione ad associazione terroristica internazionale, accusa che già lo aveva portato a una condanna nel 2019 con sentenza definitiva del 2022: secondo gli inquirenti, Elmahdi Halili avrebbe avuto un ruolo attivo nell’ambito del terrorismo islamico anche durante la detenzione in carcere e avrebbe proseguito poi la sua attività di propaganda jihadista anche dopo la scarcerazione. “Ha dichiarato con orgoglio di continuare ad appartenere all’Isis, paventando più volte propositi bellicosi e violenti“.
Chi è Elmahdi Halili, condannato per terrorismo, mai espulso “per intoppi burocratici”
Secondo quanto riportato dall’Ansa, il profilo di Elmahdi Halili sarebbe già ampiamente noto alla polizia per via dei suoi precedenti legati al terrorismo: era finito in carcere già due volte, la prima nel 2015, senza essere però mai espulso.
Naturalizzato italiano, stando alle informazioni diffuse dall’agenzia di stampa, residente a Lanzo, nel Torinese, per gli inquirenti avrebbe avuto solidi legami con il Daesh e avrebbe portato avanti una fervida campagna di radicalizzazione via web. Il 29enne marocchino sarebbe tornato in libertà nel 2023, destinatario di un provvedimento di espulsione mai eseguito per presunti “intoppi burocratici”: secondo una delle accuse riportate dall’Ansa, Elmahdi Halili sarebbe addirittura autore dei primi testi di propaganda Isis in lingua italiana.