“I terroristi di Isis Al Qaeda possono arrivare dalla Libia insieme ai migranti”, è questo l’allarme lanciato dall’Onu all’interno di un nuovo dossier. I militanti, come riportato da Il Giornale, sono liberi di muoversi indisturbati nel deserto, arrivando ai principali porti da cui partono i richiedenti asilo e mischiandosi con questi per arrivare in Europa attraverso le coste del mediterraneo. Le cellule che restano sul territorio, invece, si occupano di reclutare nuovi combattenti.



La sicurezza del fronte meridionale sembrerebbe dunque essere minacciata dai traffici illegali. Diversi Stati membri hanno segnalato all’Onu come gli arrivi possano essere pericolosi per le comunità locali. A preoccupare, in tal senso, è anche la rotta dei Balcani. In Spagna e Austria sono stati fermati due operativi di Al Qaeda con un passato da combattenti in Siria, i quali dopo essersi uniti all’organizzazione nel 2014 erano riusciti ad attraversare indisturbati innumerevoli Paesi fino a raggiungere l’Europa.



“Terroristi arrivano da Libia con migranti”, allarme Onu: è boom di sbarchi

A preoccupare, insieme all’allarme dell’Onu sui terroristi che possono arrivare dalla Libia insieme ai migranti, sono i numeri degli sbarchi, che rendono difficili i controlli e la gestione delle persone coinvolte. Da gennaio, in Italia sono approdati 12.906 clandestini. Il triplo rispetto all’anno precedente, quando erano stati 4.701. Le partenze sono continue, complice il meteo favorevole. L’8,6% di coloro che sono sbarcati è proveniente dalla Costa d’Avorio, mentre il 7,9% dal Pakistan e il 7,6% dalla Guinea. Tra loro ci sono anche minori non accompagnati.



L’hotspot di Lampedusa è in tal senso al collasso. Nelle scorse ore al suo interno si sono sfiorate le 3.000 presenze a fronte di una capienza di soli 350 posti. “Il Governo sta cercando di dare risposte in maniera strutturale e non emergenziale alle esigenze del territorio”, ha affermato il sindaco Filippo Mannino. Anche in altre strutture siciliane e non la situazione è simile.