Tra i profughi ucraini potrebbero nascondersi terroristi islamici. È questo l’allarme che arriva dalla Germania: a dichiararlo è stato a Handelsblatt Stephan Kramer, direttore dell’ufficio per la protezione della Costituzione della Tirungia, agenzia di intelligenze del Land. “Gli islamisti hanno sempre utilizzato vie di fuga e movimenti di fuga per introdurre clandestinamente potenziali combattenti in Europa” ha spiegato. Per questo motivo, secondo il funzionario dell’intelligence “è importante controllare immediatamente quante più persone possibili entrano nel Paese e accertarne l’identità, non solo quando vengono richieste le prestazioni sociali”.



Kramer ha avvertito che la Germania deve stare attenta non solamente ai tanti simpatizzanti islamici che vivono sul proprio territorio ma anche a “un considerevole potenziale di pericolo” con i terroristi jihadisti che potrebbero nascondersi tra i profughi ucraini ed entrare così nel Paese. I più pericolosi sarebbero i “lupi solitari”, dunque persone non affiliate ad associazioni, che avrebbero però intenzione di “emulare l’esempio” di Hamas e di punire così l’Occidente che si è schierato al fianco di Israele. Secondo Kramer, la possibile pianificazione di attentati si concentra sui grandi assembramenti, come i mercatini di Natale in questo periodo ma anche gli Europei di calcio della prossima estate.



Terroristi, allerta in Germania e non solo

Attenzione alta, dunque, in Germania così come in tutta Europa. Dopo l’esplosione del conflitto in Medioriente, infatti, è tanta la paura che lupi solitari possano agire anche in Occidente per “vendicare” le posizioni dell’Europa pro Israele. A Parigi sabato si è consumato l’ennesimo attentato, costato la vita a un turista di nazionalità tedesca di 24 anni che era in vacanza con la moglie. Le Figaro ha sottolineato, come spiega Libero, l’inquietudine dell’intelligence francese che teme per il nuovo jihadismo, alimentato da quando sta accadendo tra Israele e Palestina. A preoccupare sono anche i nuovi radicalizzati di 13-14 anni provenienti dalla Siria che su TikTok e sui social subiscono un “indottrinamento”. 



Di recente, proprio su Telegram, si sarebbero dovuti riunire in una riunione virtuale un gruppo di ceceni. L’incontro è stato smantellato solo grazie a un arresto in Ucraina e altri in Belgio e nei Paesi Bassi. Giovani adulti che vivono tra Francia e Belgio sono stati scovati invece dall’intelligence nell’ambito di inchieste su un possibile progetto di attentato contro l’ambasciata di Israele nella banlieue di Bruxelles. Questo è solo uno dei tanti piani violenti contro le forze dell’ordine, che crescono a dismisura dopo l’acuirsi delle tensioni tra Israele e Palestina.