Dopo le indiscrezioni delle scorse ore, è arrivata la conferma: via alla terza dose di vaccini anti-Covid. L’ufficialità è stata data dal ministro Roberto Speranza, ospite al Festival della Salute: «Aifa oggi ha chiuso il suo lavoro sulla terza dose ed in questi minuti è in corso il CdA di Aifa: l’agenzia ha dato il via libera alla terza dose con un percorso. Partiremo dai più fragili che dopo due dosi non hanno la protezione necessaria».



«Ci sarà poi una circolare del ministero in merito», ha spiegato Roberto Speranza nel corso del suo intervento. Dopo la prima fascia sopra citata, si partirà con le terze dosi ai primi che sono stati vaccinati: l’obiettivo è «mettere in sicurezza le Rsa, poi dobbiamo salvaguardare gli over 80 ed il personale sanitario». Nessun problema di dosi, inoltre: «Riconfermo che sulla disponibilità di dosi non abbiamo difficoltà: potremo garantire la terza dose». (Aggiornamento di MB)



TERZA DOSE, LE PAROLE DI COGNETTI

Via libera alla terza dose: c’è il via libera della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo anticipa AdnKronos Salute che cita fonti qualificate. Dunque, si partirà a fine settembre con i pazienti immunodepressi, ma riguarderà anche anziani in Usa e operatori sanitari a rischio esposizione al contagio. Per quanto riguarda invece il resto della popolazione, l’Aifa intende aspettare le conclusioni dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sulla questione terza dose, che potrebbero arrivare tra un mese. Sul fatto che sia più urgente per immunodepressi e malati oncologici non c’è dubbio.



Francesco Cognetti, presidente di Foce (Federazione Oncologi, Cardiologi e Ematologi), a La Stampa ha spiegato che ci sono dati su 600 pazienti oncologici, confrontati con 250 soggetti sani, i cui livelli di anticorpi sono stati monitorati per quattro mesi: «Dimostrano che c’è una diminuzione del tasso anticorpale in particolari pazienti oncologici con determinate caratteristiche. Lo studio dimostra cioè una diminuzione più precoce della immunoreattività dopo il vaccino in alcune categorie di malati oncologici rispetto ai soggetti sani». (agg. di Silvana Palazzo)

TERZA DOSE, OGGI VIA LIBERA AIFA

Dovrebbe arrivare già oggi il via libera del Comitato tecnico scientifico dell’Aifa alla terza dose. Il dossier è sul tavolo, quindi il parere arriverà al Ministero della Salute prima del pronunciamento dell’Ema, previsto tra qualche settimana. Nel frattempo si lavora al piano, a partire dalla platea di italiani che dovrà ricevere la dose “booster” già a fine settembre. I primi candidati sono in primis i pazienti fragili e immunodepressi. Si tratta di 3 milioni di persone, come indicato dal commissario Figliuolo.

In questo elenco ci sono anziani con diverse patologie, pazienti con malattie respiratorie, cardiocircolatorie e neurologiche. Poi diabetici, malati con fibrosi cistica e insufficienza renale, pazienti con malattie autoimmuni, epatiche, cerebrovascolari, oncologiche e del sangue. Rientrano tra i fragili anche i trapianti, grandi obesi e malati di Hiv. Le prime iniezioni dovrebbero cominciare a fine mese visto che per molti di loro il calo di immunità si verifica a 4 mesi dalla vaccinazione.

TERZA DOSE, ECCO IL CRONOPROGRAMMA

A contattare i pazienti fragili per la terza dose saranno le strutture che li hanno in carico, invece per gli altri si passerà dagli hub e dai medici di famiglia. A disposizione i vaccini Pfizer e Moderna tramite i grandi hub vaccinali, ma in prospettiva si andrà verso un modello “misto”, con i medici di famiglia e pediatri ad affiancare i centri. In autunno poi toccherà agli over 80, che sono 4,4 milioni. Parte di questi però sono tra i “fragili”, gli altri sono ospiti delle Rsa e soggetti che non rientrano tra i “fragili”. Con loro personale della Rsa e operatori sanitari. Quindi, l’anno si chiuderà con la terza dose per 9 milioni di italiani. Gli altri dovranno aspettare il 2022, con tempi e modi da definire, ma anche per loro il via libera appare scontato.

Stando a quanto riportato da Quotidiano Sanità, il cronoprogramma sarebbe pronto: a dicembre over 80 e ospiti Rsa, a inizio 2020, entro febbraio, il personale sanitario. Poi si valuterà l’estensione ad altre categorie o a tutta la popolazione. Quel che non è chiaro ancora è se il richiamo verrà fatto a tutti a circa un anno di distanza dalla seconda dose ricevuta, ipotesi al momento concreta.