Guido Rasi, ex direttore generale dell’Ema (Agenzia europea del farmaco) e consulente del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Covid-19 Francesco Paolo Figliuolo, ha detto la sua sulla terza dose di vaccino per tutti a partire da gennaio e sull’obbligo vaccinale per i professori. L’ha fatto all’interno di un’intervista concessa sull’edizione odierna de “Il Messaggero”, nella quale l’esperto manifesta una certa preoccupazione per la risalita dei contagi in Italia, evidenziando che sette milioni di vaccinati “sono tanti, è come una piccola nazione. Abbiamo due scenari di fronte: stabilizzare la situazione epidemiologica che stiamo vivendo, e sarebbe ottimo. Oppure al contrario assistere a un peggioramento, come quello di Trieste”.

Come si può perseguire il primo obiettivo? Secondo Rasi c’è una sola strada percorribile: “Occorre estendere l’obbligo a tutte le persone che sono a contatto con il pubblico. Anche gli insegnanti, se i numeri dovessero dirci che è necessario”.

GUIDO RASI: “TERZA DOSE? PER I GIOVANI NON C’È FRETTA, PERÒ…”

In materia di terza dose, Guido Rasi ha asserito su “Il Messaggero” che “a sei mesi di distanza dalla seconda, la protezione scende gradualmente. Dalla malattia grave, dal ricovero e dalla morte la protezione vaccinale dura di più, però quella della trasmissione virale è meno dura e questo favorisce la circolazione del Coronavirus”.

Questa è la ragione per cui, a giudizio dell’esperto, da gennaio tutti quanti gli italiani debbano essere sottoposti alla terza dose, anche se con ritmi differenti: ad esempio, per i giovani non c’è fretta, perché si sono vaccinati dopo. Invece, i dati disponibili oggi “ci confermano un decadimento della protezione dopo sei mesi per gli anziani. Per le altre classi di età dobbiamo attendere numeri più consolidati. Se avremo la conferma che in tutte le classi di età dopo sei mesi la protezione diminuisce allora si proseguirà con le terze dosi a tutti, ma se ne parlerà a gennaio. Per la classe 50-59 si potrà partire prima, già nelle prossime settimane”.