LA TERZA GUERRA MONDIALE E LA PACE IN UCRAINA CHE NON ARRIVA

Dal Vaticano durante l’Angelus si rinnova l’appello di Papa Francesco di fermare la terza guerra mondiale già in corso in diverse aree internazionali: in particolare sul conflitto tra Ucraina e Russia, il Santo Padre non si stanca a ribadire come «La pace non è mai violenta, non è mai armata». Serve trovare una mediazione e un negoziato e su questo – nell’ombra – lavorano ormai da tempo il Vaticano con alcuni partner europei (Macron su tutti), gli unici assieme alla Turchia di Erdogan a porsi effettivamente nel mezzo del conflitto per cercare di farlo terminare. Dopo 251 giorni di conflitto pesante in Ucraina, purtroppo, spiragli di una pace anche solo accennata non se vedono: continuano i bombardamenti russi su Mykolaiv e su parte del Donbass, così come continua la controffensiva ucraina volta a colpire le postazioni di Mosca nei territori occupati (Crimea, ma non solo).



Dopo i moniti degli scorsi giorni sulla pericolosità di una potenziale terza guerra mondiale futura dopo la guerra in Ucraina, l’Aiea ha annunciato l’avvio di ispezioni in due località ucraine sulle cosiddette “bombe sporche” per le quali Mosca e Kiev si contro-accusano da giorni. Ad aggiungersi alle tensioni alle porte dell’Europa vi è poi da qualche giorno la rinnovata crisi sul grano dopo il blocco russo all’accordo raggiunto con ONU, Ucraina e Turchia negli scorsi mesi: il Cremlino giudica l’accordo solo sospeso finché non verrà interrotto l’attacco ucraino alle strutture e navi russe, lato Istanbul invece oggi tre navi cariche di grano hanno lasciato comunque i porti ucraini sotto l’egida del corridoio umanitario nel Mar Nero. «I movimenti delle tre navi sono stati approvati dalle delegazioni ucraina, turca e delle Nazioni Unite. La delegazione russa è stata informata», fa sapere il Centro turco che supervisiona le esportazioni ucraine di grano e cereali.



UK: “MISSILI RUSSIA SCHIERATI IN BIELORUSSIA”. IL RISCHIO “CUBA” E LA TERZA GUERRA MONDIALE

Secondo l’ultimo report dell’intelligence Uk in merito alla guerra in Ucraina, la Russia avrebbe schierato negli scorsi giorni «alcune batterie missilistiche in Bielorussia, apparentemente più per segnalare il crescente coinvolgimento di Minsk nella guerra in Ucraina che per concrete ragioni tattiche». La minaccia da terza guerra mondiale allargata o, se si vuole, di una rinnovata guerra fredda, era già stato messo in conto due giorni fa dal Ministro degli Esteri di Putin: «Ue e Usa giocano in maniera irresponsabile con il tema delle armi nucleari», identificando la Polonia come «la candidata per ospitare la bomba atomica americana».



Non solo, per Sergei Lavrov la minaccia di una terza guerra mondiale atomica viene costantemente rilanciata dall’azione della NATO (e non dalle azioni di guerra compiute dalla Russia in Ucraina): «la situazione odierna è simile alla crisi dei missili a Cuba, poiché le minacce immediate sono proprio ai confini della Russia. Non vediamo ancora la volontà degli Usa e dei suoi alleati di mostrare responsabilità e saggezza nel risolvere la situazione in Ucraina», ha concluso il Ministro degli Esteri russo. Infine stamane dal Cremlino viene lanciata accusa pesante contro gli alleati dell’Ucraina nel conflitto in corso: «I servizi speciali russi hanno informazioni che dimostrano come consulenti militari britannici hanno diretto e coordinato l’attacco alla flotta russa nel Mar Nero, oltre che al Nord Stream», accusa Peskov via agenzia Tass.