RUSSIA-UCRAINA: OK CESSATE IL FUOCO PER CORRIDOI UMANITARI

Partiamo dalle notizie positive: «Ucraina e Russia hanno raggiunto un’intesa sul cessate il fuoco temporaneo e sull’attivazione di corridoi umanitari», a dirlo è il capo delegazione di Kiev dopo i negoziati avvenuti questo pomeriggio a Brest. La conferma arriva anche dalla delegazione russa, che riporta anche della possibilità concreta che un terzo round di colloqui già all’inizio della prossima settimana.



Se però da Mosca giungono commenti positivi al tavolo del negoziato -«Progressi significativi con Kiev» – dall’Ucraina il giudizio non è affatto lo stesso, «Da negoziati non avuti risultati attesi». Del resto poco prima dal Cremlino il Presidente russo Vladimir Putin aveva ribadito che l’obiettivo russo resta comunque la demilitarizzazione dell’Ucraina: «Nessuno può essere una minaccia per la Russia. I militari russi stanno combattendo per la pace, per non avere un’anti-Russia creata dall’Occidente che ci minaccia, anche con armi nucleari». Putin ha anche sottolineato di star facendo di tutto per evitare vittime civili e che «come da agenda, gli obiettivi finora sono stati raggiunti». (agg. di Niccolò Magnani)



AL VIA I NEGOZIATI A BREST PER LA TREGUA DELLA GUERRA

Sono finalmente ripresi i negoziati a Brest per tentare di porre una effettiva tregua alla guerra ‘mondiale’ scatenata dalla Russia contro l’Ucraina: l’annuncio è stato dato dal consigliere del presciente ucraino presente nella delegazione Mikhailo Podoliak, «Siamo iniziando a parlare con i rappresentanti russi. All’ordine del giorno cessate il fuoco immediato, armistizio e corridoi umanitari per l’allontanamento di civili da villaggi e città distrutti o costantemente bombardati».

La foto che vedete qui sopra è stata postata dall’account Twitter della Bielorussia, ancora una volta luogo delle relazioni tentate tra Mosca e Kiev, ad un passo dal confine polacco. Nel frattempo la Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha chiesto il dislocamento di una missione di Peace-keeping sul territorio del Paese: non solo, ha chiesto all’Onu di porsi come mediatore della guerra e scongiurare la prosecuzione dei bombardamenti russi. Movimenti continuano intanto anche a sud dove Odessa è sempre più vicina ad essere accerchiata dai russi: poco dopo mezzogiorno un cargo estone “Helt” è stato affondato da due siluri scagliati da navi di Mosca nel Mar Nero. Salvi i 6 membri dell’equipaggio, tra l’altro 4 ucraini, 1 russo e 1 bielorusso. Macron dall’Eliseo fa invece sapere che l’obiettivo non nascosto da Putin è «prendere il controllo di tutta l’Ucraina». Il capo russo dell’intelligence estera, riporta Intefax, sostiene che lo scontro con l’Occidente «non è più una guerra fredda ma una guerra calda». La stessa Francia ha intanto fatto sapere di aver trovato l’accordo in Ue per la direttiva sui profughi e migranti dall’Ucraina.



RUSSIA PRONTA ALLO SBARCO A ODESSA. PUTIN “NO COMPROMESSI”

«Non vogliamo una terza guerra mondiale, una soluzione la troveremo»: questa parole del Ministro degli Esteri Lavrov avevano lasciato ben sperare ad una possibile tregua più prolungata dei combattimenti tra Russia e Ucraina. Il cessate il fuoco per i corridoi umanitari – sul tavolo dei negoziati, ufficialmente iniziati alle ore 15 a Brest – è stata un’immediata conseguenza.

Restano però i venti di guerra, con bombardamenti che non sono ancora terminati nella regione a Nord di Kiev, a Kharkiv e nelle prossime ore potenzialmente anche a sud: il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord della Capitale, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. «Almeno nove persone sono rimaste uccise, con 4 feriti», riferisce il Kyiv Independent spiegando come nella zona c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale. Bombardamenti continuano a Kharkiv e Mariupol, mentre la minaccia nelle prossime ore potrebbe giungere ad Odessa, l’importante porto ucraino sul Mar Nero. Le forze russe si stanno dirigendo verso Odessa e si preparano allo sbarco: stando a fonti dell’intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già molte navi in attesa dell’arrivo delle truppe di terra per lanciare l’attacco dal mare, Le autorità cittadine di Odessa hanno lanciato l’allarme ai cittadini per farli evacuare al più presto, temendo un attacco in breve. L’Eliseo e l’agenzia Tass hanno reso noto alcuni contenuti importanti – e inquietanti – della telefonata intercorsa stamane tra Macron e Putin: il Presidente russo ha sottolineato l’esigenza di far evacuare tutti gli stranieri dall’Ucraina. Non solo, «la Russia continuerà la sua lotta contro i nazionalisti in Ucraina senza compromessi», ha spiegato Putin ribadendo come col passare dei giorni le richieste, finora considerate “minime”, a Kiev potrebbero aumentare a dismisura. (agg. di Niccolò Magnani)

LA RUSSIA ACCETTA IL CESSATE IL FUOCO TEMPORANEO

La Russia ha annunciato di aver accettato il cessate il fuoco temporaneo in Ucraina per consentire l’evacuazione dei civili nelle principali città assediate: poco prima dell’inizio del secondo round dei negoziati in Bielorussia, il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, ha annunciato delle «pause nelle operazioni dell’esercito russo per favorire l’evacuazione di civili dall’Ucraina attraverso corridoi umanitari».

«Siamo pronti a creare corridoi umanitari ovunque, in qualsiasi momento», ha aggiunto la Difesa russa dal Cremlino. Resta ora da capire in che modo potranno avvenire questi corridoi, chi li “garantite” e quanto potrà durare la tregua siglata da Mosca con Kiev. Prima di mezzogiorno il Presidente Macron ha avuto un colloquio di oltre un’ora e mezza con l’omologo russo Vladimir Putin e con il rivale in guerra Zelensky. «La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni subiti durante la brutale guerra di Mosca», ha avvertito nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video e ha sottolineato: «Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città». Dall’Italia il Ministro Di Maio ha invece lodato l’azione di dialogo intrapresa: «Dobbiamo tenere aperta la strada della diplomazia e del dialogo, rimanendo in contatto con tutte le parti soprattutto per ottenere un cessate il fuoco nelle prossime ore, ma nel frattempo le bombe continuano ad esplodere e il popolo ucraino continua a soffrire. Dobbiamo portare Putin a riprendere la strada della diplomazia, ma per farlo la guerra deve finire ed è proprio Putin che deve fermarla. Il negoziato che oggi riparte deve essere reale e portare, come già detto, intanto a un cessate il fuoco», conclude la nota della Farnesina riportata sul profilo Facebook dell’ex leader M5s. (agg. di Niccolò Magnani)

NEGOZIATI GUERRA MONDIALE: LAVROV, “SOLUZIONE SI TROVA”

I negoziati tra Russia e Ucraina scatteranno alle ore 13 (in Italia) presso la regione bielorussa di Brest, al confine con la Polonia: mentre da Kiev Zelensky annuncia «resistenza feroce» se l’esercito russo non si fermerà, è più distensivo il Ministro degli Esteri di Mosca Sergey Lavrov.

«Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia. Siamo pronti al dialogo, una soluzione si troverà», ha dichiarato il diplomatico di Putin. Lo stesso Lavrov, pur continuando ad accusare gli Stati Uniti di trattare l’Europa come fecero in passato Napoleone e Hitler, accoglie con favore la mediazione rilanciata ieri sera nel suo discorso alla nazione il Presidente di Francia: «Mosca accoglie con favore gli sforzi di mediazione del presidente francese Emmanuel Macron». Nel frattempo, oltre alle bombe che continuano a cadere con attacchi mirati nelle città di Kharkiv, Mariupol e alla periferia di Kiev, l’emergenza profughi fa assumere al conflitto la dimensione di una vera “terza guerra mondiale”: «In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i Paesi vicini. Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria vitale», scrive sui social l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi. Nel frattempo è stata avviata l’indagine presso la Corte Penale Internazionale de L’Aja sui presunti crimini di guerra in Ucraina: qui il focus con tutti gli aggiornamenti. (agg. di Niccolò Magnani)

RUSSIA VS UCRAINA, CRESCE CLIMA DA TERZA GUERRA MONDIALE

La terza guerra mondiale fra Ucraina e Russia prosegue e la prima grande città ucraina, Kherson, è caduta nelle mani dei militari di Putin. Ad annunciarlo la scorsa notte è stato il sindaco della stessa, Igor Kolykhaev, così come riportato dal New York Times. Kherson si trova nella zona meridionale dell’Ucraina, in un’area cruciale in quanto collega la penisola della Crimea al resto della nazione, e da qualche ora a questa parte è amministrata dai militari russi. Intanto sono attesi oggi nuovi negoziati fra le due delegazioni, con l’obiettivo di trattare la fine della guerra, a cominciare dal cessate il fuoco che è stato messo sul tavolo per la prima volta dall’inizio del conflitto dalla delegazione russa.

I colloqui si terranno nella località di Belovezhskaya Pushcha, nei boschi tra Polonia e Bielorussia dove vennero firmati i documenti della fine dell’Unione Sovietica. Difficile comunque che si arrivi in tempi brevi ad una conclusione di questa Terza guerra mondiale, che secondo gli addetti ai lavori sarà tutt’altro che lampo, anche perché le richieste di ambo gli schieramenti sono diametralmente opposte. Nel frattempo l’Onu ha bocciato quasi all’unanimità l’invasione russa:Mi congratulo con gli Stati membri delle Nazioni Unite per aver tenuto questa sessione storica. Il voto di oggi mette a nudo l’isolamento di Putin“, le parole del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, diffuse in un comunicato.

TERZA GUERRA MONDIALE, DIRETTA ULTIME NOTIZIE: USA INVIA STINGER ALL’UCRAINA

Usa che stanno prendendo parte a questa terza guerra mondiale anche se in maniera indiretta, inviando missili anti-aerei all’Ucraina, così come fatto sapere dalla Cnn, citando fonti informate. Secondo quanto spiegato da un funzionario e membro del Congresso, almeno duecento di questi tipi di missili, gli Stinger antiaerei, sarebbero stati consegnati un paio di giorni fa ai militari ucraini.

Missili che stanno continuando a piovere su Kiev, una delle città più colpite dalla guerra, dove almeno duemila persone, tutte civili, sarebbero rimaste uccise, e centinaia di migliaia sarebbero invece gli sfollati. Le scorte di acqua e viveri sono sempre più scarse, con un Paese letteralmente in ginocchio. E sulla terza guerra mondiale indaga anche la Corte dell’Aia: il pubblico ministero della Corte penale internazionale ha aperto un’indagine per cercare di capire se siano stati commessi crimini di guerra da parte della Russia, così come fatto sapere dalla stessa Corte attraverso un comunicato.