Si sono conclusi dopo tre ore i dialoghi tra il primo ministro israeliano Naftali Bennett e il presidente russo Vladimir Putin: lo riferisce il “Corriere della Sera”, che a sua volta cita fonti diplomatiche di cui hanno fatto menzione i media israeliani. I due “hanno discusso della situazione dei cittadini israeliani e delle comunità ebraiche in Ucraina durante il conflitto, ma anche dei colloqui sull’accordo nucleare con l’Iran a Vienna, a cui Bennett si oppone. Israele, riferiscono le fonti, ha coordinato l’incontro con gli Stati Uniti, la Germania e la Francia e lo ha notificato all’Ucraina. Al termine del colloquio, il premier israeliano ha telefonato da Mosca al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, poi ha lasciato la capitale russa alla volta di Berlino, dove è atteso dal cancelliere tedesco Olaf Scholz”.
In queste ultime giornate, Israele ha mantenuto una posizione ambigua o, comunque, mediana: ha condannato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma non ha mai voltato le spalle a Mosca, mantenendo un importante canale di comunicazione. Intanto, per quanto concerne la guerra combattuta sul campo, le forze russe hanno sequestrato un ospedale psichiatrico dove risiedono 670 persone a Borodyanka, a circa 60 chilometri da Kiev. Il governatore regionale Oleksiy Kuleba ha detto: “Sono persone con esigenze speciali, necessitano di aiuto costante, molti di loro sono stati costretti a letto per anni. Stanno finendo l’acqua e le medicine”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
TERZA GUERRA MONDIALE: BENNETT IN RUSSIA DA PUTIN
Sono ripresi gli attacchi della Russia a Mariupol, «a causa della riluttanza da parte ucraina ad esercitare pressione sui nazionalisti per prolungare la tregua». Questa la spiegazione fornita dal ministero della Difesa russo, secondo quanto riportato dall’agenzia Tass. L’altra importante novità della giornata odierna è il viaggio del premier israeliano a Mosca da Vladimir Putin. Secondo media dello Stato ebraico, Naftali Bennett è volato in segreto in Russia per un colloquio sulla guerra in Ucraina. L’auspicio delle diplomazie è che qualcosa possa sbloccarsi nelle prossime ore.
Intanto si parla di un possibile terzo round di negoziati per lunedì 7 marzo. Lo ha reso noto Mikhail Podolyak, consigliere dell’ufficio del presidente ucraino. Dunque, possibile slittamento dei colloqui, visto che fino a ieri erano previsti entro il fine settimana. Ma Podolyak ha detto che i negoziati si terranno «nei prossimi due giorni», precisando che non sono previsti cambiamenti nella composizione della delegazione ucraina. (agg. di Silvana Palazzo)
TERZA GUERRA MONDIALE: PUTIN ATTACCA ZELENSKY
Si è bloccata l’evacuazione della città di Mariupol, da giorni assediata dai militari russi, dopo che l’Ucraina ha denunciato ripetute violazioni della tregua annunciata dalla Russia, da parte dello stesso esercito di Putin. A riferirlo, come si legge sull’edizione online dell’agenzia Ansa, sono state le autorità principali. L’evacuazione, che sarebbe dovuta iniziare stamane “è stata rinviata per motivi di sicurezza” perchè le forze russe “continuano a bombardare Mariupol e dintorni”, così come si legge su Telegram. Intanto nelle scorse ore è tornato allo scoperto Vladimir Putin, che ha rilasciato delle parole senza dubbio significative, e tutt’altro che da sottovalutare.
Il numero uno del Cremlino si è infatti rivolto all’Unione Europea e agli Stati Uniti, spiegando: “Le sanzioni contro la Federazione russa equivalgono a una dichiarazione di guerra”. Nel contempo è uscito allo scoperto il ministro degli esteri russi, Lavrov, che ha accusato Zelensky di voler coinvolgere nel conflitto la Nato: “Zelensky è dispiaciuto che la Nato non intervenga, vuol dire che non vuole risolvere il conflitto con la diplomazia. Cerca di provocare il conflitto contro la Russia con la partecipazione della Nato”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERZA GUERRA MONDIALE: TRUPPE NATO IN AUMENTO IN LITUANIA
La terza guerra mondiale prosegue all’insegnata dell’avanzata russa e della resistenza dell’Ucraina, che nonostante l’inferiorità numerica sta cercando in tutti i modi di opporsi ai militari di Putin, incalzati dal presidente Zelensky. Quest’ultimo è uscito allo scoperto con un nuovo appello rivolto agli europei: “Non tacete, scendete in piazza e sostenete l’Ucraina perché se l’Ucraina non sopravviverà, l’intera Europa non sopravviverà”, videomessaggio trasmesso sugli schermi di numerose piazze.
Intanto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato in Polonia dove incontrerà il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e il ministro degli Esteri Zbigniew Rau, in quel di Rzeszow, non distante dal confine con l’Ucraina. Prosegue intanto la fuga di centinaia di migliora di rifugiati, mentre in Russia il portavoce della presidenza russa, Dmitry Peskov ha spiegato ai giornalisti il perchè dell’introduzione della legge che prevede una forte stretta sui media: “nasce dalla necessità urgente dettata da una guerra di informazione senza precedenti contro la Russia. La legge è stata approvata e deve essere applicata. L’ha votata il nostro Parlamento”. Intanto aumenta il numero di truppe Nato di stanza in Lituania, nazione confinante con la Bielorussi, così come annunciato dal ministro della difesa locale Arvydas Anusauska: “Il numero delle truppe della NATO in Lituania è aumentato a 3.000, ed è in costante aumento e continuerà ad aumentare. Posso rassicurare tutti sul fatto che queste forze sono abbastanza sufficienti nella situazione attuale”.(aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERZA GUERRA MONDIALE, UCRAINA: “RUSSIA NON RISPETTA TREGUA”
Il decimo giorno della guerra tra Russia e Ucraina è quello della tregua parziale concordata da Mosca e Kiev per l’apertura dei corridoi umanitari, indispensabili per consentire ai civili di Mariupol e Volnovakha di abbandonare le città. Nel frattempo resta aperto lo spiraglio dei negoziati: è previsto il terzo incontro tra le due delegazioni, dovrebbe svolgersi in questo fine settimana. D’altro canto, le autorità municipali di Mariupol stanno informando che i soldati russi non stanno rispettando la tregua annunciata lungo tutto il percorso concordato, stando a quanto riportato dal Guardian. Il timore è anche quello che la Russia abusi del cessate il fuoco per far avanzare le sue truppe.
Il governo ucraino, infatti, sta verificando le informazioni secondo cui i soldati russi starebbero usando il cessate il fuoco per avvicinarsi alle posizioni ucraine lungo le rotte di evacuazione, dirette peraltro dal Comitato internazionale della Croce Rossa, che ha mediato i colloqui sul cessate il fuoco. In generale, l’avanzata militare russa prosegue, seppur ad un passo più lento del previsto. Secondo il Corriere della Sera, sono tre le cause: la resistenza delle forze ucraine, le condizioni meteo in quanto in gran parte dell’Ucraina nevica, le difficoltà nell’afflusso di rifornimenti. Una flotta nel Mar Nero è pronta a sbarcare, a sud di Odessa, appena termineranno le operazioni di sminamento e rimozione degli ostacoli anti sbarco. (agg. di Silvana Palazzo)
TERZA GUERRA MONDIALE: VERSO NUOVI NEGOZIATI
E’ scattato il decimo giorno della terza guerra mondiale, il conflitto fra l’Ucraina e la Russia. I militari di Putin non accennano a placare la loro avanzata e sono sempre più vicini a Kiev, la città che resta l’obiettivo finale per rovesciare il potere. Nella serata di ieri è uscito allo scoperto nuovamente proprio Vladimir Putin che ha fatto sapere, durante una conversazione telefonica con il Cancelliere tedesco Olf Scholz, che nel weekend appena iniziato riprenderanno i negoziati. Putin non è comunque intenzionato ad arretrare di un millimetro rispetto alla propria posizione e ha ribadito che un’intesa con Kiev resta possibile solamente “se tutte le richieste russe” verranno soddisfatte.
Il presidente russo ha inoltre invitato gli oppositori a “non esacerbare la situazione” attraverso altre sanzioni, e che il suo esercito non ha “cattive intenzioni contro i nostri vicini”, spiegando che il governo “non vede la necessità” che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”. Il Cremlino ha poi aggiunto che i colloqui tra le due delegazioni devono essere condotti “nel silenzio e non essere oggetto di divulgazione pubblica”, così come riferito dal portavoce Dmitry Peskov, e che una firma sui negoziati “non è all’ordine del giorno”.
TERZA GUERRA MONDIALE: PRONTE NUOVE SANZIONI
Nel frattempo, andando contro le richieste di Putin, l’Unione Europea condanna fortemente la terza guerra mondiale in corso ed è pronta ad intervenire con nuove sanzioni, così come fatto sapere dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, “Sappiamo che questo conflitto è lontano dalla fine. E siamo pronti a nuove severe sanzioni, se Putin non ferma e inverte la rotta della guerra che ha scatenato”.
E ancora: “La visita in Europa di Blinken illustra quanto vicine siano le relazioni fra Usa ed Europa nella risposta all’aggressione russa all’Ucraina: abbiamo deciso e dispiegato sanzioni in tempo record, sanzioni che mostrano la determinazione di fermare la guerra di Putin”, riferendosi all’incontro a Bruxelles con il segretario di stato Usa, Antony Blinken. Infine, chiarita la posizione di Zelensky, che secondo i russi sarebbe fuggito in Polonia: “Ogni due giorni dicono che sono scappato dall’Ucraina, da Kiev – ha fatto sapere il presidente ucraino – ma sono qua, lo vedete, al mio posto”. Il massimo rappresentante degli ucraini ha sempre vissuto questa terza guerra mondiale in prima fila.