Terza guerra mondiale, le esercitazioni militari tra Cina e Russia con Putin

È iniziato il 195 giorno da quando la Russia ha invaso l’Ucraina in quella che sembra poter diventare da un momento all’altro la terza guerra mondiale. In queste ore, fortunatamente, la maggior parte degli sviluppi del combattimento sembra essere stato a parole, in scambi verbali tra i leader delle varie nazioni. Nel frattempo, Vladimir Putin ha presenziato alla fase finale delle esercitazioni militari congiunte con la Cina che si stanno tenendo in questi giorni a Vladivostok, nell’oriente russo.



Le esercitazioni a cui ha preso parte Putin si chiamano Vostok-2022 e consistono in una serie di sfide tra i vari paese alleati della Russia, tra i quali ovviamente anche la Cina. Secondo Mosca all’esercitazione hanno preso parte 50mila soldati e 5mila unità di equipaggiamento, a quanto riporta Fanpage, che si sono sfidati in diverse prove a carattere militare, oltre che in alcune esercitazioni vere e proprie. Nei prossimi giorni Putin dovrebbe intraprendere un viaggio nell’Asia centrale, dove presumibilmente potrebbe incontrare Xi Jinping. In Ucraina, nel mentre, si continua a combattere, ed in Europa la terza guerra mondiale sembra assumere sempre più i connotati di una guerra energetica, con il gas che continua a salire ed essere al centro delle trattative internazionali.



Terza guerra mondiale, Cremlino: “L’Italia soffrirà per colpa di USA”

Il gas fin dalle primissime battute di questa terza guerra mondiale è stato messo al centro delle strategie della Russia per cercare di contrastare le sanzioni imposte dai leader occidentali. Finora non ha ottenuto l’effetto che Putin sperava e le sanzioni continuano ad essere imposte alla Russia, ma il prezzo del gas per effetto di questa strategia continua a crescere e il portavoce del Ministro degli Esteri del Cremlino ha puntato il dito soprattutto contro l’Italia.

Il piano Cingolani, secondo Maria Zakharova, “è imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce si ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire”. “Roma”, ha continuato, “è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica”, sottolineando come “le aziende americane oggi pagano l’elettricità sette volte meno di quelle italiane”. Conclude dicendo come secondo lei “quando le imprese italiane crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yankee”. A Zakharova ha risposto Giuseppe Marici, ministro degli Esteri italiani, sottolineando come le sanzioni “derivano dalle speculazioni russe e da una guerra che Putin continua a portare avanti causando la morte di centinaia di vittime innocenti”.



Sempre in merito alla terza guerra mondiale del gas, il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov ha sottolineato che l’Europa non sarà in grado di fare a meno del gas russo “almeno fino al 2027”. Nel mentre, è arrivato anche il commento degli analisti di Fitch che credono che il blocco continuo a Nord Stream 1 “aumenta ulteriormente la probabilità di una recessione nell’Eurozona”, ma dicono anche che “la strategia dell’Ue per mitigare i peggiori effetti del blocco sul mercato è ancora credibile”.

Terza guerra mondiale, la Russia compra missili da Corea

Mentre i leader di mezzo mondo sono impegnati a discutere del gas, in Ucraina si combatte armi alle mani l’effettiva terza guerra mondiale. In questo momento i combattimenti sono ancora concentrati nel sud del paese e si parla molto della situazione attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Non sembrano esserci stati particolari combattimenti nell’area, mentre oggi dovrebbe arrivare il report di Aiea sulla situazione della sicurezza nucleare nella centrale.

In mattinata è arrivata anche notizia dell’acquisto da parte della Russia di razzi e proiettili dalla Corea del Nord, a quanto riferiscono gli 007 americani. A Kryvyi, invece, sembra che si sia verificato un vasto incendio in un deposito petrolifero, scaturito da un attacco missilistico, a quanto riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk. Una situazione simile si è verificata anche a Kharkiv, uno dei fronti più caldi della terza guerra mondiale, dove nella notte un attacco missilistico russo è costato la vita a tre civili, tra i quali una donna di 73 anni uccisa all’interno della sua abitazione (distrutta collateralmente dai bombardamenti) a quanto riporta il governatore dell’area.