Ponendo in essere una scelta che gli analisti  descrivono come senza precedenti, il Team Telecom costituito dal Dipartimento di Giustizia, dall’Fbi, dal Dipartimento della Sicurezza interna e dal Pentagono ha redatto un report rivolto alla Commissione federale delle comunicazioni nel quale si raccomanda il blocco della costruzione di un cavo sottomarino lungo 8mila miglia che collega l’America con la Cina, presumibilmente a causa di problemi di sicurezza nazionale. Washington non ha mai fermato fino ad oggi la costruzione di cavi sottomarini, che costituiscono la spina dorsale globale di Internet attraverso i quali passa gran parte del traffico online. Proprio allo scopo di incrementare la velocità e la sicurezza delle comunicazioni via Internet le principali nazioni stanno provvedendo a sostituire i cavi tradizionali con i cavi ottici che risultano non solo più veloci ma permettono maggiore affidabilità sotto il profilo della sicurezza.



Una delle principali infrastrutture di comunicazione è certamente la Pacific Light Cable Network o PCLN lunga 8.000 miglia  e finanziata da Google, Facebook e dal Peng Telecom & Media Group Co., uno dei maggiori produttori di hardware e telecomunicazioni in Cina. 

Il completamento della infrastruttura PLCN produrrà il primo collegamento Internet diretto tra Los Angeles e Hong Kong e si prevede che incrementerà  la velocità di Internet sia in Cina che negli Stati Uniti. La maggior parte della infrastruttura PLCN è stata posata e il suo completamento è previsto per quest’anno.



Ma ora il Team Telecom teme che il progetto di cavo sottomarino – dal costo di 300 milioni di dollari – possa facilitare lo spionaggio cinese. Infatti il team ha sollevato problemi di sicurezza nazionale con riferimento ai precedenti progetti di cavi sottomarini, alcuni dei quali sono stati parzialmente finanziati proprio da società di proprietà cinese. Tuttavia questi progetti alla fine sono stati portati a termine dopo che i produttori erano stati in grado di dimostrare l’impossibilità che si potessero compiere intercettazioni telefoniche. Nonostante le legittime preoccupazioni espresse dalle autorità governative americane, i gruppi coinvolti nel completamento della infrastruttura hanno dato ampie assicurazioni sulla sicurezza delle comunicazioni e hanno sottolineato come il completamento del progetto fornirà alle società americane un accesso più ampio per i consumatori in Asia.



Sotto il profilo strettamente geopolitico il report del Team Telecom costituisce l’ennesima variante della guerra tra la Cina e l’America di cui abbiamo ampiamente discusso in un articolo precedente.  

Il report sottolinea inoltre come i dubbi sulla sicurezza delle comunicazioni siano relativi al coinvolgimento della Peng Telecom, una società con interessi nelle telecomunicazioni, nei media e soprattutto nelle tecnologie di sorveglianza. Infatti il presidente del gruppo, Yang Xueping, è un ex funzionario del governo di Shenzhen, e le sue filiali hanno collaborato a diversi progetti con entità governative, tra cui la costruzione di una rete di sorveglianza in fibra ottica per la polizia di Pechino.

Non solo: nel 2014, la Peng Telecom ha firmato un accordo di cooperazione strategica con Huawei per la ricerca congiunta di cloud computing, intelligenza artificiale e tecnologia mobile 5G e come abbiamo già avuto modo di illustrare precedentemente, Huwaei è considerata una azienda che presenta criticità rilevanti per la sicurezza nazionale americana.