Al di là dei commenti e dei toni sempre piuttosto “duri” anche ben oltre il limite della “diplomazia”, non ci sarà per ora alcuna terza guerra mondiale: gli Usa e l’Iran puntano a trarre nuove trattative e negoziati che, con fatica e sicuro sacrificio da parte più di Teheran per i diversi rapporti di forza, possano definire una sorta di “strategia” per la spartizione dell’Iraq e di gran parte del Medio Oriente. «Gli Stati Uniti sono pronti a impegnarsi senza precondizioni in seri negoziati con l’Iran», ha fatto sapere l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite Kelly Craft in una lettera poi giunta sul tavolo del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Di contro, da Teheran l’ambasciatore presso le Nazioni Unite Majid Takht-Ravanchi ha ribadito «L’Iran non ha intenzione di entrare in guerra con gli Stati Uniti». Nel frattempo durante il discorso al corpo diplomatico presso la Santa Sede, Papa Francesco ha lanciato un appello piuttosto allargato agli Usa e a tutti gli attori protagonisti in Medio Oriente e in Africa, specie Libia e Yemen: «Le parti interessate mantengano accesa la fiamma del dialogo e dell’autocontrollo. Un mondo senza armi nucleari è possibile». (agg. di Niccolò Magnani)



ROUHANI “VI SPEZZEREMO LE GAMBE”

Clima da terza guerra mondiale, tensione altissima tra Iran e Usa dopo i fatti degli ultimi giorni. L’uccisione del generale Qassem Soleimani ha innescato la reazione del paese asiatico, che ha risposto con un attacco missilistico alle basi statunitensi in Iraq, che fortunatamente non ha causato morti o feriti. Donald Trump ieri in conferenza stampa ha affermato che Teheran «non avrà mai l’arma nucleare», minacciando nuove sanzioni all’Iran e ribadendo che «tutte le opzioni restano sul tavolo per contrastare la minaccia dell’Iran». Il tycoon americano ha comunque deciso di abbassare i toni: nessun annuncio di ritorsioni per l’ultimo attacco iraniano ed in tal senso sono attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore. Diplomazia internazionale al lavoro per stemperare la tensione, ma da Teheran rilanciano: «Vi taglieremo le gambe», la minaccia del presidente iraniano Hassan Rouhani. Così, invece, l’Ayatollah Ali Khamenei: «Non è ancora abbastanza, la presenza americana in questa regione deve finire».



TERZA GUERRA MONDIALE, TENSIONE IRAN-USA

E non è finita qui. La Cnn ha riportato un interessante retroscena sull’attacco missilistico alle basi americane in Iraq: secondo la nota emittente televisiva statunitense, Baghdad avrebbe avvertito gli Usa che l’Iran stava per attaccare le sue forze in Iraq. «Un messaggio verbale ufficiale», spiega la Cnn citando una fonte locale, consegnato da Teheran alle autorità irachene e poi girato ai vertici militari statunitensi. Restando sul tema, Repubblica evidenzia che il ministero degli esteri di Baghdad avrebbe deciso di convocare l’ambasciatore iraniano per contestare gli attacchi della scorsa notte, considerati «una violazione della sovranità irachena». E’ prevista un’escalation? Per il momento è una terza guerra mondiale solo a parole, con l’Iran che ha tenuto a precisare tramite il suo ministro della difesa che «le prossime risposte saranno proporzionate a quello che gli Usa faranno», il commento di Amir Hatami.

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