«Il mondo si avvicina al rischio della Terza guerra mondiale». A sostenerlo è Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo. Per l’ex primo ministro questo rischio è evidente «di fronte ai preparativi di aggressione contro la Russia», come riportato dall’agenza Tass. Parlando della guerra in Ucraina, ha aggiunto che «l’operazione speciale che si sta compiendo è stata una misura forzata ed estrema, una risposta alla preparazione dell’aggressione da parte degli Stati Uniti d’America e dei suoi satelliti». Comunque, già ieri Medvedev, dopo il vertice Nato a Ramstein, aveva dichiarato che «l’incontro in Germania e le forniture di armi pesanti a Kiev non lasciano dubbi sul fatto che i nostri nemici cercheranno di sbranarci o addirittura di distruggerci all’infinito. E hanno armi a sufficienza per farlo».



Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo non esclude che l’Occidente inizi a produrne di nuove, «se necessario». Sono tre le conclusioni raggiunte da Medvedev. In primis, «sarebbe molto difficile», ma nell’eventualità di un conflitto prolungato, «a un certo punto potrebbe comparire una nuova alleanza militare, composta da quei Paesi che saranno infastiditi dagli americani» e dai loro alleati. Infine, secondo Medvedev, il mondo tornerà ad essere “stabile”, quando gli Stati Uniti lasceranno l’Europa e «ciò che resterà dei poveri ucraini, a meno che non sia troppo tardi». (agg. di Silvana Palazzo)



GERMANIA INVIA LEOPARD IN UCRAINA, LA REPLICA DELLA RUSSIA: ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE

«La guerra con l’Occidente è ormai realtà»: lo ha detto il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in visita a Pretoria (Sud Africa) per preparare le prossime esercitazioni Russia-Cina-SudAfrica dal 17 al 28 febbraio. Uno scontro globale, una terza guerra mondiale non più solo come “minaccia” ma come triste realtà: «La guerra della Russia con l’Occidente non è più ibrida, ma quasi reale», ribadisce Lavrov dopo la notizia di ieri della Germania che dà il via libera all’invio di carri armati “Leopard” verso l’Ucraina. «La Germania è pronta ad autorizzare la Polonia a inviare carri armati Leopard all’Ucraina», l’annuncio fatto dalla Ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, a cui aggiunge «se ci viene chiesto, allora non ci metteremo in mezzo. Sappiamo quanto siano importanti questi carri armati ed è per questo che ne stiamo discutendo ora con i nostri partner. Dobbiamo assicurarci che le vite delle persone vengano salvate e il territorio dell’Ucraina liberato».



Il Cremlino ha subito replicato in maniera durissima contro la decisione di Berlino: «La fornitura di armi offensive a Kiev, da impiegare per attaccare città pacifiche o per occupare le nostre terre, porterebbe a un disastro globale. Chi fornisce tank è responsabile». Ma anche dagli Stati Uniti non v’è grande soddisfazione per l’apertura tedesca, ad usare un eufemismo: per i media tedeschi, «gli Stati Uniti sono furiosi per la scelta di Scholz» di inviare panzer in Ucraina, al netto delle richieste di Zelensky che ancora oggi per scongiurare la terza guerra mondiale afferma tramite il capo dell’ufficio presidenziale, Andriy Yermak, «Abbiamo bisogno di diverse centinaia di carri armati, non di 10-20. Il nostro obiettivo è quello di tornare ai confini del 1991 e di punire il nemico, che pagherà per i crimini». Fronte Ue, l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell arrivando al Consiglio Affari Esteri stamane ha spiegato «A Ramstein si sono prese decisioni molto buone, ci sono stati risultati concreti e poi ogni Paese decide a livello nazionale: la Germania si è impegnata molto nei confronti dell’Ucraina e non si deve parlare solo dei carri armati. Certo, il presidente Zelensky li chiede, ma ci sono idee diverse all’interno degli Stati membri e oggi ne parleremo. Oggi – ha aggiunto – non prenderemo nessuna decisione sulla nuova tranche di aiuti militari all’Ucraina nel quadro dello European Peace Facility, ma spero di raggiungere un’intesa politica». Mentre l’Italia stamane vota in Parlamento l’invio di un sesto pacchetto di armi all’Ucraina, il Ministro della Difesa Crosetto a “Che tempo che fa” ieri sera difende la scelta tedesca: «Sono convinto che la Germania farà quello che deve fare. Capisco le difficoltà di Scholz e trovo assurdo che altre nazioni facciano pressioni: ogni Paese è autonomo, ogni nazione ha la propria maggioranza».

ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE, L’ACCUSA DELL’UCRAINA ALLA GERMANIA (E ALL’UE): “RITARDO SU ARMI CI UCCIDE”

Mentre la guerra tra Ucraina e Russia perdura purtroppo sul campo di battaglia da ormai 333 giorni, un altro scontro si è fatto ancora più “vivo” in questi ultimi giorni dando il senso di un allarme generalizzato da terza guerra mondiale globale. La recente riunione delle forze alleate all’Ucraina (Nato, Usa e Ue) a Ramstein in Germania non sembra aver soddisfatto il Governo ucraino che oltre al pieno supporto vuole molto di più: «L’indecisione sta uccidendo sempre più persone. Ogni giorno di ritardo vuol dire la morte per gli ucraini. Pensate velocemente», denuncia su Twitter il consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, riferendosi al mancato via libera (per ora) di Berlino per la consegna di tank Leopard a Kiev.

Lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev spiega infatti che «Le perdite della Russia in Ucraina hanno superato la soglia psicologica di 120.000 militari. Nel corso dell’ultima giornata, 860 nemici sono stati eliminati, ora le perdite totali della Federazione Russa dal 24 febbraio a oggi ammontano a 120.160 soldati russi». Per questo motivo servirebbe un “colpo da ko” che solo l’utilizzo di specifiche armi sofisticate da guerra può concedere: la replica arriva dalle parole del cancelliere tedesco Olaf Scholz, incontrando il Presidente francese Emmanuel Macron alla Sorbona di Parigi (per il 60esimo anniversario del trattato dell’Eliseo per la riconciliazione tra Germania e Francia, ndr). «Noi continueremo a fornire all’Ucraina, fin quando sarà necessario, tutto il sostegno di cui avrà bisogno», spiega il leader socialdemocratico. Accuse contro la Germania ma anche contro gli Stati Uniti, quelle mosse dall’Ucraina che continua a rilanciare il timore di una terza guerra mondiale: vorrebbero forniture di armi molto più efficaci, ma da Washington arriva il monito «gli Stati Uniti stanno consigliando all’Ucraina di aspettare a lanciare l’offensiva finale contro la Russia», fanno sapere alcuni funzionari dell’amministrazione Biden alla stampa Usa. Si tratta di attendere, in special modo, l’ultimo pacchetto di armi.

RUSSIA VS UCRAINA E ARMI UE: RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE GLOBALE

Sull’invio però dei tank Leopard ancora il braccio di ferro è in corso: è chiaro che una decisione del genere potrebbe portare quell’escalation da cui una terza guerra mondiale diverrebbe a quel punto assai difficile da evitare. Dalla Russia intanto giunge l’ennesimo appello ad evitare l’invio di armi pesanti all’esercito ucraino: «La fornitura di armi offensive a Kiev porterebbe a un disastro globale», attacca lo speaker della Duma russa, Viacheslav Volodin, «se Washington e i Paesi della Nato inviano armi da impiegare per attaccare città pacifiche o per tentare di occupare le nostre terre, una minaccia che è stata fatta, questo provocherebbe una reazione con l’uso di armi ancora più potenti».

Nel frattempo sempre sul fronte armi, l’Italia con il Ministro degli Esteri Antonio Tajani annuncia l’ok all’invio dei missili Samp-T di fabbricazione italo-francese: «L’Italia ha già fornito all’Ucraina 5 pacchetti di aiuti nel campo della difesa per circa 1 miliardo di euro. È in preparazione un sesto pacchetto, che include sistemi di difesa aerea. Il ministro Kuleba ha ringraziato per il sostegno fornito, ho ripetuto che continuerà. In collaborazione con la Francia stiamo finalizzando l’invio del Samp-T». Ancora il n.2 di Forza Italia fa sapere ancora dalla Farnesina, in una intervista al “Corriere della Sera”, «Lo ripeto di continuo: l’Italia sostiene ogni pista possibile per arrivare a una pace giusta in Ucraina, che significa l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Ma intanto continuano brutali e indiscriminati gli attacchi russi. A livello generale le conseguenze globali del conflitto, soprattutto in termini di sicurezza alimentare ed energetica, continuano a essere pesanti. Il conflitto deve finire al più presto: ma allora peri Paesi alleati dell’Ucraina deve essere ben chiaro che dobbiamo fare tutto il possibile per aiutare questa nazione nella sua battaglia per l’indipendenza».