NUOVE SANZIONI UE vs RUSSIA: “ARMI FINANZIATE ALL’UCRAINA”
«Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c’era la possibilità di farlo»: lo ha detto il Presidente Zelensky sul proprio canale Telegram confermando l’inizio dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina domani nella città bielorussa di Gomel.
Per il diplomatico ucraino Kuleba, «Il fatto che la Russia sia pronta a colloqui senza prerequisiti, senza ultimatum, è già una vittoria per l’Ucraina. Andiamo lì per ascoltare e dire cosa pensiamo di questa guerra della Russia. L’esito dei colloqui può essere la pace ma non ci sarà la nostra resa». Intanto però a Kiev e in tutte le altre più grandi città ucraine si continua a sparare, con sirene anti-bombardamenti che suonano a ripetizione: anche dalla Russia arrivano le prime ammissioni sulle perdite umane sul campo, «I militari russi mostrano coraggio ed eroismo in combattimento nel corso dell’operazione militare speciale – ha detto in tv il portavoce dell’Esercito russo Igor Konashenkov -. Sfortunatamente, ci sono morti e feriti tra i nostri commilitoni». Nel frattempo dall’Unione Europea vengono approvate nuove sanzioni contro la Russia e un pacchetto importante di aiuti militari all’Ucraina: l’intera Europa chiude lo spazio aereo a qualsiasi volo proveniente dalla Russia mentre vengono banditi in Ue le agenzie di stampa/media russi Rt e Sputnik. La Presidente della Commissione Europea Von der Leyen in conferenza stampa da Bruxelles annuncia poi: «Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per il Paese che è sotto attacco». Nel prosieguo del briefing la stessa leader Ue sottolinea «Introdurremo misure restrittive contro i più importanti settori dell’economia della Bielorussia», in quanto alleata “de facto” di Putin nel conflitto con l’Ucraina. «Stop all’export di prodotti come carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio. E sarà esteso il divieto di scambi commerciali” per quei settori sui quali “è stata sanzionata la Russia. Saranno sanzionati tutti i bielorussi che stanno sostenendo questa guerra: Minsk è l’altro aggressore», conclude Von der Leyen. (agg. di Niccolò Magnani)
GUERRA IN UCRAINA: “INIZIATI NEGOZIATI TRA RUSSIA E KIEV”
L’Ucraina ha confermato l’inizio dei negoziati (domani mattina) con la Russia presso il confine con la Bielorussia: ad annunciarlo il Presidente Zelensky su Facebook al termine del colloquio telefonico con il Presidente bielorusso Lukashenko.
«Abbiamo concordato che la delegazione ucraina incontrerà il russo senza condizioni preventive al confine ucraino-bielorusso, nell’area del fiume Pripyat. Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità del fatto che al momento della partenza, delle trattative e del ritorno della delegazione ucraina, rimarranno a terra tutti gli aerei, elicotteri e missili posti sul territorio bielorusso», ha scritto Zelensky.«Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico in tre giorni e mezzo di guerra. Voleva un’operazione lampo ma tutte le forze ucraine hanno resistito e continuano a resistere. Nessuna grande città è in mano dei russi»: così ha sentenziato il Ministro degli Esteri di Kiev, Kuleba, in risposta alle accuse lanciate da Mosca contro l’Ucraina di “sabotare” i negoziati di pace. Nel frattempo l’intera Unione Europea si appresta a chiudere lo spazio aereo ai voli russi, dopo la spinta di diversi Paesi tra cui Germania e Italia, mentre la Francia spinge per irrigidire le sanzioni economiche contro Mosca già nelle prossime ore. Durante la conferenza stampa da Bruxelles, la commissario Ue agli Affari Interni Ylva Johansson ha informato che finora almeno 300mila ucraini sono entrati in territorio Ue dall’inizio della “terza guerra mondiale” in Ucraina: «Non c’è ancora una stima di quanti rifugiati ucraina potrebbero arrivare in Ue ma credo che ci dobbiamo preparare per milioni». (agg. di Niccolò Magnani)
PUTIN ALLERTA SISTEMA DIFESA NUCLEARE
Il Presidente della Russia Vladimir Putin, secondo quanto riportato dalle agenzie russe, ha ordinato l’allerta del sistema difensivo di deterrenza nucleare «dopo le dichiarazioni aggressive dei Paesi NATO».
In tandem, il Presidente della Bielorussia Lukashenko è tornato a minacciare l’Occidente: «Le sanzioni spingono verso una guerra mondiale». Nel frattempo le forze ucraine pare si siano riprese il controllo della città di Kharkiv dopo l’ingresso dei tank russi nella giornata di ieri:«Il controllo su Kharkiv è completamente nostro e il nemico russo è assolutamente demoralizzato», ha detto su Facebook il governatore della città Oleg Sinegubov, «I soldati russi catturati sono demoralizzati, non hanno alcun legame con il comando centrale, non capiscono e non conoscono le loro ulteriori azioni. Dall’inizio dell’attacco all’Ucraina, non ottengono cibo e acqua, le attrezzature non hanno riserve di carburante». È giallo intanto sui negoziati di pace in Bielorussia presso la città di Gomel: alla presenza di una folta delegazione russa, tra cui il Ministro degli Esteri Lavrov, era stata notizia dalla Tass dell’ok di Kiev di partecipare ai colloqui. Il Governo ucraino ha però smentito in parte: ci sarà una delegazione ucraina ai negoziati, ma «la trattativa a Gomel sarà con la Bielorussia e si discuterà del non ingresso in guerra dell’esercito bielorusso». Di contro, l’Ufficio di Presidenza ucraino ha annunciato che i negoziati con la Russia si dovranno tenere al confine con la Bielorussia. (agg. di Niccolò Magnani)
ULTIMATUM RUSSIA ALL’UCRAINA PER FINE GUERRA
«Risposta su negoziati entro le 13. In caso di rifiuto di negoziare, tutta la responsabilità dello spargimento di sangue sarà dalla parte Ucraina»: è questo l’ultimatum lanciato da Mosca e che scade tra pochi minuti per poter cominciare i veri negoziati di pace e porre fine al clima da “terza guerra mondiale” sotto i cieli di Kiev. «La Russia sta cercando di mettere l’Ucraina in condizioni di ultimatum inaccettabili, che abbiamo rifiutato categoricamente molto tempo fa», è la pronta replica del capo dell’ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak.
Mentre dall’ambasciata ucraina proseguono le accuse contro la Bielorussia per l’intervento militare a fianco di Putin in Ucraina – finora smentito dal Presidente Lukashenko – Kiev riporta di 210 civili morti dall’inizio della guerra lo scorso giovedì. Oggi il Consiglio straordinario dei Ministri Esteri Ue si riunisce a Bruxelles per dirimere la decisione sull’attivazione della European Peace Facility, ovvero il sostegno economico per equipaggiamenti militari e la vendita di armi “a debito” al Governo di Kiev. La Francia sostiene sia meglio aumentare le sanzioni su Mosca piuttosto che sostenere l’esercito ucraino nei combattimenti, Germania e Italia invece hanno seguito l’esempio di altri Paesi Ue inviando armi anti-carro e missili terra-aria ai soldati ucraini. Dopo la presa russa della città di Kharkiv, sotto assedio oltre a Kiev sono anche Kherson e Berdiansk: la situazione degenera e così l’Italia, assieme a Finlandia, Danimarca, Irlanda, Belgio e Germania ha deciso di chiudere lo spazio aereo ai voli russi: «Al fianco degli ucraini siamo dalla parte giusta della storia. Ma sono ancora aperto a discutere con la Russia», ha commentato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. (agg. di Niccolò Magnani)
ZELENSKY: “IN ATTO GENOCIDIO IN UCRAINA“
«Le azioni criminali della Russia contro l’Ucraina hanno la caratteristica di un genocidio»: così ha parlato il Presidente ucraino Zelensky in un video messaggio tra i tanti diffusi nelle ore in cui la capitale Kiev è sotto assedio dei tank russi.
Dopo aver conquistato la seconda città ucraina più importante, Kharkiv, la comunità internazionale guarda all’evolversi della situazione sulla Capitale mentre proseguono gli aggiornamenti sulla durezza delle sanzioni, l’unica vera arma per «evitare la terza guerra mondiale», come ha detto ieri il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. «Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, dalle prime ore dell’invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case», ribadisce nel messaggio alla nazione e all’intero occidente il Presidente Volodomyr Zelensky. Nel frattempo una delegazione inviata da Putin è giunta a Gomel, in Bielorussia, per iniziare i colloqui di pace con l’Ucraina: «Una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per colloqui con gli ucraini», ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, «saremo pronti per iniziare questi colloqui a Gomel». La replica da Kiev è immediata: «ok i negoziati ma non in Bielorussia», indicando come possibili luoghi dei colloqui le capitali di Polonia (Varsavia), Ungheria (Budapest) o Turchia (Ankara-Istanbul, con stamattina il Presidente Erdogan che si è proposto di mediare tra Mosca e Kiev). «Insieme abbiamo sconfitto Hitler e sconfiggeremo anche Putin», è invece il messaggio durissimo lanciato dal tweet del Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, «Stranieri disposti a difendere l’Ucraina e l’ordine mondiale insieme alla Legione Internazionale di Difesa Territoriale dell’Ucraina, vi invito a contattare le missioni diplomatiche straniere dell’Ucraina nei vostri rispettivi Paesi». (agg. di Niccolò Magnani)
TERZA GUERRA MONDIALE: BANCHE RUSSE ESCLUSE DAL SISTEMA SWIFT
Proprio nei minuti in cui a Kiev si udivano forti esplosioni e tornava la paura per i nuovi bombardamenti, veniva annunciato l’accordo per l’esclusione di alcune banche della Russia dal sistema Swift. Un altro segnale lanciato da Usa, Unione europea, Gran Bretagna e Canada al presidente Vladimir Putin dopo aver scatenato la guerra in Ucraina. «Faremo in modo che Putin non utilizzi più i suoi fondi di guerra. Paralizzeremo le transazioni della Banca Banca Centrale Russa», ha dichiarato Ursula von der Leyen, precisando che c’è l’impegno a mettere fine alla procedura che consente ai ricchi russi legati a Mosca di diventare cittadini dei nostri Paesi e quindi accedere ai nostri sistemi finanziari. Il rischio, però, che si arrivi ad una terza guerra mondiale non è scongiurato del tutto.
Come spiegato dal presidente Joe Biden, è l’alternativa a cui non si vuole ricorrere. Ma sono ore delicate in Ucraina e per il mondo. In serata le ferrovie statali ucraine hanno interrotto la fornitura elettrica alla stazione centrale di Kiev per i pesanti bombardamenti nei pressi della struttura. Passeggeri e personale di servizio sono stati quindi evacuati in un rifugio antiaereo. Dopo un’ora hanno ricominciato a suonare su Kiev le sirene che annunciano i raid aerei. Quindi le autorità locali hanno esortato gli abitanti a ripararsi nei rifugi più vicini.
TERZA GUERRA MONDIALE: FORTI ESPLOSIONI IN UCRAINA
Pochi minuti dopo si sono sentite esplosioni. A mezzanotte poi una potente ha scosso Kiev ed è stata anche visibile, perché il cielo notturno si è illuminato, come ha mostrato la Cnn che ha condiviso le immagini della ripresa dei bombardamenti sulla capitale ucraina, come purtroppo ci si aspettava. La forte esplosione sarebbe avvenuta ad una ventina di chilometri dal centro della città ed il bagliore è stato ben distinguibile. Secondo la Cnn, la prima esplosione sarebbe avvenuta a Vasylkiv, dove c’è un grande campo di aviazione militare e un deposito di petrolio. La seconda esplosione invece ha scosso la parte occidentale di Kiev. Questa arrivava dalla parte sud-occidentale, in direzione del secondo aeroporto principale della città.
Ma l’Ucraina non è sola in questa guerra. E non ci riferiamo solo alle sanzioni economiche e politiche. Lo dimostra, ad esempio, il caso di Starlink. I servizi internet dei satelliti di Elon Musk sono stati attivati per l’Ucraina dopo che il vicepresidente Mykhailo Fedorov aveva chiesto di metterli a disposizione. Quest’ultimo, che è anche ministro ucraino per la trasformazione digitale, ha annunciato che sta creando «un esercito informatico» per «continuare la lotta sul fronte anche informatico» contro la Russia. Poi ha pubblicato il link ad una chat Telegram dove si incoraggiato hacker ad attaccare aziende russe dell’energie e della finanza. La lista include anche il gigante del gas Gazprom e banche come Sberbank e VTB.
Kharkiv pic.twitter.com/RXxttmzohG
— Illia Ponomarenko (@IAPonomarenko) February 26, 2022