Proseguono gli scontri armati tra Russia e Ucraina, ormai incessanti dal 24 febbraio scorso e per mezzo dei quali rimane sempre vivo sullo sfondo il pericolo di assistere a una Terza Guerra Mondiale. Partendo dagli ultimi aggiornamenti della giornata di oggi, mercoledì 27 aprile 2022, segnaliamo in primis che un deposito di munizioni è andato in fiamme accanto al villaggio di Staraya Nelidovka nella regione di Belgorod, nella Russia occidentale, vicino al confine con l’Ucraina. Due ore più tardi, le forze armate ucraine hanno colpito le posizioni russe sull’Isola dei Serpenti, colpendo il posto di comando e distruggendo il sistema missilistico antiaereo Strela-10.



Intanto, come riferisce il Kyiv Independent, la commissaria ai Diritti umani del parlamento ucraino Lyudmyla Denisova ha riferito chesono 400 le denunce contro soldati russi per violenze sessuale a donne e bambini, arrivate dal primo al 14 aprile al numero istituito dal Parlamento ucraino per presentare segnalazioni e ricevere assistenza psicologica”. Denisova ha anche detto che “dopo aver messo a disposizione dei cittadini il numero pubblico, le segnalazioni continuano a crescere”. Inoltre, Gazprom – scrive l’ANSA – ha annunciato di “aver completamente sospeso le forniture di gas a Polonia e Bulgaria per effetto del mancato pagamento, alla fine della giornata di ieri, del gas in rubli”.



TERZA GUERRA MONDIALE: CHERNOBYL, “SFIORATA CATASTROFE NUCLEARE”

Mentre proseguono gli aggiornamenti senza soluzione di continuità su quello che potrebbe essere l’esordio della Terza Guerra Mondiale, il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Rafael Grossi, ha asserito che l’occupazione russa di Chernobyl all’inizio della guerra è stata “molto, molto pericolosa”.

Sulle colonne dell’ANSA, si legge che la cattura da parte della Russia della centrale nucleare di Chernobyl nella fase iniziale dell’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca ha spinto il pianeta sull’orlo del disastro: “Il mondo era ancora una volta sull’orlo del disastro, perché per l’esercito russo, la zona di Chernobyl e l’impianto erano come un normale campo di battaglia, un territorio in cui non cercavano nemmeno di preoccuparsi della sicurezza nucleare”, ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel corso di una conferenza stampa tenuta proprio con il sopra menzionato capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica dell’Onu, Rafael Grossi.