Il rischio di una Terza guerra mondiale è più concreto che mai, considerando gli sviluppi della crisi in Ucraina. I negoziati non hanno prodotto risultati e la Russia mette nel mirino la Nato. Il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, ha accusato l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord di fare di tutto “per impedire il completamento dell’operazione speciale russa in Ucraina mediante accordi politici”.
Un ostacolo alle trattative di pace, dunque, che anche secondo Kiev non stanno procedendo nel migliore dei modi. In una delle ultime interviste, il presidente Volodymyr Zelensky ha rimarcato che “Il rischio di chiudere completamente qualsiasi dialogo è altissimo”. “Il processo di negoziazione con i rappresentanti di Mosca procede molto lentamente”, ha proseguito il presidente ucraino, invocando nuovamente un faccia a faccia con Vladimir Putin: “Serve un incontro diretto tra me e Putin, l’uomo che decide tutto in Russia. Se c’è una sola possibilità, dovremmo parlare”.
TERZA GUERRA MONDIALE: LE ULTIME NOTIZIE
“Al momento le delegazioni russa e ucraina stanno discutendo in videoconferenza una bozza di un possibile trattato”, ha spiegato ancora Lavrov in una intervista all’agenzia di stampa cinese Xinhua. La tensione tra il Cremlino e l’Occidente è alta, per questo motivo non mancano le preoccupazioni per lo scoppio della terza guerra mondiale. E l’offensiva in Ucraina procede senza sosta, con morti e feriti che aumentano esponenzialmente con il trascorrere dei giorni.
Come reso noto da Kiev, le truppe russe hanno bombardato due scuole e venti palazzi nel Lugansk, dove nelle scorse ore è stato aperto il fuoco su alcuni civili in fuga dai luoghi di guerra. La Russia, invece, ha accusato l’Ucraina di aver colpito un villaggio russo e danneggiato impianti petroliferi. Naturalmente mancano conferme e verifiche. Intervenuto ai microfoni dell’Ansa, il ministro dell’Informazione ucraino Oleksandr Tkachenko ha acceso i riflettori sulla propaganda russa: “Quando è cominciata la guerra, i canali di propaganda russa come Primo Canale, Ntv e altri hanno cambiato i loro palinsesti per dedicarsi interamente alle news. Ricevono molti soldi per diffondere disinformazione, non solo in Russia ma anche attraverso l’Europa. Questo è pericoloso perché la disinformazione diffonde il caos in Europa”.