LA TERZA GUERRA MONDIALE E IL MONITO DI PAPA FRANCESCO

Arriva nuovamente da Papa Francesco l’appello globale per interrompere quanto prima le minacce di una terza guerra mondiale nucleare purtroppo ancora all’orizzonte: «Riconosciamo insieme che la guerra, ogni guerra, è sempre, comunque e dovunque una sconfitta per tutta l’umanità! Penso a quella in Ucraina, una guerra sacrilega che minaccia ebrei e cristiani allo stesso modo privandoli dei loro affetti, delle loro case, dei loro beni, della loro stessa vita!», lo ha detto il Santo Padre al World Jewish Congress, mentre nel frattempo in Ucraina il conflitto sul campo tra russi e ucraini ha ripreso con attacchi “sparsi” nella regione di Zaporizhzhia vicino alla centrale nucleare come nell’est del Paese.



«Solo nella volontà seria di avvicinarsi gli uni agli altri e nel dialogo fraterno è possibile preparare il terreno della pace. Come ebrei e cristiani cerchiamo di fare tutto ciò che è umanamente possibile per arrestare la guerra e aprire vie di pace», ha ribadito Papa Francesco invitando tutti, religiosi e non, ad impegnarsi per riconquistare la pace messa a rischio dalla “terza guerra mondiale a pezzi”. «Non sarà un gioco da ragazzi, ma sicuramente persevereremo e la vittoria sarà nostra», sono invece le parole che arrivano dal Presidente Volodymyr Zelensky su Telegram dopo aver tenuto una riunione del Comando supremo, «Abbiamo preso in considerazione – ha detto ancora il capo del Governo ucraino – tre questioni chiave. Il primo è fornire al nostro esercito equipaggiamento e armi. Il secondo è la protezione delle infrastrutture energetiche. Il terzo è garantire il funzionamento di alta qualità delle strutture infrastrutturali durante l’inverno». Davanti ai tentativi comunque presenti ancora in questi giorni di un pre-accordo per iniziare i negoziati, dal Cremlino si profila una timida apertura di credito al Governo di Kiev: «Non è nostro obiettivo che l’operazione speciale cambi il governo in Ucraina», spiega il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov, cambiando così posizione rispetto all’inizio della guerra ormai quasi 9 mesi fa.



RUSSIA-UCRAINA E LA CHIESA ORTODOSSA: COSA STA SUCCEDENDO

L’inverno, i bombardamenti, la mancanza di elettricità sono solo alcuni dei timori più gravi che aumentano con l’avvicinarsi del rigido inverno asiatico in merito alla “terza guerra mondiale potenziale” in atto tra Ucraina e Russia. «Con l’inverno a rischio milioni di persone», è l’allarme lanciato oggi dall’Oms, mentre dall’Unione Europea giunge conferma con la Presidente Von der Leyen di una nuova tranche di aiuti da 2,5 miliardi di euro per l’Ucraina. «La Commissione Ue sta erogando altri 2,5 miliardi di euro per l’Ucraina. Abbiamo in programma 18 miliardi di euro per il 2023, con finanziamenti erogati regolarmente. Per le riparazioni urgenti e per una ripresa rapido che porti a una ricostruzione di successo. Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario», scrive la n.1 della Commissione Europea.



Rimanendo sul clima di massima tensione per una potenziale terza guerra mondiale “futura”, da segnalare l’ulteriore scontro in corso tra Ucraina e Russia: il Cremlino denuncia «un’azione militare contro la Chiesa ortodossa russa», avvenuta con perquisizioni nello storico Monastero delle Grotte a Kiev da parte dei servizi d’intelligence e di sicurezza ucraini. La pronta replica del servizio di sicurezza ucraino arriva sempre in mattinata tramite Ukrinform: «il servizio di sicurezza dell’Ucraina ha condotto un’azione di controspionaggio nel monastero insieme alla polizia nazionale e alla guardia nazionale nel quadro del lavoro della Sbu per contrastare le attività sovversive dei servizi speciali russi in Ucraina». Sempre lo Sbu fa sapere che Agenti della polizia ucraina e dei servizi di sicurezza «hanno fatto irruzione oggi in un monastero  cristiano ortodosso di Kiev, nell’ambito di operazioni contro sospette attività sovversive dei servizi speciali russi». Quel monastero è la sede della chiesa ortodossa ucraina rimasta fedele al Patriarcato di Mosca: anche per questo motivo oggi l’appello del Papa contro la terza guerra mondiale ha preso l’accenno di un monito contro la “guerra sacrilega”, un’ulteriore conseguenza nefasta del conflitto ormai in corso dal 24 febbraio scorso.