SCONTRO RUSSIA-UK SU ARMI NATO: LA TERZA GUERRA MONDIALE ALL’ORIZZONTE

Da oltre due mesi lo andiamo ripetendo: se l’evoluzione della guerra in Ucraina prosegue sul canale delle provocazioni e degli scontri – e non sui tentati negoziati e tregue – la terza guerra mondiale può davvero essere l’esito più “naturale”, nonché inquietante del conflitto.



Mentre missili lanciati dai russi hanno sfiorato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, e mentre da Chernobyl torna l’allarme per livelli di radioattività tornati «anomali» (a 36 anni esatti dal terribile incidente nucleare, ndr) – si consuma sull’asse Uk-Cremlino l’ultimo vero scontro diplomatico internazionale. A Mosca il vertice tra il segretario Onu e il Ministro degli Esteri ha visto l’impegno di Putin e Lavrov nel costituire un’operazione congiunta con le Nazioni Unite per nuovi corridoi umanitari a Mariupol e nel Donbass: neanche il tempo di salutare con favore la novità diplomatica raggiunta da Guterres, che il viceministro inglese alla Difesa James Heappey lancia la dichiarazione «Ok colpire oltre le linee russe con armi occidentali, ma no coinvolgimento Nato diretto con Mosca». Questa parole alla Bbc rischiano di rendere effettivo quel “rischio di terza guerra mondiale” che aleggia ormai da tempo sull’est dell’Europa: immediata è stata la replica della Russia, con la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zacharova che su Facebook sottolinea «pure le armi trasferite all’Ucraina portano morte e distruzione». Poco dopo il Ministero della Difesa russa aggiunge alla Tass «L’esercito è pronto a condurre raid di rappresaglia se la Russia verrà attaccata con armi occidentali. Sarebbero raid proporzionati contro i centri decisionali a Kiev, dove si trovano i consiglieri occidentali alla luce dei tentativi di Londra se spingere le autorità ucraine a colpire la Russia». Infine, l’annuncio fatto dalla Germania nel vertice di Ramstein: il Governo Scholz ha deciso infatti di “cedere” rispetto alle posizioni iniziali, per cui invierà carri armati tedeschi in Ucraina come sostegno ingente alla difesa contro l’invasore russo.



RUSSIA E UCRAINA: “RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE CONCRETO”

Nel giro di 12 ore tanto la Russia quanto l’Ucraina parlano esplicitamente di rischio concreto per una terza guerra mondiale: e non è certo un bel segno. Le tensioni geopolitiche internazionali per lo scontro da 62 giorni in Ucraina, si aggiungono ai timori per un allargamento del conflitto già in queste ore in Transnistria, Repubblica Moldava di Pridniestrov non riconosciuta dall’ONUl, e potenzialmente anche in altre aree dell’Est Europa nelle prossime settimane.

Dopo l’annuncio del vertice di guerra convocato per oggi dai 44 Paesi alleati all’Ucraina nella base aerea Usa di Ramstein (Germania), ieri sera il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha intimato l’Occidente di fare un passo indietro: «l’innesco della terza guerra mondiale è un pericolo serio, reale. Non si può sottovalutare». Citando il passato, con la crisi missilistica del 1962, il diplomatico di Putin osserva «a quel tempo c’erano regole, regole scritte. Le regole di condotta erano molto chiare. Era chiaro a Mosca come si stava comportando Washington e Washington aveva chiaro come si stava comportando Mosca (ma) ora rimangono poche regole». La Russia contesta l’invio di molte armi americane in Ucraina, così come quelle degli altri Paesi alleati: «la Russia ha già fatto molto in molti modi, per anni. Durante l’amministrazione Trump abbiamo difeso al più alto livello che Mosca e Washington riaffermassero la dichiarazione di Gorbaciov e Reagan del 1987 che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che non deve mai accadere». Primo a replicare alle parole di Lavrov è il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba, tutt’altro che disposto a questo punto a scendere a patti con Mosca: «La Russia perde l’ultima speranza di spaventare il mondo per il suo sostegno all’Ucraina. Di qui il discorso sul ‘reale’ pericolo di una Terza Guerra Mondiale. Questo significa solo che Mosca avverte la sconfitta in Ucraina. Pertanto, il mondo deve raddoppiare il sostegno all’Ucraina in modo da farci prevalere e salvaguardare la sicurezza europea e globale».



LA GUERRA DALL’UCRAINA ALLA TRANSNISTRIA. VERTICE DI GUERRA A RAMSTEIN

Una terza guerra mondiale che è tale già sul fronte diplomatico, con lo scontro palese tra Usa e Russia – ieri alle parole del capo Pentagono «dobbiamo indebolire Mosca» ha replicato Putin in persona, «vogliono distruggerci dall’interno» – che prende corpo nel consiglio di guerra convocato in giornata a Ramstein, la più grande base aerea americana in Europa.

«L’urgenza della situazione è nota a tutti. E noi possiamo fare di più», ha detto nella base militare in Germania il segretario alla Difesa americano, Lloyd Austin. Biden ha convocato 44 Paesi (30 Nato + Ucraina, Svezia, Finlandia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda, Australia, Israele, Giordania, Qatar, Kenya, Liberia, Marocco e Tunisia) per fare il punto sulla crisi in Ucraina, lanciando però un ulteriore messaggio a Mosca dopo la visita di Blinken e dello stesso Austin lo scorso weekend a Kiev. La Cina con il Ministro degli Esteri ribadisce ancora stamane che non si può arrivare alla terza guerra mondiale, dunque «serve un accordo di pace in Ucraina». Ai raid in corso nel Donbass e con la situazione ancora di stallo a Mariupol senza una vera evacuazione ancora avvenuta dell’acciaieria Azovstal, si è aggiunta nelle scorse ore la minaccia fuori dai confini ucraini nel piccolo Stato della Transnistria: «L’attacco di ieri pomeriggio contro la sede del ministero della Sicurezza dello Stato a Tiraspol, in Transnistria, è una provocazione russa in preparazione da giorni», fa sapere in un report internazionale l’intelligence ucraina, il quale aggiunge come l’attacco con granate è stato preparato mentre costruivano un bunker dove fare rifugiare il personale. Kiev denuncia l’enclave filorussa moldava di «serie di misure provocatorie organizzate dal servizio federale di sicurezza russo per seminare il panico e sentimenti antiucraini». Stamane nuove esplosioni vengono segnalate in Transnistria, con l’agenzia di stampa russa Tass che riporta dell’attacco con bombe contro centro di trasmissione della radio russa. Poche ore prima, Mosca aveva accusato Kiev di aver lanciato un raid contro un deposito di carburante in Russia nella città di Bryansk. La situazione è insomma davvero incandescente e la Germania, a quanto risulta stamane da fonti di Governo a Berlino, sarebbe pronto ad autorizzare l’invio di carri armati a Kiev dopo un’iniziale resistenza nel procedere a sviluppi che possano portare ad una vera terza guerra mondiale.