Zelensky chiede un incontro con Vladimir Putin, ma la tensione resta piuttosto elevata tra Russia e Ucraina. La Nato ha annunciato il ritiro dello staff da Kiev – con trasferimento a Leopoli – ma un portavoce di Bruxelles ha sottolineato che gli altri uffici dell’Alleanza atlantica resteranno operativi. Non sono stati resi noti i numeri delle persone trasferite, ma ricordiamo che negli ultimi giorni diverse ambasciate hanno deciso di trasferire il personale a Leopoli, nei pressi del confine con la Polonia.
Nel frattempo è terminata la riunione di Monaco e i ministri degli Esteri del G7, nel comunicato finale, hanno chiesto al Cremlino di de-escalare le tensioni e di rispettare gli impegni nell’attuazione degli accordi di Minsk: «L’aumento delle violazioni del cessate il fuoco lungo la linea di contatto negli ultimi giorni è molto preoccupante». Pochi minuti fa è arrivata la nota del ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio: «Oggi ho partecipato alla riunione dei ministri degli Esteri del G7. Ho aggiornato i miei colleghi su quanto discusso con i ministri Kuleba e Lavrov nelle mie ultime missioni a Kiev e Mosca. Nel corso di queste visite entrambe le parti hanno confermato di voler trovare una soluzione diplomatica. Questa è la strada maestra da seguire, non ci sono alternative». (Aggiornamento di MB)
TERZA GUERRA MONDIALE: LUFTHANSA SOSPENDE VOLI
Il clima di terza guerra mondiale tra Russia e Ucraina sta avendo importanti effetti su scala internazionale. Pochi minuti fa la Lufthansa ha reso nota la sospensione dei voli verso Kiev e Odessa a partire da lunedì 21 febbraio 2022. Una decisione ufficializzata da un portavoce della principale compagnia aerea tedesca che conferma la grandissima tensione.
Intervenuto alla Conferenza sulla sicurezza in corso a Monaco di Baviera, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che «il mondo non vuole la guerra», sottolineando che «l’architettura della sicurezza globale è fragile e deve essere aggiornata»: «Lo stato attuale della sicurezza mondiale è uno sciroppo per la tosse rispetto a un vaccino». Il numero uno di Kiev ha inoltre affermato che il Paese si difenderà con o senza l’ausilio dei partner: «Tutti devono capire che non stiamo chiedendo una donazione. Si tratta del vostro contributo alla sicurezza europea e internazionale». (Aggiornamento di MB)
TERZA GUERRA MONDIALE: SEPARATISTI ORDINANO MOBILITAZIONE
Arrivano nuovi aggiornamenti sulla tensione Russia-Ucraina e sul rischio terza guerra mondiale. Al via la mobilitazione generale dei separatisti: come reso noto dalle agenzie locali, i leader filorussi della repubblica separatista ucraina di Donetsk e Lugansk hanno sancito il richiamo alle armi con un decreto pubblicato alle armi. Ricordiamo che in quell’area è critica la situazione migratoria: l’esodo dei civili si sta intensificando con il passare delle ore.
In questi minuti sono arrivate nuove prese di posizione da parte dei leader internazionali e dei governi stranieri. La Cina, tramite il ministro degli Esteri, ha denunciato il ritorno della mentalità della guerra fredda, mentre Kamala Harris– vice-presidente Usa – ha sottolineato che «se la Russia invaderà l’Ucraina ci sarà una risposta rapida, severa e unita». Dello stesso parere il cancelliere tedesco Olaf Scholz: «Un’aggressione militare contro l’Ucraina sarebbe un grave errore. Stiamo facendo di tutto perchè non si arrivi a tanto». (Aggiornamento di MB)
TERZA GUERRA MONDIALE: BIDEN AMMONISCE PUTIN
Clima di altissima tensione tra Russia e Ucraina, il rischio terza guerra mondiale non è mai stato così alto. Come vi abbiamo raccontato, ieri sono stati registrati nuovi episodi di nervosismo al confine tra i due Paesi. La comunità internazionale si è schierata compatta al fianco di Kiev e il presidente americano Joe Biden non ha usato troppi giri di parole: «Ci sono molte questioni che dividono la nostra nazione dal mondo, ma tenere testa alla Russia non è tra queste. Gli americani sono uniti, i partiti sono uniti, il mondo intero è unito».
Oggi in programma nuova esercitazioni russe con lancio di missili sotto la supervisione di Putin, come confermato dal ministero della difesa di Mosca, ma sono attesi nuovi colloqui tra leader nel corso delle prossime ore. In campo il presidente francese Macron, che nel weekend avrà dei confronti telefonici sia con Putin che con Zelensky. Particolare attenzione alla regione del Donbass: secondo quanto reso noto da una fonte locale, sono oltre dieci mila i profughi delle repubblica filorusse di Donetsk e Lugansk che hanno attraversato il confine russo. A Rostov, in particolare, è stato proclamato lo stato d’emergenza.
TERZA GUERRA MONDIALE: LE ULTIME NOTIZIE
Per il momento il rischio di terza guerra mondiale non si è tramutato in realtà, ma molto dipenderà dagli sviluppi delle prossime ore. La diplomazia è al lavoro per stemperare il clima, ma la strada è in salita. «L’Ue e la comunità transatlantica sono pienamente allineate in ordine alla crisi causata dal Cremlino sull’Ucraina. Abbiamo risposto con una sola voce e un messaggio», le parole della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Jens Stoltenberg, segretario generale dell’Alleanza atlantica, ha chiesto ancora una volta a Mosca di ritirare le truppe, sottolineando che non è troppo tardi per cambiare la vita e per «indietreggiare davanti all’abisso». La Nato è pronta a condurre un dialogo sostanziale, ha tenuto a precisare: «Abbiamo presentato delle proposte volte ad allargare la sicurezza di tutte le parti in causa, anche per la Russia». Tra i leader internazionali, da segnalare le parole del premier britannico Boris Johnson: «La diplomazia può ancora prevalere, c’è ancora possibilità per evitare inutili spargimenti di sangue. Gli alleati devono dichiarare all’unanimità al presidente Putin che pagherà un prezzo elevato per qualsiasi ulteriore invasione russa dell’Ucraina».