Non si ferma il conflitto tra Ucraina e Russia, alimentando i timori di un possibile scoppio della terza guerra mondiale. Secondo il Ministero della Difesa russo e l’agenzia di stampa Tass, un raid ucraino ha colpito Makiivka, nel Donetsk, uccidendo 63 militari russi. “A seguito di un attacco di quattro missili con testata ad alto esplosivo su un punto di schieramento temporaneo, 63 militari russi sono stati uccisi“, dichiara il Ministero in un comunicato. L’esercito ucraino non ha rivendicato l’attacco ma ha presentato numeri diversi, affermando che 400 soldati russi sono stati uccisi nella città occupata di Makiivka. L’aggressione ucraina è avvenuta nella notte del 31 dicembre, forse mentre i soldati russi erano a tavola per festeggiare il Capodanno come riporta Alexander Sladkov, corrispondente di guerra del canale televisivo Rossiya.



Igor Girkin, ex ufficiale dei servizi russi, come si legge sull’Ansa ha confermato sui social che una scuola adibita ad alloggi per il personale militare russo è stata quasi completamente distrutta a Makiivka, in Donetsk. In particolare, ha affermato che i missili ucraini hanno fatto esplodere la zona dove si trovavano i militari così come “praticamente tutto l’equipaggiamento militare che si trovava vicino all’edificio senza il minimo segno di mimetizzazione“. Girkin ha inoltre aggiunto che “Per quanto riguarda il numero delle vittime – non ci sono ancora dati definitivi, poiché molte persone sono considerate disperse sotto le macerie. In ogni caso – il numero di morti e feriti è di molte centinaia, ci sono numeri approssimativi di 200, ma non li conosco e lo annuncerò in seguito“, ha affermato Girkin. (agg. Marta Duò)



TERZA GUERRA MONDIALE: BOMBE UCRAINA SU CITTÀ DEL DONETSK, ALMENO 400 SOLDATI MORTI

Il 2023 è ricominciato purtroppo esattamente come era finito il 2022, con il rischio concreto di una terza guerra mondiale dovuto in gran parte alla situazione di conflitto infuocato tra Ucraina e Russia. Dopo i raid di Capodanno contro diverse regioni ucraine, nella notte le forze di Zelensky hanno bombardato la base russa di Makiivksa nel Donetsk occupato dopo l’invasione di Mosca: le notizie in arrivo sono però contrastanti in quanto secondo i media di Kiev vi sarebbero stato almeno 400 soldati russi morti e 300 feriti tra cui alcuni gravissimi. Il raid durissimo sulla base militare è stato sferrato a mezzanotte, mentre i soldati russi erano a tavola per festeggiare il Capodanno: secondo però fonti dei filtrassi che governano l’area, il numero di vittima è ancora sconosciuto e sarebbe comunque assai più ridotto.



La distanza tra le due versioni di Kiev e Mosca non finisce certo qui, aumentando quel senso ormai “consueto” di intricata comunicazione, pieno stile “da guerra mondiale”: il sindaco filorusso di Donetsk – Alexey Kulemzin – ha detto che un «edificio del centro ricreativo per bambini e giovani è stato danneggiato negli attacchi a Makiivka»; l’amministrazione della regione di Donetsk insediata da Mosca riferisce invece che missili Himars sono stati lanciati dall’Ucraina contro il Donetsk colpendo però solo 15 persone a Makiivka.

CAPODANNO DI BOMBARDAMENTI SULL’UCRAINA: LA SITUAZIONE E L’ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE

Nella notte di San Silvestro e poi nelle 12 ore appena passate, la Russia aveva fatto “bottino pieno” di bombardamenti e raid su quasi tutte le regioni ucraine: gli appelli alla pace e alla tregua in vista del Natale Ortodosso (7 gennaio 2023, ndr) non sono valsi a nulla, con i venti da “terza guerra mondiale” che continuano drammaticamente a spinger. Esplosioni sono state segnalate nelle regioni di Kiev, Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk, con l’allarme antiaereo è scattato in diversi oblast del Paese e non solo nel Donbass: «Nella notte tra l’1 e il 2 gennaio 2023, gli invasori russi hanno lanciato un attacco massiccio con droni kamikaze Shahed 131/136 di fabbricazione iraniana. Come risultato del lavoro di combattimento, la difesa delle Forze aeree, in collaborazione con altre componenti dell’esercito ucraino, ha distrutto tutti i 39 droni d’attacco», recita il bollettino diffuso dall’esercito ucraino su Telegram.

«Unità missilistiche antiaeree, aerei da combattimento delle Forze aeree e gruppi di fuoco mobili sono stati coinvolti nel respingere l’attacco. Le attrezzature e le armi fornite all’Ucraina dai nostri partner occidentali sono sempre più coinvolte. Inoltre, l’antiaerea ha distrutto due droni di livello operativo e tattico ‘Orlan-10’ e un missile aereo guidato X-59», conclude il messaggio a cui si aggiunge la nota del sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, che parla di 40 missili che solo stanotte sono stati lanciati dai russi e distrutti dalla contraerea. «In città sono state dichiarate interruzioni d’emergenza di corrente. Alcune strutture per la fornitura di calore sono state scollegate dalla rete elettrica. L’acqua viene fornita in modo regolare», ha poi aggiunto il primo cittadino della Capitale d’Ucraina. Di nuovo allarme per una possibile terza guerra mondiale e con nuove accuse contro la “finta pace” voluta dalla Russia, il Presidente Zelensky fa sapere «A Capodanno abbattuti 45 droni, russi patetici. Continueremo a combattere fino alla vittoria. Uno Stato terrorista come la Russia non riceverà il perdono». Nuovo appello arriva invece dalla NATO con l’intervento del segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, in un’intervista alla Bbc: «dobbiamo rafforzare la sua produzione di armamenti. […] Quello che abbiamo visto è che la Russia non mostra alcun segno di rinunciare all’obiettivo generale di prendere il controllo dell’Ucraina. Le forze ucraine mantengono lo slancio da diversi mesi, ma sappiamo anche che la Russia ha mobilitato molte più forze, molte delle quali vengono ora addestrate. Tutto ciò indica che sono pronti a continuare la guerra e potenzialmente a lanciare una nuova offensiva».