ZELENSKY: “UCRAINA HA BISOGNO DEI MISSILI A LUNGO RAGGIO”. ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE

«L’Ucraina ha bisogno di missili a lunga gittata per fermare il terrore russo»: lo ha detto il Presidente Volodymyr Zelensky ipotizzando uno scenario da terza guerra mondiale per fermare… la terza guerra mondiale. Nel suo discorso alla nazione, il leader del Governo di Kiev dopo aver ottenuto un discreto numero di carri armati tedeschi e americani, punta dritto a nuove richieste per poter respingere gli attacchi quotidiani ormai da un anno della Russia di Putin. «Non dovrebbero esserci tabù nella fornitura di armi all’Ucraina per proteggersi dall’aggressione russa. Faremo tutto il possibile per garantire che i nostri partner aprano a questa fornitura vitale, compresa la consegna di missili Atacms, che hanno una gittata di 300 chilometri, e altre armi simili».



Nelle ultime ore le forze dell’esercito ucraino hanno respinto 16 assalti russi negli oblast di Donetsk e Luhansk, colpendo inoltre «due punti di controllo russi, due aree di concentrazione della difesa aerea, sei basi temporanee delle truppe di Mosca, un deposito di munizioni e un sistema di guerra elettronica», fa sapere lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev. Intanto nell’aggiornamento consueto del ministero della Difesa britannico, citando il report degli 007 Uk, la Russia avrebbe introdotto l’addestramento militare di base nel curriculum della scuola secondaria. Nel rapporto inglese si legge che il corso – denominato ‘Nozioni di base sulla sicurezza della vita’ – verrà introdotto dal 1 settembre prossimo 2023: includerà l’addestramento con mitragliatori della serie AK e bombe a mano, oltre ad esercitazioni militari e all’uso di equipaggiamento per la protezione personale. La decisione di Putin, affermano gli007 inglesi, «sottolinea l’atmosfera sempre più militarizzata della Russia in tempo di guerra, oltre ad essere una (probabilmente voluta) evocazione dell’Unione Sovietica: una formazione simile era obbligatoria nelle scuole fino al 1993».



TERZA GUERRA MONDIALE, LO SCONTRO ITALIA-RUSSIA TRA MEDVEDEV E CROSETTO. IN GERMANIA INVECE…

Nel frattempo il clima da terza guerra mondiale tra Occidente e Russia coinvolge in primo piano anche l’Italia: lo scambio di accuse tra il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev e il Ministro della Difesa Guido Crosetto non accenna a terminare, con Kiev che prende le difese dell’alleato italiano e con la Germania che di suo però propone comunque di continuare la negoziazione con Mosca per evitare la terza guerra mondiale. «Non ci sono molti sciocchi nelle strutture di potere europee, ma il ministro della Difesa italiano ha definito la fornitura di veicoli blindati e di altre armi all’Ucraina un modo per evitare la Terza guerra mondiale. Un raro sciocco», ha scritto ieri l’ex Presidente russo, considerato ormai sempre di più il “falco” di Putin nelle dichiarazioni diplomatiche. «Se dovesse scoppiare una Terza guerra mondiale, non salveranno i carri armati e nemmeno i jet da combattimento. Sicuramente sarà tutto in macerie», ha terminato Medvedev attaccando il Governo Meloni.



La replica di Crosetto è stata diretta: «Se è sciocco aiutare una nazione aggredita a difendere la sua esistenza, io lo sono – replica il Ministro italiano -. Lo avrei fatto anche a parti invertite. Medvedev pensi a mettere fine alla guerra». In precedenza l’esponente di FdI aveva dichiarato che «la Terza guerra mondiale inizierebbe nel momento in cui i carri armati russi arrivassero a Kiev e ai confini d’Europa». In mattinata poi, dopo l’ira di Mosca, arriva l’ulteriore specifica del Ministro Crosetto sui social: «Non ho mai avuto alcun pregiudizio contro la Russia. Anzi. Ero anche stato critico su alcuni approcci Nato che reputavo ingiustificati. Speravo potesse diventare alleata dell’Occidente. Avevo torto io. Perché poi ha deciso di provare ad annettere un’altra nazione». Berlino considera invece necessario mantenere un approccio diplomatico con Mosca per evitare una reale terza guerra mondiale: «Parlerò nuovamente al telefono con Putin, perché è necessario parlare gli uni con gli altri. Sta a Putin ritirare le sue truppe dall’Ucraina e mettere fine a questa guerra terribile e insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nell’intervista al quotidiano Tagesspiegel. Immediata la replica da Mosca, con il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov: «Finora non ci sono in programma delle conversazioni concordate. Putin è stato e rimane aperto ai contatti».