Per ciò che concerne il conflitto in Ucraina, che in molti temono possa evolversi in terza guerra mondiale, va segnalato che Joe Biden, presidente USA, ha fatto un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e ha sposa il consueto approccio americano, che prevede “l’utilizzo della minaccia di una risposta nucleare come deterrente per i pericoli convenzionali e non nucleari, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in circostanze estreme”. Lo riporta il “Wall Street Journal”, secondo cui questo dietrofront di Biden è avvenuto sotto la pressione esercitate nelle ultime settimane degli alleati.
Nel contempo, il Ministero della Difesa russo ha detto che sono quasi 6.600 i combattenti arrivati da 62 Paesi stranieri in Ucraina, su invito delle autorità di Kiev, per combattere contro l’invasione russa. Si tratta di “mercenari e terroristi”. Sono in totale 1.351 i soldati russi morti finora nell’invasione dell’Ucraina, mentre i feriti sono 3.825. Il primo obiettivo per i russi è assumere il controllo dell’intera regione del Donbass: “Le forze armate russe si concentreranno sulla completa liberazione del Donbass”, dichiarano i vertici ministeriali. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
TERZA GUERRA MONDIALE, ARMI BIO: MOSCA ACCUSA FIGLIO DI BIDEN
E’ iniziato il trentesimo giorno di terza guerra mondiale in Ucraina, un conflitto che continua imperterrito a suon di bombardamenti, morti e distruzione. L’avanzata russa non si placa e nelle ultime ore Mosca ha fatto sapere di aver colpito duramente l’esercito ucraino, tagliandogli i rifornimenti: “Abbiamo distrutto il principale deposito di carburante di forze a Kiev”. Intanto a Bruxelles si sono ritrovati i potenti del mondo, e l’assemblea generale dell’Onu ha approvato la risoluzione che chiede “l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia”, con 5 i voti contrari, quelli di Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Nord Corea, mentre la Cina si è astenuta assieme ad altri 37 Paesi.
In ogni caso il Consiglio europeo ha fatto sapere: “Siamo al fianco dell’Ucraina, pronti a nuove sanzioni”, mentre il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha spiegato che sia gli Usa quanto l’Ue vogliono adottare “misure concrete per ridurre la dipendenza dal gas”. A preoccupare però in queste ore sono le accuse di Mosca, che potrebbero far scattare realmente la terza guerra mondiale, nei confronti del figlio di Joe Biden, Hunter; secondo i russi, infatti, vi sarebbe lui dietro ai laboratori biologici che sono stati rinvenuti in Ucraina, coinvolto nella gestione dei centri per lo sviluppo di armi biologiche.
TERZA GUERRA MONDIALE: MOSCA NEGA USO DI ARMI AL FOSFORO
A spiegarlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, che rispondendo alla domanda di un giornalista nel suo briefing quotidiano ha ammesso: “Naturalmente chiederemo delle spiegazioni sul possibile coinvolgimento. E non solo noi. Come sapete la Cina ha già chiesto chiarimenti”. Hunter Biden risulta essere nella lista nera delle personalità che sono state prese di mira da parte dei russi con le contro-sanzioni di risposta a quelle emesse negli scorsi giorni dal mondo occidentale a seguito dello scoppio della terza guerra mondiale. Sempre il Cremlino ha infine negato l’utilizzo di bombe al fosforo bianco come invece denunciato nella giornata di ieri da Kiev: “La Russia non ha mai violato le convenzioni internazionali, consigliamo comunque di contattare il ministero della Difesa per i dettagli”.