5 GIORNI DI GUERRA IN UCRAINA: RISCHIO NUOVI ATTACCHI

«Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggior crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni»: dall’Assemblea Generale dell’Onu risuona lo spettro di vera e propria guerra mondiale imminente se dovessero fallire i negoziati di pace tra Russia e Ucraina nei prossimi giorni (che però proseguiranno sul confine Polonia-Bielorussia, a conferma di un primo round non andato poi così “male” e dove «Abbiamo trovato alcuni punti su cui e’ possibile trovare un terreno comune», sottolinea il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky).



Le sirene risuonano a Kiev e Kharkiv dove proseguono le esplosioni e la guerra sul campo con l’esercito russo: «Segnali di un imminente nuovo attacco a Kiev con le sirene che hanno ripreso a suonare e i residenti tornati nei rifugi sotterranei», lo riferisce in serata la BBC citando un corrispondente per le strade di Kiev. Anton Herashchenko, consigliere del ministro degli Interni dell’Ucraina, ha fatto sapere che durante i colloqui con la Russia è stato chiesto «il ritiro completo delle truppe di Mosca dal suo territorio. Abbiamo di fronte una battaglia decisiva, l’esercito è pronto». Di contro il Cremlino ribadisce l’indirizzo di Putin: “serve una Ucraina neutrale e una Crimea russa per il cessate il fuoco definitivo». Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenendo sul conflitto ucraino, sottolinea come «La richiesta dell’Ucraina di adesione all’Unione europea è legittima. In Ucraina stanno morendo cittadini europei, civili di ogni tipo che stanno soffrendo sotto le bombe russe e noi dobbiamo essere dalla loro parte, perché sono una resistenza europea che sta difendendo le nostre democrazie». Proseguono intanto i provvedimenti anti-Russia dall’economia fino allo sport: è di oggi la decisione netta di FIFA e UEFA di escludere la Russia dai Mondiali con tutti i club fuori dalle Coppe Europee. (agg. di Niccolò Magnani)



ESPLOSIONI A KIEV E KHARKIV

Forti esplosioni sono state udite vicino Kiev. A riportare la notizia è la Cnn, che ha condiviso anche le immagini del grande bagliore nel cielo della capitale dell’Ucraina. Il lavoro delle diplomazie non sta fermando le armi purtroppo. Le sirene d’allarme hanno risuonato, segnalando ai residenti che devono recarsi al rifugio più vicino, poi si sono udite le esplosioni. Lo ha riferito Kyiv anche Independent. Secondo Cnn, le detonazioni sono state sentite a est del centro della capitale ucraina e sono state descritte come le più potenti sentite oggi. Ma nel mirino della Russia c’è anche Kharkiv.



Le forze russe, infatti, hanno lanciato missili contro le aree residenziali della seconda città dell’Ucraina, dove sono in corso violenti combattimenti. Anton Herashchenko, consigliere del ministro ucraino dell’Interno, in un post su Facebook ha allegato un video dell’attacco missilistico e spiegato che decine di persone sono state uccise e ferite: «Il mondo intero deve vedere questo orrore», ha scritto sui social. (agg. di Silvana Palazzo)

ZELENSKY FIRMA RICHIESTA ADESIONE UCRAINA IN UE

Il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha firmato, con tanto di foto opportunity, l’atto di richiesta per l’adesione all’Unione Europea: un gesto simbolico e formale che ora però pone il “nodo” della questione in mano alla Commissione Ue, chiamata nei prossimi mesi/anni a dare una risposta ufficiale definitiva alla richiesta di Kiev.

Sono conclusi invece definitivamente i negoziati, quantomeno per la giornata di oggi, tra Russia e Ucraina e si attendono novità sull’esito positivo-negativo del colloquio (le delegazione stanno volando in patria per consultazioni formali): nel colloquio con Macron il Presidente Putin ha però reso noto le richieste formali poste a Kiev nei negoziati. «Il presidente Vladimir Putin ha dettato le condizioni per giungere ad un accordo con l’Ucraina, che includono il riconoscimento della sovranità della Russia sulla Crimea, e la smilitarizzazione e “denazificazione” del nuovo Stato neutrale ucraino», recita la nota del Cremlino. Sempre all’Eliseo, il leader russo ha promesso oltre all’impegno nel risparmiare civili la fine essenziale della “terza guerra mondiale” laddove l’Ucraina divenisse neutrale. (agg. di Niccolò Magnani)

PUTIN CHIAMA MACRON: “PRONTO A SOSPENDERE ATTACCHI A CIVILI”

Sono ripresi per il terzo round consecutivo i negoziati tra Russia e Ucraina al confine con la Bielorussia sul fiume Prypyat: lo ha detto il consigliere della presidenza ucraina, citato dall’agenzia Tass. Le sirene nelle città ucraine continuano però a suonare anche durante i colloqui di pace in un vortice di violenza che sta portando la crisi Russia-Ucraina sul tavolo dell’ONU nell’Assemblea appena cominciata a New York questo pomeriggio.

Nel frattempo novità importanti arrivano dalla telefonata fatta dal Presidente russo Putin all’omologo francese Macron: l’Eliseo riporta il contenuto della chiamata dove il Cremlino si impegnato a «sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni». Non solo, Putin ha dato il suo personale accordo «a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione». Alla richiesta dell’Ucraina di aderire immediatamente all’Unione Europea viene di fatto “congelata” dalla Ue stessa, con l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell che spiega da Bruxelles, «adesione all’Ue dell’Ucraina per ora non è in agenda». Nella successiva conferenza stampa, ancora il diplomatico europeo ha sottolineato l’estrema gravità della situazione energetica per tutta l’Europa: «Aumenteranno i prezzi dell’energia, è lampante. Possiamo introdurre sussidi, aiuti per i più vulnerabili ma siamo in una situazione in cui le nostre azioni o reazioni avranno conseguenze economiche, non si pensi che quello dobbiamo fare non abbia conseguenze. Ma pensiamo alle conseguenze sugli ucraini. Noi dobbiamo aiutarli. E se non paghiamo questo prezzo oggi, ne pagheremo uno più alto domani». (agg. di Niccolò Magnani)

STALLO NEGOZIATI, PUTIN “OCCIDENTE IMPERO DELLE BUGIE”

Secondo i media filo-ucraini, sarebbero terminati poco prima delle 15 i negoziati tra Ucraina e Russia nella regione bielorussa del Gomel: pare si stiano arenando i colloqui dato che sul tavolo ci sarebbe la volontà russa di non ritirare le truppe dalla Crimea e dal Donbass.

Mentre prosegue la durissima repressione economica della Russia attuata da Usa e Ue – oggi il crollo del Rublo ai minimi storici, la chiusura della Borsa e il crac della banca Sberbank – le accuse tra Kiev e Mosca non si placano neanche in pieno negoziato contro la “terza guerra mondiale”. «L’Occidente è l’impero delle bugie», è l’accusa netta lanciata dal Presidente Putin, cui ha replicato il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba, «costringete Putin a fermare la guerra. È l’Adolf Hitler del 21esimo secolo». Nel frattempo il Cremlino ha risposto alle sanzioni imposte con la chiusura dello spazio aereo a 36 Paesi internazionali, ovvero: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia in UE; Albania, Anguilla, Gran Bretagna, Isole Vergini britanniche, Gibilterra, Jersey, Canada, Norvegia. (agg. di Niccolò Magnani)

RUSSIA CONTRO UE: “MISURE INGIUSTE”

«L’Ue sta adottando una posizione non amichevole e misure ostili contro la Russia»: la denuncia arriva dalla Russia, secondo la nota giunta all’agenzia Interfax. Mentre infatti i negoziati sono in corso in una località segreta al confine tra Bielorussia e Ucraina (qui il focus con tutti gli approfondimenti e le richieste delle parti), l’ira del Cremlino sul pacchetto di sanzioni in continuo aggiornamento della Commissione Europea è imponente.

Di contro, il Presidente del Consiglio Ue Michel (questa sera a colloquio a Parigi con Macron, Scholz, Von der Leyen e Draghi in videocollegamento) annuncia «Il governo ucraino sta preparando la richiesta ufficiale per aderire all’Ue. Ciò vuol dire che la Commissione dovrà prendere una posizione ufficiale e significa che anche il Consiglio Ue dovrà prendere posizione. Io penso che il dibattito ci sarà molto presto». Allo stesso tempo però, Michel ammette come «su adesione Kiev differenti opinioni in Ue». Nel frattempo, tra negoziati e sanzioni, prosegue la “terza guerra mondiale” sul campo con i profughi in fuga da Kiev e con gli scontri tra gli eserciti che non si placano (anche se sono stati “rallentati” dai colloqui in corso a Gomel): «esercito russo, quelli che mettono bambini e donne sui carri armati per farne lo scudo umano, per portare morte e distruzione nel cuore, all’interno dell’Ucraina. Le atrocità e il volto disumano di coloro che ci uccidono», è il commento durissimo dell’arcivescovo maggiore di Kiev e capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, mons. Sviatoslav Shevchuk. (agg. di Niccolò Magnani)

COMINCIATI I NEGOZIATI UCRAINA-RUSSIA A GOMEL

«Cessate il fuoco immediato e ritiro dei russi dai confini dell’Ucraina»: sono queste le due condizioni richieste da Kiev all’inizio dei negoziati in corso da stamattina a Golem, città sul confine con la Bielorussia. Le due delegazioni di diplomatici inviati da Mosca e Kiev potrebbero proseguire per giorni le contrattazioni, fanno sapere dalle rispettive parti: «La delegazione russa è pronta a negoziare con l’Ucraina tutto il tempo necessario per raggiungere un accordo», spiega il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato dall’agenzia russa Interfax.

Proseguono nel frattempo le dure sanzioni lanciate da Occidente, Ue e Uk contro il Cremlino, con conseguenze che iniziano ad essere devastanti per banche e gruppi di potere russi: stamane il Premier Johnson ha sottolineato su Twitter «Stamattina abbiamo ulteriormente isolato la Russia dal sistema finanziario internazionale. Lavorando con i nostri partner e il G7, siamo determinati a imporre le misure economiche più severe possibili contro il presidente Putin per la sua aberrante campagna contro l’Ucraina. Putin deve fallire». Di contro, mentre per la quinta notte consecutiva gli scontri sono proseguiti a Kiev e nelle città più importanti dell’Ucraina, torna a parlare la Cina commentando il “clima” da terza guerra mondiale: «noi ci siamo sempre opposti a sanzioni unilaterali al di sopra del diritto internazionale. La Cina chiede a tutte le parti di dar prova di moderazione per evitare di esacerbare le tensioni Russia-Ucraina», fa sapere portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin. (agg. di Niccolò Magnani)

TERZA GUERRA MONDIALE: CITTADINI EUROPEI EVACUATI DALLA RUSSIA…

Il quarto giorno del conflitto tra Russia e Ucraina, che rischia di trasformarsi in una terza guerra mondiale, si è chiuso con l’invito da parte di molti stati occidentali ai propri cittadini di lasciare la Russia. Lo ha fatto il Dipartimento di Stato Usa, evidenziando che un numero crescente di compagnie aeree sta cancellando voli e molti paesi hanno chiuso il loro spazio aereo alle compagnie russe. «I cittadini americani dovrebbero considerare la possibilità di lasciare la Russia immediatamente con le opzioni commerciali ancora disponibili», il monito riportato dai media americani. L’Italia ha fatto lo stesso. Come riportato da Il Foglio, il governo italiano in queste ore sta chiedendo ai cittadini italiani in Russia di andare subito via.

La comunicazione ufficiale arriverà ad ore, quindi nel quinto giorno di guerra. Questa misura si aggiunge alle tante sanzioni messe in campo nelle ultime ore, come il divieto di effettuare transazioni con la Banca centrale russa, il bando di tutte le compagnie aeree russe e l’inserimento nella lista nera dell’Ue di un’altra ventina di funzionari, militari e oligarchi che hanno sostenuto la guerra. Per l’Ucraina è invece un’altra serata di allarmi aerei: sono suonati a Kiev, ma anche a Vinnytsia e Chernivtsi, con i cittadini costretti a recarsi nel rifugio più vicino.

TERZA GUERRA MONDIALE, RUSSIA CONTRO UCRAINA: SESSIONE SPECIALE ONU

Questo potrebbe essere anche il giorno di una rara sessione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale dell’Onu. Il Consiglio di Sicurezza, infatti, l’ha convocata a sorpresa: si tratta infatti di una mossa avvenuta solo sette volte nella storia. L’ultima risale al 1982. Anche in questo caso il voto della Russia è stato contrario, mentre la Cina si è astenuta. Ma gli occhi nelle prossime ore saranno puntati anche sulla regione di Gomel, in Bielorussia, dove si terranno i colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina per discutere di un cessate il fuoco.

Poteva partire già in serata, ma secondo il politologo bielorusso Yury Voskresensky, vicino ai co-organizzatori dei negoziati e citato da Ria Novosti, i delegati dell’Ucraina hanno preferito passare prima della Polonia, quindi fare un giro largo, per motivi di sicurezza. La Russia, però, non molla la presa (anzi minaccia di usare le armi nucleari). La conferma arriva dalle immagini satellitari che mostrano un convoglio di mezzi militari russi lungo circa 5 chilometri che avanza verso Kiev. Il convoglio è formato da autocisterne e camion della logistica, tank, veicoli di fanteria e pezzi di artiglieria, secondo quanto riportato dalla Cnn. Nella mattinata di ieri era a 60 chilometri a nord-ovest da Kiev. Dunque, ora è molto più vicino.

LIVE WEBCAM UCRAINA