La terza guerra mondiale, il conflitto in Ucraina fra la Russia e l’esercito locale, giunge oggi al suo trentunesimo giorno. Da più di un mese si combatte in maniera sanguinosa e devastante, e la pace sembra alquanto lontana, alla luce anche delle recenti dichiarazioni del presidente Zelensky, che si dice “deluso dal vertice Nato” e che ha ribadito che “l’Ucraina non cederà i suoi territori alla Russia”. Simile il pensiero del Cremlino, che ha fatto sapere che “Nessun progresso negoziati su nodi politici”.
A farne le spese maggiori sono i civili, con l’Unicef che ha fatto sapere che più della metà dei bambini ucraini sono ora sfollati, un numero ingente, tenendo conto che le persone che hanno lasciato la propria casa in Ucraina sono già diverse milioni. Intanto, secondo alcuni media, il presidente Zelensky potrebbe apparire con un videomessaggio durante i prossimi Oscar; secondo quanto emerso sarebbe in trattative con l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences in vista appunto della cerimonia di consegna delle statuette d’oro in programma nella notte fra domenica 27 e lunedì 28 marzo.
TERZA GUERRA MONDIALE, ZELENSKY AGLI OSCAR?
Si sta cercando di capire se mantenere gli Oscar apolitici, o dare spazio alla terza guerra mondiale, ed inoltre, non è ben chiaro se il messaggio video sarà live, in diretta, oppure registrato. Intanto continuano a suonare anche stamane le sirene anti aree in diverse città dell’Ucraina, ed in particolare a Kiev, la capitale, ma anche nelle città di Cherkasy e Kropyvnytskyinel centro del Paese, a Zaporizhia e Dnipro nel sud-est, a Zhytomyr nell’est e a Kharkiv e Sumy nel nord-est.
Mosca non arresta quindi la sua avanzata e secondo alcune fonti del Pentagono il Cremlino starebbe tentando di portare dei rinforzi attingendo dalla sue truppe di stanza in Georgia, anche se non è ben chiaro di quanti mezzi e di quanti uomini si tratti. Esercito russo che probabilmente è in difficoltà, e secondo Kiev sarebbero già morti durante questa terza guerra mondiale più di 16mila soldati. Diverse invece le notizie che filtrano dal Cremlino dove i decessi sarebbero “solo” 1.300.