ALLARME TERZA GUERRA MONDIALE: LO “SCAMBIO” ZELENSKY-PUTIN
«Se non fermiamo Putin, altro che Unione Europea. Ci sarà la Terza Guerra Mondiale»: lo ha detto il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nell’intervista esclusiva andata in onda ieri a “Porta a Porta” con Bruno Vespa, all’interno della quale ha annunciato la visita imminente della Premier Giorgia Meloni a Kiev. Resta però all’orizzonte il timore-inquietudine di uno scontro mondiale nucleare che potrebbe emergere nei prossimi mesi, specie con l’invio di altre armi pesanti da Usa (e ora forse anche dagli Stati Europei). «Quando lui invaderà la Polonia, gli Stati Baltici, nessuno riuscirà a fare nulla, bensì tutti entreranno nella guerra. Tutti. Anche l’Italia, la Francia, gli Stati Uniti, l’Inghilterra, tutti gli stati membri della Nato saranno costretti a entrare in guerra per dimostrare che la Nato esiste davvero», ha poi aggiunto Zelensky.
Il discorso del Presidente ucraino è durissimo e viene riportato molto crudamente nel colloquio con la Rai: «Se qualcuno dei leader degli stati Nato non vorrà entrare in guerra – aggiunge Zelensky – le loro società non glielo consentiranno. Gli diranno: ma ci avete mentito, in tutti questi anni non c’è stata nessuna sicurezza nel mondo, Lei è bugiardo e Lei si è arreso, e quando da Lei è arrivato lo stivale russo si è alzato le mani. Perciò ci sarà la Terza Guerra Mondiale, se le società di uno stato piuttosto che di un altro diranno di non dare il supporto e le armi all’Ucraina. Perché appena cade l’Ucraina, Putin sarà sul territorio della Nato e conquisterà altri stati». Oggi il Presidente russo ha incontrato i veterani della Seconda Guerra Mondiale che hanno combattuto a Leningrado contro i nazisti e in qualche modo ha risposto a tono a Zelensky: «le ostilità su vasta scala nel Donbass non si sono fermate dal 2014 – con l’uso di attrezzature pesanti, artiglieria, carri armati e aerei. È successo di tutto. Tutto ciò che facciamo oggi, anche con un’operazione militare speciale, è un tentativo di fermare questa guerra. Questo è il significato della nostra operazione. E proteggere la nostra gente che vive lì, in questi territori». Il Cremlino specifica di aver provato per anni a trovare la via pacifica di risoluzione del “caso Donbass”, ma di non essere riuscito per colpa dell’Occidente: «abbiamo cercato di negoziare a lungo. A quanto pare, siamo stati solo ingannati – ha concluso Putin – Non è la prima volta che ci succede. Ciononostante, abbiamo fatto del nostro meglio per risolvere la situazione con mezzi pacifici. Ora è diventato ovvio che questo era per definizione impossibile».
TRAGEDIA ELICOTTERO IN UCRAINA E POSSIBILE SVOLTA DALL’EUROPA: RISCHIO TERZA GUERRA MONDIALE
Secondo l’Institute for the Study of War (Isw), Putin potrebbe annunciare fin da oggi una seconda ondata di mobilitazioni per rafforzare le forze armate del paese e avvicinare così l’escalation potenziale da “terza guerra mondiale”. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha annunciato che Putin terrà oggi un discorso a San Pietroburgo per le commemorazioni del 18 gennaio, data in cui 80 anni fa le forze sovietiche riuscirono a rompere l’assedio nazista a Leningrado. Una possibile svolta che avvicina ancora di più lo scontro globale arriva da Bruxelles, dove il presidente del Consiglio Ue Charles Michel alla Plenaria dell’Eurocamera annuncia «Continueremo a sostenere militarmente l’Ucraina finché necessario, anche con un aumento del fondo dell’European Peace Facility. Personalmente sono a favore dell’invio di carri armati».
A domanda secca riportata durante la conferenza stampa odierna del Ministro degli Esteri russo Lavrov, il braccio destro di Putin afferma che negoziati di pace per impedire la terza guerra mondiale con Zelensky sono da escludere: «l’Ucraina ha iniziative di pace bizzarre per la risoluzione del conflitto». Tragedia di giornata arriva invece dalla periferia di Kiev dove un elicottero dello Stato ucraino è precipitato vicino a un asilo a Brovary: tra le 18 vittime (9 a bordo e 9 nella struttura a terra) c’era anche il ministro degli Interni ucraino Denys Monastyrskyi, il suo vice Yevhen Yenin e il il segretario di Stato del Ministero degli affari interni Yuriy Lubkovich. Verrà subito stabilita una commissione d’indagine, fanno sapere da Kiev, per capire quale siano state le cause effettive del disastro aereo: «Gli investigatori della Sbu hanno avviato un’indagine preliminare sullo schianto di un elicottero a Brovary, nella regione di Kiev. Diverse versioni della tragedia sono attualmente allo studio, tra cui: violazione delle regole di volo;️ malfunzionamento tecnico dell’elicottero e azioni intenzionali per distruggere un veicolo», spiegano fonti del Governo all’Ukrainska Pravda. Vi sarebbero infatti alcuni testimoni oculari che all’Espresso Tv raccontano di aver visto e udito prima una forte esplosione a bordo dell’elicottero e solo dopo il volteggio tipico del precipitare.
The time is now. Ukraine needs more military equipment. I firmly support the delivery of tanks.@ZelenskyyUa @Denys_Shmyhal pic.twitter.com/gUp49Va1R8
— Charles Michel (@CharlesMichel) January 18, 2023