ZELENSKY NEL DONBASS, NUOVA MINACCIA DI PUTIN ALL’OCCIDENTE

Il Presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky si è recato in visita quest’oggi in diverse aree del Donbass, compresa la regione del Lugansk dove ha raggiunto i soldati al fronte impegnati a resistere nella città di Severodonetsk: «qui resistiamo ma i russi sono più numerosi e più potenti», ammette il leader del Governo di Kiev.



Continua nel frattempo lo scontro in pieno “stile” da terza guerra mondiale fra Occidente e Russia, ancora una volta con il tema “armi” come miccia scatenante: «la Russia potrebbe colpire infrastrutture ucraine e istituzioni del governo di Kiev se all’Ucraina venissero consegnati lanciarazzi multipli a lungo raggio», fa sapere il capo della commissione difesa della Duma, con lo stesso Presidente Putin che aggiunge, commentando l’invio di armi dal Regno Unito nei prossimi giorni «Consegnare altre armi a Kiev da parte degli occidentali ha l’unico obiettivo di estendere il conflitto il più possibile». Durante un incontro in Serbia, il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov che si rivela tutt’altro che “gentile” nei toni: «La Russia è pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle nuove armi che Kiev riceverà dall’Occidente. Il presidente Vladimir Putin ha commentato la situazione. Con l’arrivo di nuovi armamenti noi sposteremo avanti dal nostro territorio la linea oltre la quale la presenza dei neonazisti verrà considerata una minaccia per la Federazione russa».



LA GUERRA IN UCRAINA: ASSEDIO SEVERODONETSK, CAOS DONBASS

Donbass, Kiev e Kharkiv: su questi tre assi si concentra l’offensiva della Russia dopo 103 giorni di potenziale “terza guerra mondiale” alle porte dell’Europa: i missili e raid delle ultime ore vedono quei tre scenari di guerra ancora più “caldi”, specie nella città di Severodonetsk (nel Lugansk).

Colpi di mortaio e artiglieria diretta contro i soldati ucraini: questo quando giunge stamane dalla città cinta d’assedio sulla scia di quanto già visto tragicamente nei mesi scorsi a Mariupol: la resistenza ucraina rimane ma i russi puntano a circondare sempre più Severodonetsk, attaccando le vicine città di Slovyansk, Lysychansk e Orikhove. Nel frattempo, l’esercito russo ha bombardato anche diverse aree residenziali a Kharkiv, sempre nell’Est dell’Ucraina: lo afferma il capo dell’amministrazione regionale, Oleh Synegubov «Gli occupanti russi stanno nuovamente bombardando le aree residenziali della città. Restate nei rifugi e non ignorate gli allarmi». Raid ulteriori vengono segnalati anche negli insediamenti di Chernihiv e Sumy: una guerra per il momento senza fine, con la crisi della diplomazia che non accenna a diminuire.



ARMI UK IN UCRAINA, IRA RUSSIA: IL RISCHIO DI TERZA GUERRA MONDIALE

Ancora ieri i tentativi di instaurare dei negoziati sono stati stoppati dalle rispettive nazioni in guerra, con accuse reciproche per le responsabilità del caso: le sanzioni a Mosca, i problemi su grano ed energia, l’invio di armi all’Ucraina sta portando lo scontro Occidente-Russia sempre più verso i binari di una pericolosa terza guerra mondiale.

Mentre il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky sta facendo visita al fronte negli avamposti di Zaporizhzhia, Bakhmut e Lysychansk (nel Donbass), la guerra sembra essere tornata di stretta attualità anche per le vie di Kiev. Ieri i raid contro la Capitale sono ricominciati, con il Presidente russo Vladimir Putin che ha sentenziato, «Consegnare altre armi a Kiev da parte dell’Occidente ha l’unico obiettivo di estendere il conflitto il più possibile. Se l’Occidente fornirà missili a lungo raggio a Kiev, la Russia ne prenderà atto e colpirà strutture finora risparmiate dalla guerra». Dopo Usa e Ue ora anche il Regno Unito si appresta ad inviare nuovi lanciarazzi con gittata di almeno 80 km: la consegna delle armi Uk però, avverte il Cremlino, «rischia di estendere il conflitto». Non solo, i nuovi raid lanciati stamattina verso Kiev (zona ferroviaria colpita, ci sono feriti e vittime) sarebbero una ulteriore risposta alla fornitura di materiale bellico da Londra e Washington verso l’Ucraina: «L’attacco missilistico lanciato domenica dalle forze russe su Kiev, che ha colpito infrastrutture ferroviarie, è stato probabilmente un tentativo di interrompere le forniture di armi occidentali alle unità ucraine in prima linea», spiega l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano.