GUERRA UCRAINA, MEDIA USA: “NATO, RUSSIA E…”

Mentre nel vertice informale della Nato in Germania anche il segretario generale Jens Stoltenberg ha confermato che «l’Ucraina può vincere la guerra», gli scenari da “terza guerra mondiale” si ampliano dopo le ultime notizie in arrivo dagli States.

Secondo l’agenzia Bloomberg infatti, nel vertice ufficiale di giugno a Madrid «La Nato potrebbe definire la Russia come una “minaccia diretta” nel documento strategico da approvare al termine dell’incontro». L’Alleanza Atlantica, con pieno sostegno all’Ucraina, potrebbe comunque mantenere aperta la possibilità rilanciare le relazioni diplomatiche se il comportamento di Mosca dovesse cambiare nelle prossime settimane. Va ricordato come la precedente definizione sulla Russia, nel documento del 2010, recitava «partner», formulazione ora che potrebbe essere eliminata. In merito alla possibilità di rimettere in pista dei negoziati di pace, la notizia della Finlandia e della Svezia che chiedono ufficialmente di entrare nella Nato, si fa più complessa ancora la situazione. Da Mosca arriva una ulteriore condizione imposta all’Ucraina e all’Occidente: «I combattenti del battaglione Azov non possono essere oggetto di negoziati politici», a dirlo è Vladimir Medinsky, capo della delegazione russa ai colloqui con Kiev.



NATO VS RUSSIA: IL RISCHIO DI UNA TERZA GUERRA MONDIALE

«L’Ucraina può vincere questa guerra»: il grido arrivo da Mircea Geoana, vice segretario generale della Nato intervenuto al vertice informale di Berlino con tutti i Ministri degli Esteri degli Stati membri dell’Alleanza a guida Usa.

Si assiste sempre di più dopo 80 giorni di guerra alle spalle la “radicalizzazione” dello scontro tra Occidente e Russia, in un clima che è sempre meno esagerato definire “terza guerra mondiale”. In attesa di capire se un minimo di accordo per dei negoziati di pace seri potrà arrivare nei prossimi giorni, lo scontro diplomatico è alle stelle e rischia addirittura di oscurare quanto ancora di terribile avviene sul campo di battaglia tra Donbass, Mariupol, Odessa e in generale l’est dell’Ucraina. «C’è stato un immenso supporto pubblico per l’Ucraina», prosegue il membro Nato facendo riferimento alla vittoria della band ucraina Kalush Orchestra all’Eurovision Song Contest di Torino, ma ora serve lo sforzo diplomatico per compiere il passo successivo: «il messaggio che vogliamo mandare a Putin è che hanno iniziato la guerra più cinica e brutale dalla Seconda Guerra Mondiale. Siamo uniti, siamo forti, continueremo ad aiutare gli ucraini a vincere questa guerra». La Nato però appare meno unita di quello afferma, in quanto le ultime mosse di adesione di Svezia e Finlandia – ormai è questione di qualche settimana – non sono state gradite dalla Turchia di Erdogan che proverà ancora oggi al vertice Nato a far desistere gli Alleati: per Geoana, «La Turchia è un alleato importante e hanno espresso preoccupazioni che vengono affrontate tra amici e alleati». Helsinki e Stoccolma hanno fatto sapere nei colloqui avuti con i diplomatici russi nelle scorse ore che «non chiederemo il permesso di aderire alla Nato»; di contro, la risposta di Putin è tutt’ora furiosa, «è un errore lasciare la neutralità!». Per il Ministro degli Esteri del Cremlino, Sergei Lavrov, dall’Occidente «si avvia una guerra ibrida totale».



GUERRA IN UCRAINA: “BOMBE AL FOSFORO SU ACCIAIERIA AVOSTAL”

Al vertice in corso a Berlino di tutta la Nato, è giunto anche il Segretario di Stato Usa Antony Blinken che nella mattina di oggi ha parlato di “terza guerra mondiale” e aggiornamenti sul campo di battaglia con il Ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: «più armi e più alto in arrivo», fa sapere il diplomatico inviato dal Presidente Zelensky.

Lo scontro tra Nato e Russia è sempre più evidente, anche se resta il tentativo di riaprire un canale di dialogo dopo tre mesi tra il Pentagono e il Cremlino: nelle scorse ore la telefonata tra il Capo del Pentagono Lloyd Austin e il Ministro della Difesa russo Sergey Shoigu ha posto sul tavolo la necessità di un negoziato ad ampio raggio tra i due “blocchi” schierati in Ucraina. «Cessate il fuoco immediato e possibile referendum su adesione alla Russia», sarebbe stata la proposta fatta dal Segretario alla Difesa Usa in merito alla possibilità che Crimea e Donbass possano scegliere il proprio destino. Accoglienza per ora fredda da parte di Mosca ma il canale è riaperto, anche se il Ministro ucraino si è detto alquanto scettico sul buon esito: «Le condizioni per negoziare le decide il campo di battaglia. Non abbiamo altra opzione che vincere questa guerra, costi quel che costi». Nel frattempo che i canali diplomatici proseguono, da Kiev giunge ancora denuncia di atti di guerra atroci su Mariupol: «I russi hanno lanciato bombe incendiare o al fosforo contro l’acciaieria Azovstal», lo dichiara il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, che poi aggiunge su Telegram «Ieri gli occupanti hanno usato per la prima volta bombe incendiarie o al fosforo contro i difensori di Mariupol».