LA GUERRA NEL DONBASS: “DISTRUZIONE CATASTROFICA A LYSYCHANSK”

«Più dura la guerra, più è difficile competere per l’attenzione di centinaia di milioni di persone in diversi Paesi. Ma farò tutto il possibile affinché l’attenzione sull’Ucraina non si affievolisca»: lo ha detto il Presidente Volodymyr Zelensky citato da Ukrinform, dopo aver allertato nuovamente l’Occidente per una imminente e catastrofica terza guerra mondiale.



«Le forze di invasione russe continuano a bombardare le città ucraine, il che dimostra che la Russia è un male che può essere fermato solo sul campo di battaglia», ha continuato il leader di Kiev che ha ospitato stamane la visita dell’ambasciatore Onu e attore Ben Stiller, «La Russia è molto nervosa. Ancora bombardamenti su Charkiv e Odessa, ancora tentativi di brutali azioni offensive nel Donbass. Stiamo difendendo Lysychansk e Severodonetsk. La situazione più difficile è in questa regione, dove ci sono le battaglie più dure». Proprio nel Lugansk nelle ultime 24 ore si sono intensificati gli attacchi delle forze russe: a Lysychansk, una città vicina a Severodonetsk, le autorità ucraine denunciano «distruzioni catastrofiche» oltre che «Combattimenti in corso nella zona industriale di Severodonetsk», scrive su Telegram il governatore della regione di Lugansk, Sergei Gaidai. Mentre in Italia è atteso l’intervento del Premier Draghi oggi alle 15 con le Comunicazioni in Senato per esprimere la posizione italiana in vista del Consiglio Ue del 23-24 giugno, dalla Russia viene data notizia della convocazione dell’ambasciatore italiano in Russia Giorgio Starace presso il Ministero degli Esteri russo.



NUOVI RAID IN UCRAINA: “SACCHEGGIO AUTORIZZATO DA PUTIN”

Dalle battaglie al grano, dal gas alla povertà, dall’energia alle materie prime: il conflitto tra Ucraina e Russia, giunto oggi al suo 117esimo giorno consecutivo, già al momento ha tutti i contorni di una terza guerra mondiale. L’Occidente teme però che dallo scontro diplomatico con la Russia si possa arrivare al conflitto vero e proprio anche fuori dai confini ucraini e per questo tenta di trovare una modalità di dialogo con Mosca, per il momento del tutto insoddisfacente.

Questo anche perché le ultime notizie che arrivano dall’Ucraina vedono tutt’altro che un ridimensionamento negli attacchi dei russi sull’area del Donbass e sul Sud del Paese: nuovi bombardamenti sono avvenuti nella zona di Kharkiv, in particolare sul villaggio Ivanovka dove diversi civili sono rimasti feriti dai raid nella notte. Secondo Volodymyr Tymoshko, capo del Parco nazionale dello Stato di Kharkiv, «i russi hanno colpito la città di Chuguev e i villaggi della regione di Kharkiv Baranovka, Ivanovka, Korobochkino». Mentre sempre Kiev annuncia di aver distrutto i missili lanciati dalle forze russe su Odessa nelle ultime ore – «Il nemico continua ad attaccare la regione di Odessa con missili da crociera dal complesso missilistico costiero, situato nella Crimea temporaneamente occupata. Di notte c’è stato un tentativo di colpire il distretto di Belgorod-Dniester e al mattino Odessa. In entrambi i casi, le forze di difesa aerea hanno distrutto i missili in aria», spiega il Comune di Odessa – un nuovo monito viene lanciato contro la Russia e il Cremlino in particolare: «Vladimir Putin ha dato personalmente il permesso alle sue forze di invasione di compiere saccheggi in Ucraina», riportano sui media ucraini i servizi di sicurezza di Kiev, che hanno reso pubblica un’intercettazione telefonica di un soldato russo che lo racconta alla moglie. «Cioè, in breve, non è punibile dal punto di vista penale che noi saccheggiamo qui. Questo è permesso. Putin lo ha permesso. Ha emesso un decreto che stabilisce che i saccheggi sono consentite», è il passaggio specifico della conversazione telefonica riportata ora in Occidente.



LA TERZA GUERRA MONDIALE E LO SCONTRO GERMANIA-RUSSIA SUL GAS

Dopo aver nuovamente invitato l’Occidente a guardare il rischio concreto di una terza guerra mondiale nelle prossime settimane, il Presidente Volodymyr Zelensky si aspetta che la Russia intensifichi gli attacchi contro l’Ucraina la prossima settimana, proprio mentre il Paese attende la decisione dell’Unione europea di concederle lo status di candidato all’adesione.

Secondo il presidente ucraino, i raid e i bombardamenti non saranno lanciati solo contro l’Ucraina, «ma anche contro altri Paesi europei. Noi ci stiamo preparando. Siamo pronti». Dal campo di battaglia al tema cruciale dell’energia: è di stamattina la dichiarazione del ministro tedesco dell’Economia e del clima Robert Habeck a “Sdf heute journal” in merito all’emergenza gas, laddove sottolineano «Si tratta di una sorta di braccio di ferro, con Vladimir Putin che ha il braccio più lungo. Ma questo non significa che non si possa avere il braccio più forte esercitando la forza». Gli stessi Ministri, sempre ai media tedeschi, confermano come la situazione sia molto tesa e «i prezzi elevati sono una diretta conseguenza della guerra di Putin contro l’Ucraina. Non c’è errore. La strategia di Putin serve per turbarci, aumentare i prezzi e dividerci. Non lo permetteremo. Ci difendiamo in modo risoluto, preciso e ponderato».