MISSILI SU KIEV E SEVERODONETSK: ALLARME IN UCRAINA
Nel 102esimo giorno di conflitto in Ucraina, la tensione tra Russia e Occidente aumenta sempre più, con lo spauracchio costante di una “terza guerra mondiale” che agita le diplomazie mondiali e lo stesso popolo ucraino (ed europeo).
Nelle ultime 12 ore diversi raid hanno continuato a piovere sulle aree più ad est del Donbass – la situazione su Severodonetsk resta la più preoccupante – ma alcuni missili sono caduti anche in zone dove da settimane vi era stato un relativo “silenzio”. Stiamo parlando di Leopoli ma soprattutto di Kiev, dove alcuni missili russi sono stati lanciati questa mattina ad una quota molto bassa. Secondo l’aviazione ucraina, i raid sono stati lanciati dal bombardiere strategico Tu-95 che sorvolava il Mar Caspio: non solo, proprio in conseguenza del missile lanciato su Kiev, l’agenzia nucleare Energoatom ha accusato la Russia di “terrorismo nucleare” dopo che un dei missili ha sorvolato una centrale nucleare dell’Ucraina meridionale, la seconda più grande del Paese. «La Russia continua a minacciare la sicurezza delle centrali nucleari ucraine e minaccia il mondo intero con un nuovo disastro nucleare», denuncia Energoatom in un messaggio social, «ancora non capiscono che se un frammento di missile dovesse colpire una centrale funzionante, potrebbe causare un disastro». «La situazione a Severodonetsk, dove continuano i combattimenti di strada, rimane estremamente difficile. attacchi aerei, artiglieria, razzi», lo ha detto il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno sui social, guardando al Donbass come ancora il teatro più importante della guerra in corso. Secondo l’intelligence di Londra, nelle ultime 24 ore le forze ucraine sono passate al contrattacco nella città contesa di Severodonetsk dopo aver smentito la resa ai russi.
TERZA GUERRA MONDIALE: LA MINACCIA DI PUTIN ALL’OCCIDENTE
La continua pressione nel Lugansk e nel Donetsk, assieme al lancio di raid su Kiev, rappresentano in questi giorni la “miccia” più preoccupante di una terza guerra mondiale ancora ipotetica ma purtroppo temibilissima.
Le sanzioni contro la Russia, l’invio di armi occidentali all’Ucraina e la crisi globale di energia e grano rappresentano le “cornici” ad un conflitto tra Mosca e Kiev che non vede ancora sbocciare alcuna lieve speranza per dei negoziati di pace a breve termine. «Consegnare altre armi a Kiev da parte dell’Occidente ha l’unico obiettivo di estendere il conflitto il più possibile», è l’ultima dichiarazione assai minacciosa fatta dal Presidente della Federazione Russia Vladimir Putin, riportata dalla Tass. «Se l’Occidente fornirà missili a lungo raggio a Kiev, la Russia ne prenderà atto e colpirà strutture finora risparmiate dalla guerra», ha ribadito il leader del Cremlino ancora più minacciosamente. Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, le forze armate russe hanno distrutto blindati forniti dall’Occidente a Kiev con l’ultimo raid: «Missili ad alta precisione a lungo raggio lanciati dalle forze aerospaziali russe contro la periferia di Kiev hanno distrutto i carri armati T-72 forniti dai Paesi dell’Europa orientale e altri veicoli corazzati che erano negli hangar».