MISSILI SU KHARKIV E “VENDETTA” DELL’UCRAINA: RISCHI DA TERZA GUERRA MONDIALE
Il rischio di una terza guerra mondiale alle porte dell’Europa è purtroppo un’opzione non più così campata per aria: «Un attacco missilistico alla città di Chasiv Yar nella regione di Donetsk. Tutti coloro che danno ordini per tali raid, tutti coloro che li eseguono prendendo di mira le nostre città, le aree residenziali, uccidono in modo assolutamente deliberato. Dopo tali attacchi, non potranno dire di non sapere o di non aver capito. La punizione è inevitabile per ogni assassino russo. Assolutamente tutti», è il durissimo messaggio lanciato dall’Ucraina e dal suo Presidente Volodymyr Zelensky dopo i bombardamenti avvenuti negli scorsi giorni sul Donetsk, che non si fermano tra l’altro neanche in queste ultime ore. «Sono proprio come per i nazisti – aggiunge il leader ucraino su Telegram – E non dovrebbero aspettarsi che il loro stato li protegga. La Russia sara’ la prima ad abbandonarli quando le circostanze politiche cambieranno».
L’Ucraina sta raggruppando un milione di soldati equipaggiati con armi occidentali per recuperare i territori meridionali occupati dalla Russia, un progetto considerato da Zelensky necessario per replicare all’invasione russa che dura ormai da quasi 140 giorni. La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha poi invitato nuovamente i residenti dei distretti occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia a evacuare il prima possibile con tutti i mezzi disponibili: «È necessario farlo affinché le forze armate ucraine non mettano in pericolo la popolazione civile durante le operazioni offensive». Intanto, stamane diversi missili russi hanno colpito Kharkiv nell’area Est dell’Ucraina distruggendo alcuni palazzi tra cui anche un condominio civile. A complicare la situazione internazionale anche l’annuncio di Italia, Francia e Germania – in tre momenti diversi – della possibilità concreta che nei prossimi mesi vi sia il blocco totale del gas russo verso l’Europa come ritorsione diretta del sostegno occidentale all’Ucraina.
LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA
137 giorni di guerra tra Russia e Ucraina, 137 giorni di “ansia globale” per una possibile terza guerra mondiale che non accenna a diminuire alle porte Est dell’Europa: nelle ultime ore, l’assalto delle forze russe nell’area del Donbass dell’oblast di Donetsk si è fatto ancora più insistente. Il Presidente dell’amministrazione militare regionale Pvel Kirilenko ha svelato che sono almeno 6 i morti e 30 i feriti nell’attacco bomba lanciato contro edificio residenziale di Chasiv Yar, regione per l’appunto del Donetsk. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha intanto lanciato nel suo consueto messaggio serale nuove pressioni all’Occidente affinché intervenga con più forza in sostegno a Kiev: «In un solo giorno, l’esercito russo ha attaccato le città di Mykolaiv e Kharkiv, Kryvy Rih, le comunità della regione di Zaporizhzhia – ha detto ancora il leader ucraino – Ha sparato contro il settore residenziale in modo deliberato, intenzionale, contro case e oggetti civili. Ci sono vittime: morti e feriti. I colpi brutali dell’artiglieria russa nel Donbass non si fermano neanche per un giorno».
Secondo il report dell’intelligence inglese, diffuso dal Ministero della Difesa di Londra, la Russia di Putin continua a colpire l’area di Sloviansk nel Donbass, «dalla zona attorno a Izium a nord a quella vicino Lysychansk a est. Le forze russe sono probabilmente avanzate di poco territorialmente attorno a Popasna. Il fuoco da Izium continua a puntare sull’asse della arteria stradale E40. Il controllo dell’E40, che collega Donetsk to Kharkiv, è probabilmente un importante obiettivo per la Russia mentre cerca di avanzare nell’oblast di Donetsk». Nel Lugansk ormai quasi del tutto conquistato invece, conferma il Governo Uk, le truppe russe stanno avanzando verso Popasna mentre parallelamente «gli attacchi da Izium continuano a prendere di mira la strada principale che collega le città di Donetsk e Kharkiv (la E40), che rappresenta probabilmente un obiettivo importante per la Russia nella sua avanzata».
TERZA GUERRA MONDIALE: ALLARME ARMI NATO, CAOS NEL DONETSK
Nel frattempo dalla Russia viene lanciata una contro accusa all’Ucraina in merito alle manovre militari presenti nel Donetsk, respingendo l’intento di una “terza guerra mondiale” anzi ribaltandolo contro Kiev e l’alleanza con i Paesi Nato. «L’Ucraina bombarda Donetsk con munizioni della Nato», è l’accusa lanciata dalla Repubblica Popolare di Donetsk, autoproclamatasi con il riconoscimento della Russia prima dell’invasione datata 24 febbraio.
In attesa di una piena replica da parte dell’Ucraina, la “globalità” del conflitto e i tentativi continui ma fallimentari della diplomazia internazionale sono stati resi ben evidenti anche nell’ultima riunione G20 di ieri: nel colloquio tra i Ministri degli Esteri di Cina e Stati Uniti non si è riusciti ad avere una linea comune circa la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. «Ho detto nuovamente che siamo preoccupati per l’allineamento della Repubblica Popolare cinese alla Russia», ha spiegato il Segretario di Stato Antony Blinken dopo il vertice con l’omologo Wang Yi, ricordando come anche su Taiwan la situazione mondiale è sempre più calda, «retorica e attività sempre più provocatorie di Pechino nella regione di Taiwan». La replica del regime cinese non è lasciata attendere e con Wang Yi sottolineano che «non abbiamo mai fornito armi alla Russia per sostenere l’invasione». Su Taiwan invece non si arretra: «Dal momento che gli Stati Uniti hanno promesso di non sostenere l’indipendenza di Taiwan, dovrebbero smettere di svuotare e distorcere la politica dell’Unica Cina».